martedì 26 febbraio 2013

Se l'Italia fosse un paese normale oggi cambierebbe tutto

Ecco alcune piccoli avvenimenti a cui assisteremmo oggi se l'Italia fosse un paese normale.

I sondaggisti dovrebbero tutti sotterrarsi ed emigrare a Timbuctù. In qualsiasi democrazia occidentale un secondo dopo la chiusura delle urne arrivano i risultati degli exit pool sulla base dei quali si decreta il vincitore. In Italia solitamente dopo un'ora i primi sondaggi sono totalmente cambiati e le previsioni cambiano di minuto in minuto tanto è vero che nemmeno quando manca l'ultima scheda alla fine il sondaggio sa prevederci i risultati. Tutto questo quando per cinque anni c'è chi ci propina sondaggi settimanali che si sono dimostrati senza senso.

Il Partito Democratico verrebbe definitvamente sciolto. Il partito democratico è il più grande carrozzone politico planetario che vanta i seguenti successi: 1. appena nato a fatto cadere il governo che appoggiava; 2. discendente del Partito Comunista Italiano ha tradito ideali e principi della sua storia distruggendo e facendo scomparire la sinistra italiana; 3. l'unico partito al mondo che in un sistema bipolare non ha avuto il coraggio di andare alle elezioni una volta caduto il governo al quale faceva opposizione; 4. in 12 mesi ha perso oltre 10 punti percentuali di vantaggio sulla coalizione opposta; 5. le uniche elezioni che riesce a vincere sono quelle che si tengono al proprio interno quando non si presenta nessun candidato esterno.

I partiti che hanno portato l'Italia al disastro non avrebbero preso nemmeno un voto. In particolare Lega, Pdl e Pd non siederebbero oggi in parlamento considerati gli ultimi cinque anni di storia politica dell'Italia. E non sono stati sufficienti nemmeno gli scandali che hanno colpito trasversalmente le tre formazioni politiche per evitare che i cittadini tornassero a dare loro fiducia.  Emblematico il caso Lombardia con tutta la giunta Pdl/Lega inquisita, con gli scandali di Bossi e famiglia, e nonostante tutto Pdl e Lega mantengono la maggioranza dei voti e poi si dice che la mafia e' al sud.

Silvio Berlusconi politicamente e non solo sarebbe finito da tempo. Per la quarta volta si e' rischiato di dare il paese in mano ad un filibustiere. Un uomo che in venti anni non ha mantenuto alcuna delle promesse di volta in volta fatte agli elettori, un uomo che ha usato il parlamento e la sua maggioranza a proprio uso e consumo, un uomo che ha dato vita a scandali inimmaginabili in qualsiasi altra parte del mondo, un uomo che ha usato il denaro per corrompere il paese.

Ma alla fine se questo fosse un paese normale non sarebbe popolato dagli italioti, persone che per quattro volte votano un delinquente e che si fanno comprare con qualche centinaia di euro che alla fine nemmeno avranno considerato il risultato elettorale. E se fossimo in un paese normale andando in giro stamattina trovereste almeno 1 persona su 3 che vi dirà di aver votato Berlusconi .... ed invece state certi che nessuno farà confessione e come accade da venti anni nessuno lo avrà votato.

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