lunedì 18 febbraio 2013

La paura fa ... Grillo

Can che abbaia non morde ... tutto fumo e niente arrosto ... così la saggezza popolare bolla quei personaggi che strillano per far valere le proprie ragioni per sottolineare che chi ha bisogno di urlare solitamente assume questo atteggiamento per nascondere un vuoto di contenuti. Solitamente questi proverbi o detti popolari hanno sempre un fondo di verità, certo non si può generalizzare, ma poichè nascono dall'osservazione e dalla constatazione dei fatti è facile trovare una situazione o una circostanza nella quale il detto calza perfettamente. Se la gente non dimenticasse queste perle di saggezza popolare probabilmente il paese si ritroverebbe in una situazione meno disastrosa dell'attuale ed altrettanto probabilmente, in questa campagna elettorale tutta urlata a squarciagola, i vari urlatori da Berlusconi, a Grillo, a Bersani per arrivare perfino a Monti avrebbero scarse probabilità di successo. E invece, stando almeno ai sondaggi, fra una settimana l'Italia premierà questi urlatori senza idee per poi ritrovarsi nei bar, per le strade, nei luoghi di lavoro a lamentarsi dei politici che rubano, delle tasse che saranno aumentate con la prossima manovra che il nuovo governo dovrà varare (e della quale nessuno parla), del lavoro che continuerà a mancare. Insomma ci ritroveremo con gli stessi problemi che avevamo qualche mese fa e che sono stati dimenticati in questo periodo grazie alle urla assordanti della campagna elettorale. Tutti si sono dimenticati di tutto: degli scandali del tizio che hanno portato non solo il paese nel baratro attuale acuendo gli effetti di una crisi economica senza precedeti, ma anche al discredito internazionale; di un partito di sinistra che appoggia un governo la cui scure si è abbattuta sulle classi più deboli cancellando norme del diritto del lavoro per le quali il popolo ha lottato strenuamente; di tutti gli scandali relativi alla corruzione che hanno colpito trasversalmente ogni formazione politica del quadro parlamentare. Tutto questo è già stato dimenticato grazie alla terapia mediatica d'urto messa in campo da tutti i contendenti. D'altra parte è dimostrato che si tratta di una terapia che funziona se per oltre venti anni il paese è stato in mano ad un uomo senza scrupoli che ha fatto dell'urlo, dell'offesa e del vuoto di contenuti la sua arma vincente per rimanere al potere e gestirsi con successo i propri interessi giudiziari. Una strategia presa a modello da un comico che ne ha fatto il proprio programma politico ed il proprio copione scendendo nelle piazze mischiando politica, o meglio pseudo politica, e comicità in modo da rendere uno pseudo programma politico vuoto e privo di strategie, una specie di progetto rivoluzionario per il paese. Ma mentre il plastificato non teme di confrontarsi con gli avversari riuscendo ad uscirne sempre vincente per lo meno sul piano della forma anche se non nella sostanza, il saltimbanco ha paura del confronto, preoccupato di non reggere alle critiche ed al contradditorio e quindi fugge come un coniglio demonizzando il mezzo televisivo. Una demonizzazione ipocrita considerato che da mesi ormai ogni telegiornale di qualsiasi rete televisiva parla comunque delle sue scorribande assolvendo alla funzione di cassa di risonanza e pubblicità gratuita del grillo parlante. Un grillo però che teme il confronto e se davvero arriverà al 20% o giù di lì sarà un brutto segnale per il paese. In questa confusione chi parla sommessamente o chi produce qualche idea seria, nel senso che accompagna l'idea con un progetto per la sua realizzazione, viene bollato come un voto inutile gli italiani cadono in queste ennesima trappola, una trappola che li porta a dare il proprio voto a chi dovrebbe rimanese escluso a prescindere dopo aver causato questo disastro totale. Insomma se chi ha occupato una poltrona nel parlamento della legislatura appena terminata, si ritroverà ad esserci ancora una volta sarà una vera e propria sconfitta per il paese, ma fra chi urla e comunque ha la sfacciataggine di spiegare il proprio vuoto politico e chi urla ma poi ha una fifa incredibile anche solo di spiegare le proprie urla, alla fine non cambierà assolutamente niente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

qualunquismo all'ingrosso eh?
Il cambiamento sta arrivando, le piazze sono piene di gente che è stufa di essere presa in giro da cialtroni che vanno anche in tv a ripetere come risolveranno i problemi creati da loro senza in pratica cambiare nulla.

a presto, in parlamento.
Fabio, Milano

antipolitico ha detto...

Caro Fabio da Milano se tu leggessi questo blog di qualunquissmo non ne troveresti traccia .. certo bisogna avere la capacità di analizzare e di criticare quella capcità che Grillo non tollera e che quindi fa difetto ai suoi seguaci. In quanto alle piazze piene anche ai tempi del fascismo le piazze erano piene ed anche Berlusconi le riempe .. il problema non è quante persone sono in piazza ma quante teste ci sono .. e per testa intendo quella parte del corpo umano che contiene materia grigia e non quelle ormai svuotate dalle urla dei vari presunti rivoluzionari. In Tv ci andranno i cialtroni ma proprio perchè ci vanno possiamo dire che sono tali chi non ci va evita questo confronto ben sapendo che potrebbe fare la loro stessa fine. Io sono per il cambiamento vero la rivoluzione di popolo ... il cambiamento a parole ed al buio per fede come quello profetizzato dal tuo santone non mi interessa. A presto davanti al parlamento ...
Edoardo, Pisa