mercoledì 28 luglio 2010

Un paese che rotola anche in estate

Una volta durante l'estate, che più o meno in Italia si identifica nei mesi di luglio ed agosto, il paese si metteva tranquillo per la maggior parte al mare sotto ombrelloni e sede a sdraio e non si parlava di altro che di amenità: musica, spettacoli, l'acqua piu' o meno sporca, il mare mosso o calmo e via dicendo. Perfino la politica andava in vacanza ed i giornali erano costretti a fare le solite previsioni funeste per l'autunno quando gli italiani avrebbero trovato le solite stangate di fine estate: aumenti di tariffe, scioperi per i contratti da rinnovare, i prezzi dei libri di testo lievitati come quelli della frutta e della verdura. Ma quella era la prima Repubblica, ora siamo nella seconda Repubblica e tutto è cambiato. La politica guidata dall'imprenditore milanese efficiente, il dittatore di Arcore, non va in vacanza anzi intensifica le sue attività, le stangate arrivano prima del mese estivo per eccellenza, agosto, e gli scandali si susseguono senza pausa e senza mai andare in ferie. Perfino la massoneria sorge agli onori della cronoca, ma anche in questo caso, come per la Repubblica, si è passati dalla P2 alla P3. Insomma non c'è più un momento di tranquillità. Nella prima repubblica almeno luglio ed agosto si aveva l'impressione di vivere in un paese normale, in cui tutto andava bene, con i cittadini a godersi le meritate vacanze. Nella seconda repubblica non c'è tregua a causa della iper attività dei nuovi politici italiani. Troppe sono le cose da fare per cambiare questo paese e non ci si può permettere di andare in vacanza due mesi. Prima di tutto c'è da mettere a tacere il sistema dell'informazione costituito per il 99,9% da giornali comunisti che pensano solo a discreditare i politici della maggioranza ed in particolare quelli del Pdl. Ormai è più facile trovare un parlamentare del Pdl che non sia implicato in qualche indagine piuttosto che trovare il classico ago nel pagliaio ed il povero (si fa per dire) Berlusconi impegna tutto il suo tempo ad esprimere solidarietà e fiducia prima ad un sottosegretario, poi ad un coordinatore del suo partito, poi al cofandotore di Forza Italia, insomma dopo essersi liberato dagli impegni processuali (è sempre impedito ma legittimamente) ora sta studiando come risolvere il problema di tutti questi scandali che vengono alla luce. A dire la verità lui ci aveva già pensato bloccando le intercettazioni e mettendo il bavaglio alla stampa ed all'informazione in generale (blog compresi che ancora sono a rischio), ma poi è insorto quel rompiscatole del Presidente della Camera a rompergli le uova nel paniere ed ora quella legge non si sa ancora che fine farà. Nel frattempo la famosa stangata che solitamente arrivava a settembre-ottobre, grazie all'efficienza del governo, viene anticipata a luglio anche perchè riguarderà solo una minima parte del paese e naturalmente la meno ricca. Per indorare la pillola i deputati, sempre sotto la spinta del rompiscatole, si sono decurtati le loro indennità di 1.000 euro, attenzione non lo stipendio ma solo l'indennità, un bruscolino se si pensa ai circa 20.000 euro mensili che si beccano. Un risparmio irrisorio rispetto a quello che era stato previsto nel programma elettorale del Pdl che prevedeva riduzione dei parlamentari, riduzione delle province, riduzione degli enti inutili. Niente di tutto questo è stato fatto ed allora ecco l'elemosina di 1000 euro allo stato. Nel frattempo l'opposizione che fa ? Beh cerca di mettere a tacere un elemento di disturbo che forse potrebbe rappresentare realmente una svolta per quella macchina scassata che fatica a camminare che è il Partito Democratico. Nicky Vendola, il governatore della Puglia, si candida come segretario del partito alle prossime primarie e come anti-Berlusconi, ma si tratta di un personaggio un po' scomodo ed al di fuori degli schemi ed allora anche nell'opposizione c'è maretta. Intanto i deputati del Partito Democratico oggi, in occasione del voto di fiducia sulla manovra economica, diserteranno la Camera e si ritroveranno all'Aquila. Insomma ormai la politica non si fa più nei luoghi istituzionali: Berlusconi la conduce a palazzo Grazioli o Villa Certosa, la Lega a Pontida, ora il Pd a l'Aquila, si potrebbero chiudere Montecitorio, Palazzo Chiggi, palazzo Madama e risparmiare un po' di soldi. Insomma il paese che nella prima repubblica iniziava a rotolare a settembre, ora rotola continuamente e quel che è peggio che non si vede la fine di questa tragica corsa.

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