sabato 10 luglio 2010

Il giorno di silenzio ci restituisce un paese nel caos istituzionale e sull'orlo di un nuovo golpe.

Dopo un giorno di silenzio dell'informazione giornalistica e readiotelevisiva ci eravamo subito dimenticati del paese in cui viviamo, e puntualmente oggi ci ritroviamo con un'Italia nel caos istituzionale e con alle porte una nuova P2 smascherata che tendeva a condizionare anche la Corte Costituzionale. Ma andiamo con ordine.
Intanto la ripresa dei telegiornali televisivi ci presentano subito una bella telefonata del dittatore di Arcore che subito elogia l'opera del governo e illustra la ripresa economica nel nostro paese come se fosse un frutto degli interventi del governo. Il governo in questi mesi ha impegnato tutto lo Stato nell questione relativa alla giustizia ed alla difesa ad oltranza dell'immunita del presidente del consiglio, ma di interventi in campo economico poco più che zero. La ripresa se c'è è solo il frutto della dinamica fisiologia dell'economia mondiale trainata da due paesi: Cina ed India. Tutto il resto sono fandonie supportate dal numero impressionante di disoccupati che ha raggiunti livelli record nel paese. Ma il dittatore non si ferma qui e si sbilancia scoprendo ancora una volta le sue reali intenzioni affermando che la libertà di stampa non è un diritto assoluto: chi non crede nel nuovo regime fascista di Pdl e Lega è servito come sono serviti coloro che ieri si sono ridotti al silenzio.
Ieri poi ci sono stati gli incontri fra governo, Regioni, Comuni e Province per discutere la manovra economica di Tremonti. Ed oggi ecco la sorpresa: le Regioni sono arrivate ai ferri corti con il governo e si preannuncia una crisi istituzionale senza precedenti, allo stesso tempo Comuni e Province sono soddisfatti dell'incontro perche' hanno avuto il via libera per reintrodurre tasse come l'Ici o nuove tasse con le quali reintegrare i tagli. Insomma un caos competo che è un segno molto indicativo di cosa sarà il futuro federalismo fiscale e istituzionale tanto voluto dalla Lega: una maniera legale per arrivare alla secessione ed alla divisione dell'Italia.
La confusione è aumentata dai problemi politici all'interno del Pdl. Mentre i finiani si contano e scoprono di avere i numeri per far cadere il governo, Berlusconi corre ai ripari raccomandandosi (l'istituto della raccomandazione nel nostro paese è intramontabile) a Vespa, il cardinale Bertone e Draghi per ingraziarsi di nuovo Casini e l'Udc. Questa è l'Italia: l'avvicinarsi ed il riavvicinarsi di formazioni politiche non avviene sulla base di programmi e progetti politici, ma sulla base d cene compiacenti con personaggi di dubbia moralita'.
Nel frattempo spuntano le ombre di una nuova P2 guidata dal coordinatore del Pdl Verdini, dal solito dell'Utri e da altr vari faccendieri. Questi personaggi meditivano un golpe istituzionale con i loro tentativi di corruzione condotti fino alla Corte Costituzionale per far passare il Lodo Alfano. Certo che il dittatore di Arcore è un gran furbone: manda ormai allo sbaraglio i suoi accoliti restandosene nell'ombra ma è pensabile che Verdini agisse senza il placet del suo padre padrone Berlusconi ? Insomma per chi avesse ancora qualche dubbio questo è un paese governato da una banda di malfattori senza scrupoli che agiscono quasi legalmente.
Ecco questo è il paese che ci ritorna dopo un giorno di silenzio stampa ... ne valeva la pena ? O piuttosto in un momento come questo l'informazione assume un ruolo cosi' importante e strategico da non potersi permettere battute di arresto ? Fate voi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

l'unica verità che emerge, e lo spreco di parole che spendiamo, nel commentare articoli serviti ad arte, per sviare la moltitudine di lettori dalla realtà. chiara, è l'evidenza ha tutti i lettori, che spogli da ideologie politiche, che non hanno più ragione di esistere, visti i risultati raggiunti in 62 anni di REPUBBLICA, risultati ottimi per i politici e le lobby che rappresentano, catastrofici per il popolino che viene chiamato con sacrifici al risanamento dei danni, e non solo, quello che è peggio, sono i ricatti sul costo del lavoro, che i padroni ritengono troppo alto, mentre si spartiscono bonus da capogiro, e le istituzioni che ci rappresentano assistono impassibili allo sfacelo. quando ci sveglieremo, speriamo non sia tardi. vittorio

Anonimo ha detto...

In risposta a Vittorio.
E quando il popolo si sveglia, cosa può fare? I partiti e il governo hanno in mano tutto. La sovranità popolare è solo sulla carta costituzionale, ma è lontana dalla realtà, perché noi abbiamo solo il diritto di andare a votare, quelli che i capi di partito hanno scelto per noi, e, solo sulla rosa di quei candidati noi dobbiamo scegliere. I politici a colpi di leggi e leggine che si son guardati bene da rendere pubbliche, sono diventati intoccabili, tanto che, ci sono politici che erano giovani, quasi ragazzi e sono diventati vecchi e decrepiti e sono ancora in parlamento. Una vita intera a fare solo chiacchiere e “fatti loro” e null’altro per noi e tutto a nostre spese, es: Andreotti, Cossiga e altri… E sono in pensione con costi altissimi per le nostre super sfruttate tasche. Anche se quelli che hanno votato Berlusconi e quelli che difendono le opposizioni si svegliassero, ma che potrebbero fare? Così in queste condizioni e con queste leggi abbiamo le mani legate. E credo che in futuro sarà anche peggio. Ci sono tanti che si sono ravveduti, ma per cambiare le cose in Italia… forse nemmeno un miracolo potrebbe farcela. La rabbia di molti, è questa grande impotenza che tutti ci sentiamo addosso, e, spesso capita, quando lo si vede vantarsi con bugie che ci propina di continuo c’è da considerare che qualcuno perda la testa e il controllo e sfora con quello che mai avrebbe voluto dire e scrivere. Viviamo momenti gravi e non ci si può aggrappare a nessuno che abbia buone idee e un cervello politico che possa salvarci dal peggio, (scusa il pessimismo, ma è difficile non esserlo).

antipolitico ha detto...

In risposta all'anonimo ...
Non sarei cosi' pessimista sulle possibilità del popolo di fare qualcosa, gli strumenti ci sono basta capire se il popolo ha voglia di usarli o nella sua stragrande maggioranza non sguazzi in questo guazzabuglio. Il primo strumento sono le elezioni. Vero con questo sistema elettorale sono i partiti che decidono .. bene basterebbe non votare i partiti che hanno proprinato al paese questa legge elettorale truffa. E questo sarebbe il primo grande strumento democratico. In secondo luogo c'e' sempre un latro strumento da non dimenticare ... la lotta armata o non armata. Io ritengo che da questa situazione si possa uscire solo con una vera e propria rivoluzione altrimenti il processo sara' lentissimo o ferso non poetera' a niente. Ma non nascondiamoci dietro alla scusa che non si puo' fare niente. Per esempio basterebbe spegnere le televisioni per far capire al potere che non siamo disposti a farci fare il lavaggio del cervello ... ma il popolo ha la forza e soprattutto la volontà per fare questo ?

Anonimo ha detto...

Bisogna trovare qualcuno che abbia la possibilità e la capacità di unire le idee e le persone, e, che abbia la possibilità di convergere le idee e di divulgarle in maniera che tutti o la maggioranza possano capire e organizzarsi a loro volta, per poter prendere iniziative unirle alle altre e decidere come agire di conseguenza. Non credo che il popolo italiano abbia la forza di fare la rivoluzione con le mani, forse con le idee e le votazioni, oppure ignorando i mass media, forse ci siamo, ma mandarlo a combattere, non so se se ne sente capace. Un tempo potevamo contare su forze straniere che, essendo pure loro coinvolte, si sentivano pronte ad aiutare, ma ora il problema riguarda solo noi e stento a credere che saremmo capaci di reagire senza rimetterci e senza avere la sicurerzza di riuscirci. Io guardo in faccia alla realtà e so che all'italiano non piace fare l'eroe, visto quanti sono stati pronti a salire sul carro del vincitore, scordandosi ideali politici e quant'altro. Comunque bisogna che ci sia sempre qualcuno che abbia le idee chiare e che organizzi il tutto. Un personaggio dal carattere forte e che sia convincente. Per il momento un tal personaggio non esiste.( Mi sento ancora molto pessimista perché mi ci hai fatto pensare e trovo che la soluzione è molto lontana).

antipolitico ha detto...

Beh se un popolo ha bisogno di qualcuno che gli indichi la stra da percorrere allora e' un popolo che si merita di stare nella cacca dove sta ... il problema e' solo di chi ancora mantiene e coltiva una testa pensante che a volte purtroppo gli fa vedere la schifezza da cui e' circondato ...

Anonimo ha detto...

Vedi noi abbiamo solo la parola che ci trasmettiamo tramite pc, ma la realtà è un'altra. Parlare è facile , ma agire... se non sei sicuro, non solo fai un buco nell'acqua, ma rischi anche di rovinare la tua vita per sempre! Tu sacrificheresti la tua vita facendo l'eroe per amore di libertà e di patria? Ti premetto che queste, comunque, sono solo parole, tu siccome non ci rimetti nulla, puoi anche rispondermi che ne saresti capace, perché sai che non arriveresti a farlo mai. Questa è la differenza dal dirlo e il farlo. Il brutto è proprio questo, che sappiamo di essere nella cacca e siamo coscienti che nessuno avrà né le capacità, né il coraggio di uscirne, perché per farlo ci vuole una organizzazione enorme, con enormi possibilità, grandi energie, capacità e una gran massa di fortuna e il popolo italiano non ha mai avuto tutto questo, ecco perché ogni tot anni, ritorniamo nella cacca. Ce lo meritiamo alla grande.
Ecco perché mi sento pessimista.

antipolitico ha detto...

Io quando scrivo al pc scrivo semplicemente quello che penso e quello in cui credo ... tu puoi dissentire e pensarla diversamente ma non puoi mettere in dubbio quello che scrivo .... in quanto ad agire io per ora agisco nell'ambito di cio' che la democrazia mi mette a disposizione ... la scheda elattorale ... anche se sono convinto che non se ne uscira' democraticamente da questa situazione ..