martedì 6 luglio 2010

Chi si accontenta gode ...

In questo periodo di vacche magre è necessario prendere quello che passa il convento e così l'opposizione, in particolare il Partito Democratico, spaccia come una propria vittoria le dimissione del ministro del nulla Aldo Brancher. Ognuno vende quello che ha ed anche la maggioranza, con il dittatore di Arcore in testa, plaude al grande senso di responsabilità dell'aspirante ministro. Il cavaliere ha la sfacciataggine di dichiarare che condivide la volontà di Brancher di evitare il trascinarsi di polemiche ingiuste e strumentali. Siamo nel pieno del ridicolo. Il dittatore prima nomina un suo fedele ministro di non si sa che cosa, non lo sa nemmeno Brancher che intervistato farfuglia di andare a leggere la Gazzetta Ufficiale che purtroppo non illumina in merito, poi creato il problema ed il casino si compiace per averlo risolto. Ecco il governo dell'apparenza che crea i problemi per poi risolverli con un colpo di spugna. Il tutto naturalmente sulla pelle di un paese che è sulla corda per sapere di che morte dovrà morire a causa della manovra di Tremonti. Nella stessa messa in scena, tutti i leader abilitati alla parola (Cicchitto, Bonaiuti, Capezzone, ecc.) si meravigliano che qualcuno abbia sollevato un polverone sulla faccenda di questo mniistero fantasma. Una fantasma tale che una volta dimessosi il Brancher, nessuno, nemmeno il dittatore di Arcore, si è preoccupato di annunciare alla nazione il sostituto. Se questo era un ministero di importanza essenziale per il federalismo come mai non si è pensato subito alla sostituzione di Mario Brancher ? Forse Barluesoconi sta scorrendo la lista dei suoi fedeli impelagati in qualche processo per scegliere quello più idoneo ad avvalersi del legittimo impedimento. Nel frattempo la notiziola che sulla manovra economica sarà chiesta la fiducia, passa sotto banco. Insomma il cavaliere sta governando a colpi di fiducia, una specie di dittatura democratica nella quale il parlamento a che serve ? Ad alzare la mano per contare quelli che dicono si da una parte e quelli che dicono no dall'altra .... ma sono sempre gli stessi. .

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