venerdì 9 luglio 2010

Questo blog non è una testata giornalistica ... e quindi non sta zitto anzi

In molti fra coloro che curnao un blog amano scrivere "Questo blog non è una testata giornalistica .... ecc.ecc." per sottrarsi ad eventuali problemi in merito a quanto scrivono. Nonostante questo pistolotto molti sono i blog, che pur non essendo una testata giornalistica (un'ovvietà inutile da ribadire), oggi aderiscono allo sciopero dei giornali contro la legge che vuole imbavagliare i giornali e l'informazione. Come ho scritto ieri e come tanti sostengono una cotraddizione: si protesta contro il governo del dittatore di Arcore che vuole mettere a tacere l'informazione seguendo la strada di quella stessa legge e cioè non facendo informazione per un giorno. Oggi sarebbe stato invece opportuno fare più informazione del solito ed allora su questo blog farò un breve riassunto di alcune delle malefatte di questo governo di fasscisti vecchi, Fini e company, e di fascisti nuovi, Bossi ed i suoi ominidi verdi.
Il primo atto di questo governo, in un momento in cui stava prendendo corpo la crisi economica e finanziaria mondiale, è stato il famoso Lodo Alfano che, riprendendo diversi tentativi fatti da Berlusconi nei suoi governi precedenti, aveva lo scopo di preservare dai processi le quattro più alte cariche dello Stato creando una sorta di cittadini di seria A e di srie B al cospetto della legge. Il tentativo è fallito per manifesta incostituzionalità, ma il fido ministro Alfano ha continuato la sua opera coadiuvato dall'avvocato Ghedini, colui che scrive le leggi in materia di giustizia per il cavaliere. E così è stato proposto il legittimo impedimento che esonera sempre il presidente del consiglio ed i suoi ministri, dal presentarsi sempre ai processi nei quali sono implicati, anche quelli precedenti alla loro carica, per impegn istituzionali. Insomma l'attività frenetica e la tanto riforma della giustizia sventolata in campagna elettorale è stata fino ad ora indirizzata a salvaguardare dalle corti di giustizia Berlusconi ed i suoi amici ministri.
Altro settore di intervento, tanto caro alla Lega, è stato quello della lotta agli extracomunitari con la famosa legge di stampo razzista che ha introdotto nel paese il reato di clandestinità. Non contenti di questa vergogna, i ministri leghisti guidati da Maroni, si sono impegnati nel rigettare in mare i clandestini che partivano dalla Libia fino a trovare un accordo con la Libia, alla quale abbiamo sganciato diversi milioni di euro, affinchè si impegnasse a rinchiudere in vere e propri campi di concentramento tutti i disperati che fossero arrivati sulla costa per poi partire alla volta dell'Italia. Gli sbarchi sono drasticamente diminuiti ma la situazione umanitaria di questi disperati è peggiorata e drammatica.
Come poi non ricordare l'attività della ministra Carfagna, arrivata agli onori del governo per meriti ... sportivi, per combattere la prostituzione ? Naturalmente questa lotta non si è rivolta a coloro che sfruttano o peggio ancora obbligano le ragazze a prostituirsi ma molto piu' semplicemente verso le vittime di questo mercato del sesso. Ci è voluto qualche mese per capire questo accanimento verso le prostitute e non verso chi le sfrutta, quando è scoppiato lo scandalo delle escorts nel quale è stato coinvolto sempre lui il caro Silvio Berlusconi. Poteva la ministra proporre una legge che punisse o si accanisse contro il procacciatore di prostitute del suo presidente del consiglio ? Certo che no almeno per gratitudine verso il suo protettore. Lo scandalo delle escorts ha determinato anche la fine del mantrimonio del presidente del consiglio che mentre da una partettraverso il suo governo ed il suo partito predica e difende la moralità, dall'altra parte tiene un comportamento completamente opposto arrivando perfino ad insidiare una minorenne. La moglie Veronica diffonde la notizia che l'uomo è malato di sesso, ma nemmeno questo scandalo, che in qualsiasi altra parte del mondo civile e democratico avrebbe causato come minimo le dimissioni del presidente del consiglio, scalfisce minimamente la fiducia che tutti i suoi leccapiedi hanno nell'uomo di Arcore.
Altro ministro che si distingue per la sua operosità nei primi mesi del terzo governo Berlusconi è il nano Brunetta che sfoga tutta la sua voglia di fare contro i pubblici dipendenti e nel tentativo di mettere ordine e di aumentare l'efficienza dei pubblici dipendenti non trova di meglio che colpire con la scure piuttosto che con le forbici. Emette un decreto che punisce chi si assenta dal lavoro per malattia togliendo soldi per ogni giorno di malattia appunto. Risultato: la pubblica amministrazione continua a funzionare a rilento e il dipendente pubblico trova altre forme per ... fregare lo Stato.
In mezzo a questa attività frenetica nessuno del governo per due anni e passa si occupa della crisi economica che però si diffonde a macchia d'olio anche nel nostro paese. Licenziamenti, cassa integrazione, consumi che calano drasticamente, produzione industriale che scende in negativo, in mezzo a tutto questo marasma Berlusconi ed il suo fido Tremonti si sgolano per nascondere la crisi e per convincere gli italiani che non esiste crisi. Tutto questo fino ad arrivare ad un mese e mezzo fa quando anche il governo messo alle strette dall'europa e dalla crisi greca è costretto ad ammettere la necessità di una super manovra per rimettere in sesto i conti pubblici. E dove si vanno a prendere i soldi ? Ma sempre nello stesso posto ... dai dipendenti pubblici e dai lavoratori dipendenti senza toccare minimamente chi i soldi li ha veramente, ma quelli sono tutti amici di Berlusconi e quindi sono esonerato dallo sborsare gli euro che sarebbe giusto tirassero fuori. Pochi mesi prima Tremonti , nell'estremo tentativo di rastrellare soldi, aveva inventato lo scudo fiscale trasformando lo Stato in un ricettatore legalizzato: chiunque avesse esportato illegalmente capitali all'estero avrebbe potuto reintrodurli legalmente in Italia pagando allo Stato un'elemosina ... il 5%. Infuriati tutti i cittadini onesti che pagano regolarmente le tasse anche perchè questi capitali che rientrano spesso sono il frutto anche di attività illegali e criminose, ma a nessuno viene in mente di scendere in piazza e mandare a casa questo governo.
Spesso il silenzio assordante copre le attività deleterie di questo governo anche grazie alla complicità del mondo dell'informazione che sembra essere quasi totalmente asservito al potere del cavaliere. E' un caso eclatante il provevdimento che porterà alla privatizzazione dell'acqua e che vedrà consegnare in mano ai privati la gestione di un bene di tutti in quanto donato dalla natura ed indispensabile per la vita su quale si faranno dei profitti. L'acqua così come l'ambiente in generale non possono essere messi in mano a società private che speculeranno sopra lo sfruttamento di tali beni, questo dovrebbe essere un principio sul quale non si dovrebbe nemmeno discutere, ma questo è il governo guidato da un imprenditore che ha le mani in pasta in attività di ogni tipo e quindi la sua politica è quella di gestire il paese come se fosse una sua azienda anche per quei beni che l'azienda trova in natura e non produce direttamente.
Vogliamo poi dimenticare le innumerevoli figuracce a livello internazionale che il dittatore di Arcore ha fatto e farà ancora fare a questo paese ? Prima l'Italia all'estero era conosciuta come il paese degli spaghetti e della pizza, ora quando un italiano si trova all'estero e viene riconosciuto, viene subito additato con una risatina ironica al grido di ... Berlusconi. Come dire ... ma come fate a sopportare di essere goernati da un uomo del genere.
Ultimo atto del governo, quello che ha provocato questo assurdo sciopero, è il tentativo di bloccare le intercettazioni telefoniche facendo credere a tutti i cittadini che sono tutti intercettati e bloccando l'informazione verso la quale il presidente del consiglio ha una vera e propria idosincrasia soprattutto quando viene criticato. Non più tardi di qualche giorno fa Berlusconi ha invitato gli italiani a non leggere i quotidiani (come se ce ne fosse bisogno in un paese che si trova all'ultimo posto in tutte le classifiche per cio' che riguarda la lettura) ed oggi i giornali chiudono per sciopero venendo al verso dei desiderata del cavaliere ... nessuno mai mi convincerà che non ci fosse stata qualche altra forma di protesta più efficace di questa.

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