mercoledì 27 gennaio 2010

Una delle tante giornate dell'ipocrisia mentre l'olocausto continua

Ricordare ... ma senza ipocrisia

Chi non ha mai fatto una visita ad un campo di concentramento difficilmente puo' capire in maniera compiuta il senso della tragedia immensa dell'olocausto. Una tragedia di cui tutto il genere umano dovrebbe vergognarsi per esserne stato il diretto responsabile o per aver minimizzato gli avvenimenti che avrebbero dato origine a quella immane tragedia. Ricordarla e' sicuramente un dovere dell'umanita' cosi' come combattere tutti coloro che cercano di minimizzare o addirittura negare l'olocausto, ma anche il ricordo dovrebbe rappresentare un momento di riflessione, oggettivo e senza ombra di dubbio privo di ipocrisia. Ed invece da quando e' istituita questa giornata della memoria quasi per incanto le ricrudescenze e l'antisemitismo sono in qualche modo risorti e preso vigore.
Innanzitutto c'e' da dire che con il termine olocausto si indentifica solo ed esclusivamente lo sterminio degli ebrei mentre la ferocia nazista si scaglio' contro tutte le etnie ritenute indesiderabili come omosessualim zingari, oppositori politici, testimoni di geova e via dicendo. Certamente gli eberi ne sopportarono le meaggiori cinsequenze, ma sfido chiunque a trovare nelle commemorazioni di oggi un qualsiasi riferimento ad etnie diverse o categorie di persone che non siano gli ebrei.
Altro spunto di riflessione dovrebbe essere oi la politica dello stato di Israele nei confronti dei palestinesi, una politica che in diverse occasioni sembra aver dimenticato il trattamento che questo popolo ha ricevuto dal regime nazzista. La costruzione di muri, l'impiego dell'esercito che colpisce alla ceca civili, donne e bambini nel nome della lotta al terrorismo, la deportazione di migliaia di palestinesi e l'occupazione indiscriminata dei loro territori non possono che evocare quegli stessi metodi che oggi, giustamente, sono condannati a livello planetario. Ricordare l'eccidio degli ebrei non dovrebbe esimire la comunita' internazionale dal condannare i metodi utilizzati da Israele per combattere il terrorismo palestinese. Un impegno che dovrebbe essere perservarato continuamente soprattutto se si considera che questo terrorismo e' stato scatenato dalla decisione, alla fine della seconda guerra mondiale, di dare vita allo stato d'Israele proprio in quei territori dove fino a quel momento ebrei e palestinesi erano riusciti a convivere piuttosto pacificamente. Quella decisione unilaterale ed a solo favore degli ebrei e' stata la miccia che ha fatto scatenare la rabbia e la rivolta, che ormai va avanti da oltre 60 anni.
Rimane poi l'ipocrisia di queste giornate commemorative che una volta trascorse non lasciano nessun segno. Ricordiamo l'olocausto ma poi tutto il mondo occidentale continua nel perseguire il disegno dell'olocausto non piu' attraverso le deportazioni di massa ma semplicemente per motivi di profitto e di potere, motivi per il quale oggi milioni di persone, soprattutto bambini, muoiono di fame e di stenti.

Che nome dare a questa strage quotidiana durante la quale ogni tre secondi muoie per fame un bambino ?

4 commenti:

carladidi ha detto...

...non ti pare che tocca continuare a parlarne proprio perchè ci sono ancora guerre e stermini? Certo il potere usa l'Olocausto ai propri fini, molti cittadini italiani di fede ebraica vanno a braccetto con Alemanno e ci vanno persino insieme a visitare i campi. A fini fu permesso di metter piede al Sacrario di Gerusalemme. Fattacci loro. Personalmente punto il dito contro chiunque leda i diritti, ricordando il 27 Gennaio 1945 ricordo tutti i milioni di morti della seconda guerra mondiale, compresi quelli che vennero dopo. La guerra non finì in tutto il pianeta il 25 Aprile. Mica dimentico le bombe atomiche su l'atollo giapponese.

antipolitico ha detto...

Parliamone certo ma alle parole seguino i fatti ... Alemanno che celebra a braccetto con gli ebrei dopo aver, come primo suo provvedimento, dato la caccia ai Rom e' ridicolo e agghiacciante .. ma piu' ridicoli sono gli ebrei che lo prendono a braccetto piuttosto che spedirlo a quel paese con calci nel di dietro

Anonimo ha detto...

Sarà, ma proprio visitando i campi di concentramento mi sono venuti i primi dubbi.

antipolitico ha detto...

x Anonimo ... si vede che li hai visitati con il prosciutto sugli occhi