sabato 2 gennaio 2010

Riforme riforme riforme ..... ma quali ?

Dopo il discorso del Presidente della Repubblica di fine anno, prosegue il clima idilliaco fra maggioranza ed opposizione, favorito anche dal clima natalizio durante il quale in questo paese si sa, siamo tutti più buoni. All'improvviso Napolitano, un presidente comunista non dimentichiamolo, è diventato, per Berlusconi, il garante dello stato e del rispetto delle regole, come se ci fosse bisogno dell'imprimatur del cavaliere per riconoscere una funzione sancita dalla costituzione. Tutti poi parlano di riforme. Le ha chieste il Presidente della Repubblica, le chiede l'opposizione di centro sinistra, le chiede, ma in questo caso dovrebbe solo farle, la maggioranza di governo. E allora che si aspetta ad agire ? Veramente sono ormai decine di anni che in Italia che ogni governo, di qualsiasi colore politico, ha nel suo programma le riforme. Ma da dalle parole ai fatti c'è sempre di mezzo il mare. Spesso addirittura non si sa nemmeno che tipo di riforme si intende mettere in atto anche se poi si afferma che sono i cittadini a chiedere queste riforme. E' vero i cittadini credo che abbiano in mente qualche piccola riforma, niente di eclatante, poche cose, ma sostanziali e soprattutto molto lontane dagli obiettivi della politica attuale e passata. Credo che il paese vorrebbe prima di tutto essere governato da una classe politica integerrima, senza grandi privilegi e attenta ai veri e reali bisogni del popolo, soprattutto delle frange più deboli. Ecco già se si riuscisse a mettere in atto questa piccola riforma, il paese sicuramente andrebbe meglio. Ma le intenzioni di maggioranza ed opposizione sono ben diverse. A dire il vero un reale giudizio si può dare solo a quelli che sono i programmi, in materia di riforme, della maggioranza di centro destra perchè per quanto riguarda l'opposizione, dichiarazioni di principio a parte, non si sa bene quali riforme intenda realmente portare avanti. Sostanzialmente le riforme di Berlusconi sono tre: federalismo, giustizia, costituzione.
Il federalismo è un pallino della lega che, dopo aver temporaneamente messo da parte le reali intenzioni di secessione e suddivisione del paese, ha ripiegato sul meno traumatico federalismo per ottenere lo stesso risultato. Sganciare le regioni del sud al loro destino e dividere in due al paese per dare vita alla tanto sospirata nazione Padana
In materia di giustiza, dopo la bocciatura del lodo Alfano, tutte le riforme che si intendono mettere in atto riguardano la salvaguardia di Silvio Berlusconi da processi ed eventuali condanne. Avendo sprecato la prima cartuccia con una legge palesemente anticostituzionale, si pensa ad una riforma più articolata nella quale siano compresi anche i problemi del cavaliere ma che alla fine servirà per bloccare anche tanti altri processi. La giustizia sarà più snella ma a discapito di tanti reati per i quali i processi non saranno nemmeno iniziati.
La costituzione è infine la ciliegina sulla torta del pacchetto riforme. In questo caso si intende andare alla radice del problema, stravolgendo la carta costituzionale, elimando quegli articoli che impediscono al cavaliere di agire indisturbato come un vero e proprio monarca o dittatore. Riduzione del parlamento ad un semplice organo di approvazione leggi emanate dal monarca, potere assoluto al presidente del consiglio con potere addirittura di sciogliere le camere, elezione diretta ed ulteriore abbattimento del potere di controllo del presidente della repubblica. Insomma uno strvaolgimento dello stato democratico, tentativo già messo in atto dal precedente governo Berlusconi e rimandato al mittente da un referendum.
Ecco come si vede a parte il clima idilliaco di questi giorni, fra poco si tornerà di nuovo sul campo di battaglia, sperando che le recenti festività non abbiano appesantito ancora di più l'azione dell'opposizione. Se invece il centro sinistra si dimostrerà davvero collaborativo con Berlusconi e company, saranno dolori per questo paese che dovrà ancora fare ricorso al popolo sperando che esistano ancora delle frange consistenti di cittadini sfuggiti al lavaggio del cervello mediatico di tv e giornali del cavaliere di Arcore..

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