lunedì 18 gennaio 2010

Predicare non è difficile .... molto più complicato razzolare

E' molto difficile dare credito a questo governo che spesso predica ma poi non segue i dettami delle proprie prediche. Un governo fatto da uomini che sono stati elevati al rango di ministri esclusivamente per una loro comune peculiarità: quella di seguire le indicazioni del loro capo, imparare le lezioncine che lui prepara loro e ripeterle astenendosi da mettere riflessioni o pensieri personali (ammesso che ne siano in grado). Poi, in qualità di ministri, naturalmente questi personaggi godono di un minimo di autonomia ed è quando appunto agiscono in perfetta autonomia che siono dolori, sia nelle loro esternazioni che nelle loro azioni. Una delle tante bandiere sventolate in periodo elettorale dalla maggioranza che sostiene il governo Berlusconi è stata la riforma della pubblica amministrazione ed il contenimento della spesa pubblica. Al comando di questa opera moralizzatrice è stato messo il mastino Brunetta, elevato al rango di ministro esclusivamente perche' e' l'unico politico piu' nano del nano di Arcore. Il ministro ha iniziato subito una battaglia senza quartiere contro chi nella pubblica amministrazione non fa il proprio dovere, ma una battaglia condotta sparando alla cieca su tutti i pubblici dipendenti ed in questo modo colpendo in primo luogo chi da sempre fa il proprio dovere (la maggioranza dei lavoratori), ma non e' questo il punto che intendevo trattare. Ma questo governo purtroppo e' molto bravo a fare la voce grossa con i deboli e i poveracci (Rosarno docet), molto meno a seguire i dettami della politica che vorrebbe imporre al paese. Due fatti in questi ultimi giorni per esempio sono andati in contrasto con la politica di Brunetta in merito alla pubblica amministrazione.
Tre ministri sabato sono corsi ad Hammamet a commemorare colui che, improvvisamente, e' stato reintegrato nelle vesti di grande statistista: Bettino Craxi. Poco importa se questo statista ha improntato la sua politica di governo e di partito introducendo il malcostume delle tangenti, poco importa se tali tangenti sono servite a finanziare illegalmente un partito ed i suoi interesi personali, poco importa alla fine se dopo essere stato processato e condannato, questo grande statista e' diventato un latitante ed ha terminato i suoi giorni nella sua residenza vacanziera di Hammamet in Tunisia. Tre ministri, fra i quali il moralizzatore Brunetta, sono andati alla commemorazione di un delinquente e latitante naturalmente utilizzando soldi pubblici. Alla faccia del contenimento della spesa pubblica.
Sempre per rimane nel settore della pubblica amministrazione, una delle Battaglie di Brunetta e' stata la trasparenza. In nome di questa trasperenza sta facendo diventare matti tutti i dipendenti pubblici che si occupano di procedure informatiche pretendendo la pubblicazioni sui vari siti di tutte le P.A. di una marea di dati inutili in tutti i sensi, ma soprattutto inutili al cittadino che vorrebbe prima di tutto efficienza e chiarezza. Che ce ne frega di sapere le percentuali di assenza del personale del nostro comune ? Sarebbe piu' interessante sapere che percorso fa una pratica che ci riguarda e conoscere in ogni momento il suo stato. Ma no, ora sappiamo gli stipendi dei dirigenti, quanti giorni di assenza fa il personale di un comune, ma poi le nostre pratiche viaggiano sempre allo stesso modo. Ecco in nome di questa trasparenza, che vale per tutte le pubbliche amministrazioni ma a quanto pare non per il governo, nei giorni scorsi si e' scoperto il contratto con il quale il ministero della salute ha acquistato 24.000.000 di dosi di vaccino per l'influenza A. Un contratto capestro per lo Stato che salvaguarda esclusivamente gli interessi della Novartis, la ditta fornitrice del vaccino stesso. Sappiamo ora che le dosi utilizzate sono state intorno alle 800.000 ma lo Stato dovra' pagare tutte le dosi pattuite anche se poi non richieste per il flop della campagna per la vaccinazione contro questa famigerata influenza. Ora chi ha stipulato questo contratto e chi ci ha martellato in questi mesi per convincerci a fare il vaccino non dovrebbe come minimo andarsene a casa ?
Questo e' il modo in cui viene gestita la pubblica amministrazione da parte di chi poi fa una battaglia contro i pubblici dipendenti che hanno la sfortuna di ammalarsi: a loro vengono tolti i soldi per ogni giorno di malattia, poi gli stessi soldi sono buttati al vento. Qui non si tratta di politica o di idee di sinistra o di destra, qui si tratta semplicemente di incapacita' nella migliore delle ipotesi, di truffa nella peggiore. Si parla poi molto spesso dello stato dell'informazione in questo paese .... beh invece di fare campagne di stampa ossessive sulle abitudini sessuali del presidente del consiglio (sebbene utili anche queste) i fatti appena illustrati non sarebbero degni di una altrettanto decisa campagna di stampa per chiedere le dimissioni di personaggi come Brunetta e Sacconi ? E non per le loro idee politiche, anche perche' non credo che ne abbiano, ma soprattutto per manifesta incapacita' a ricoprire certi ruoli.

1 commento:

carladidi ha detto...

....hai notato una cosa?
da quando il presidente del milan è in campo....ogni ministro, tenta, a volte ci riesce, a dare il proprio nome ad una legge. Anche la più scalcinata. il "fatto" avviene a pochissimo tempo dalla "investitura" ministeriale. che invidia! studiano poco frequentano poco e zac! "apprendono" subito....se penso alla mia ignoranza informatica.....