lunedì 11 gennaio 2010

La deportazione delle arance

Le ultime deportazioni di massa sono avvenute durante la seconda guerra mondiale ad opera del regime nazista nei confronti soprattutto degli ebrei. Oggi il governo italiano applica la stessa politica di deportazione nei confronti degli extracomunitari che hanno avuto la sfrontatezza di ribellarsi alle condizioni di schiavitu' nella quali erano tenuti a Rosarno. Certo le motivazioni sono molto diverse ma ora come allora migliaia di esseri umani sono stati caricati su pulman e treni per essere deporati nei moderni campi di concentramento che sono i CIE (Centri Identificazione ed Espulsione). Fino a che queste persone lavoravano 15 ore al giorno a 2 euro l'ora, poi si ritirivano nei loro tuguri abusivi e se ne stavano zitti, nessuno aveva niente da dire. Quando qualcuno, oltre a trattarli da schiavi, si e' preso pure la briga di sparargli contro ferendo due di loro e scatenando in quel modo una protesta anche molto violenta, improvvisamente tutta questa massa di gente sfruttata e' diventata una feccia da deportare e nella migliore delle ipotesi da espellere dal paese. Si e' cosi' scatenata da parte di cittadini privati una caccia all'uomo di colore mentre lo stato di e' preso l'onere, non tanto di colpire chi aveva scatenato questo inferno sparando contro gli extracomunitari, ma piuttosto di prendersela con chi si era ribellato alla propria condizione di schiavo. Certo che se lo Stato adottasse gli stessi sistemi che adotta con questi poveri diavoli anche con la malavita organizzata, probabilmente oggi mafia, 'ndrangheta e camorra sarebbero ampiamenti debellate. Ma come si fa a debellare delle organizzazioni criminali che agiscono in collusione con la politica stessa ? Ed allora, considerato che niente si puo' fare contro queste organizzazioni che di fatto gestiscono nel meridione il traffico dei clandestini ed il mantenimento in una condizione di schiavitu', allo stato non rimane, per fare bella figura, che prendersela anche lui con gli extracomunitari. Uno stato forte con i deboli.
Qualche ministro di dubbia intelligenza oltre che di comprovata incapacita' a ricoprire determinati ruoli, ha avuto il coraggio di addossare la situazione esplosiva di Rosarno ai due anni di governo Prodi, dimenticando fra l'altri che la legge sulla immigrazione, la famigerata Bossi-Fini e' ormai in vigore dalla precedente governo Berlusconi. Ormai il traffico di clandestini e' in mano alle organizzazioni criminali del nostro paese, che, soprattutto nel meridione del paese, utilizzano questi essere umani disperati come manovalanza a costo quasi zero e per di piu' con il ricatto della denuncia per il reato di clandestinita'. Che la nuova sterzata razzista di questo governo dovesse provocare episodi come quello di Rosarno era inevitabile e solo questione di tempo ed ora il problema e' ..... chi raccogliera' le arance a Rosarno ??? Forse si sarebbe dovuto procedere alla deportazione anche delle arance per non mandare in crisi l'economia di questo paesino calabrese.

2 commenti:

carladidi ha detto...

Edo...le arance segnano il punto.
Meglio farle marcire così giungeranno i fondi europei. Ai "coltivatori" alla malavita che siano Uomini o frutti non interessa nulla. Anzi...come scritto sopra il marcio come l'immondizia fruttano oro.Ciao

ladytux ha detto...

(ot)
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