sabato 9 agosto 2008

Walter gioca con le macchinine ... Di Pietro fa sul serio


Il partito democratico ed il caro Uolter dopo aver distrutto la sinistra italiana ora distruggono anche l'opposizione o quel minimo che rimane nel nostro paese. Mentre Di Pietro si appresta a settembre a raccogliere le firme per il referendum contro il lodo Alfano, quelli del Partito Democratico giocano a girare l'Italia per raccogliere 5 milioni di firme per salvare l'Italia, ma in che modo e a che serviranno queste firme nessuno lo sa. Allora mi chiedo: considerato che anche Di Pietro dovrà raccogliere 500.000 firme per il suo referendum non era il caso di unire gli sforzi ed utilizzare il pulman per questo scopo ? Almeno queste firme sarebbero servite a qualcosa. Oggi leggendo l'espresso invece Walter ha fatto sapere che lui è contrario a questo referendum e ne spiega i motivi. Eccone alcuni veramente assurdi. "Non si deve ridare centralità alla politica antiberlusconiana" No Walter mi raccomando non scagliamoci contro il tu amichetto perferito Silvio, aspettiamo che distrugga il paese e sorridiamo felici e contenti di prenderlo nel di dietro. "La giustizia nel suo complesso non si affronta con i referendum" Caro Walter il tuo cervello è ormai completamente fumato, troppi viaggi in pulman e troppo smog. Il referendum serve solo per abolire una legga non per affrontare il problema della giustizia. "Poi non si fa il quorum e lui diventa invincibile" Walter sei tu che lo hai reso invincibile quando hai deciso di correre da solo con il tuo PD e sei cascato al primo ostacolo facendo cadere tutta la sinistra italiana mentre il cavaliere vinceva la corsa in solitario.
L'unico modo per scalfire il potere del centro destra è far cadere qualche legge sulla quale anche gli elettori di quella parte politica sono scontenti, il lodo Alfano è una di queste possibilità, ma se il Pd gioca con le sue macchinine per Di Pietro non ci sarà molta speranza. Certo che se un anno fa mi avessero detto che l'Italia per salvarsi si sarebbe dovuta raccomandare a Di Pietro ... non ci avrei mai creduto

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