sabato 2 gennaio 2021

Il virus corre, il vaccino non decolla e la politica scherza con il fuoco


Era appena scoppiata l'epidemia nel nostro paese e era appena iniziato il primo lockdown che venivamo bombardati sul fatto che il vaccino sarebbe stata l'unica soluzione per combattere il virus Sars-Cov-2. Gli esperti virologi occupavano i talk shows nelle varie televisioni e ci ammonivano di non farci illusioni: per il vaccino ci sarebbe voluto almeno un anno e mezzo. Poi a settembre trapelavano le prime indiscrezioni: entro l'anno avremo il primo vaccino. Contro ogni più ottimistica previsione il 27 dicembre 2020, ad appena 10 mesi dalla comparsa del Covid, la vaccinazione ha avuto inizio. Tutto risolto ? Certo che no. Nonostante siano trascorsi tre mesi dalla notizia che entro l'anno il benedetto vaccino sarebbe stato disponibile, come al solito ci siamo fatti trovare impreparati. Ed oggi 2 gennaio 2021 dopo quasi una settimana dall'arrivo del primo lotto di 470mila dosi di vaccino, ne sono state somministrate nemmeno il 10%. Chi non lo vuol fare e sarebbe fra i primi della lista (personale sanitario), chi lo ha ricevuto e lo tiene al fresco nei frigoriferi, chi non ha il personale per avviare una vaccinazione di massa, il governo che tentenna sull'obbligatorietà, ecco allora che in diverse regioni si è somministrato appena fra l'1% o il 2% delle dosi ricevute. Scandalosa come al solito la Lombardia: la regione con il maggior numero di contagi e di decessi ad una settimana dall'inizio della vaccinazione ha appena somministrato il 2,7% delle dosi disponibili. Il tutto mentre l'epidemia in Italia riprende a correre con il virus che continua senza sosta la circolazione grazie anche al comportamento scellerato nei week-end pre natalizi. Intanto già si riprende a discutere sulla scuola da riaprire o meno, sui colori da dare alle regioni a partire dal 7 dicembre, si discute insomma di tutto di più salvo su come avviare seriamente una vaccinazione di massa. E la politica che fa ? Non ci crederete ma pensa ad una crisi di governo. Renzi ed i suoi seguaci, con in testa la Boschi (si proprio quella della riforma costituzionale che tutto il mondo ci avrebbe invidiato), si comportano come dei veri e propri criminali minando con il loro 3% le basi già scricchiolanti del governo Conte. Gli sciacalli politici Salvini e la Meloni ringraziano il loro "alleato" interno al governo pronto a portare il paese a nuove elezioni. Ora Renzi ci ha ormai abituato alle sue sparate a salve quindi magari quando Conte arriverà in parlamento come sembra, tutto rientrerà. Però in questa situazione con l'epidemia che riprende a galoppare, la vaccinazione che stenta a decollare, il piano da predisporre per utilizzare gli oltre 200miliardi che arriveranno dall'europa, pensare a far cadere il governo non può che essere un atto criminale del quale, se andrà in porto, il giovanotto di Rignano dovrà rispondere al paese. Quali erano le parole d'ordine di marzo ? "Ce la faremo", "Ne usciremo migliori" .... mai delle parole d'ordine hanno avuto una vita così breve.

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