
domenica 31 gennaio 2021
La nuova variante del Covid-19: il Renzi-21 ... e il vaccino non è in vendita

sabato 30 gennaio 2021
Renzi o ignorante o incapace di intendere e volere .... a vostra scelta
Quando un senatore della Repubblica Italiana si reca a fare conferenze in un paese come l'Arabia Saudita dove un giorno si ed un giono no un essere umano è giustiziato con metodi di duemila anni fa (crocefissione, lapidazione, decapitazione), e si permette di paragonare il periodo storico di quel paese con il Rinascimento italiano, non ci sono dubbi: o quel senatore è un ignorante che non conosce la storia del suo paese, oppure è incapace di intendere e volere che non ha appunto la capacità di capire le differenze fra i due periodi storici. Se poi quel senatore è un toscano, o come direbbe lui stesso "No sono di Firenze" allora non ci sono speranze: si tratta di un ignorante analfabeta funzionale o di un analfabeta funzionale ignorante come preferite. Il solo pensiero di paragonare il Rinascimento italiano, un movimento culturale ed artistico senza precedenti che vide il suo sviluppo proprio a Firenze, ad un regime sanguinario e terrorista come quello saudita dovrebbe dare l'esatta percezione della ignobile statura dell'uomo politico che si perde in queste comparazioni. Il fatto che poi ci sia qualcuno che ancora difende questo personaggetto fornisce un bella cartina di tornasole del livello culturale dei suoi sostenitori, ma il Matteo di Firenze, al pari del Matteo di MIlano, gioca proprio sull'ignoranza della platea alla quale si rivolge e su quella costruisce il proprio consenso. In uno stato serio un esponente delle istituzione del genere sarebbe già stato spedito a calci nel sedere quanto meno fuori dalle istituzioni stesse, e invece il nostro paese corre il rischio di rivederselo nel futuro governo. Magari a proporre qualcuna delle sue riforme con la promessa di abbandonare la politica qualora le sue proposte non fossero poi tradotte in leggi. Come dite ? Già fatto ? Ah si ? E quando ? Vero dimenticavo il referendum costituzionale del 2016, ma allora questo paese, o meglio una parte di questo paese (per fortuna molto ridotta), ha la memoria corta o soffre della stessa ignoranza del suo mentore.
giovedì 28 gennaio 2021
Per Matteo Renzi non tutti i bonus sono uguali
Una delle parole d'ordine portate a giustificazione da Matteo Renzi per aver causato la crisi di governo è che "non si può vivere di sussidi". Ristori, reddito di cittadinanza, blocco licenziamenti sono tutti nel mirino del leader di Italia Viva. Tutte opinioni che potrebbero essere condivisibili se fossero accompagnate anche da proposte serie e attuabili (considerato che il giovanotto stava al governo), ma soprattutto se non venissero dall'uomo del bonus 80 euro. Che viene fatto passare come uno sgravio fiscale "strutturato" ma che nella sostanza rimane un bonus. Tanto è vero che nel cedolino rimane come voce a arte e che può essere elargito o restituito in maniera molto elastica. E ancora l'uomo che si scaglia contro i bonus governativi è quello che proprio in questi giorni è andato a prendersi lui stesso un bel bonus di qualche decina di migliaia di euro e da chi ? Da uno dei governi più criminali e sanguinari del pianeta: quello dell'Arabia Saudita. Un vai e vieni con tanto di aereo di Stato arabo per andare a tenere conferenze prendendosi i "bonus" o "sussidi", contro i quali combatte in Italia, del principe Mohammed Bin Salman, un vero e proprio criminale per l'Onu e per la Cia. Insomma Matteo Renzi è contro i bonus del governo Conte, ma naturalmente è a favore dei bonus del principe arabo che vanno a finire nelle sue tasche. E mentre i cittadini italiani sono bloccati all'interno di regioni e comuni, lui se ne vola bellamente avanti e indietro fra Italia e Arabia Saudita e non per ragioni di stato ma semplicemente per ragioni personali. E' tornato ieri e oggi va da Mattarella. Se fossi il Presidente della Repubblica non lo riceverei e lo obbligherei ad una bella quarantena.
La crisi di governo più vergognosa che l'Italia abbia mai vissuto
domenica 24 gennaio 2021
Siete soddisfatti del mondo in cui vivete ?
La domanda non è certo rivolta a quel 1% della popolazione che a metà del 2019 deteneva più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone. Per rimanere in Italia la domanda non è nemmeno rivolta a quel 10% della popolazione che, sempre a metà del 2019, possedeva oltre 6 volte la ricchezza del 50% più povero dei nostri connazionali. La domanda dovrebbe essere indirizzata a quel 46% della popolazione mondiale che vive con meno 5,5$ al giorno, o a quel 30% di giovani italiani occupati che hanno un reddito inferiore agli 800 euro lordi al mese o a quel 13% dei giovani sotto 29 anni che versa in condizioni di povertà lavorativa. Insomma una domanda da fare alla maggioranza della popolazione mondiale o per rimanere in Italia alla maggioranza dei cittadini. Certo ci avevano detto che con la globalizzazione tutti saremmo stati meglio, avremo lavorato di meno e guadagnato di più. Poi abbiamo scoperto che la globalizzazione mentre da una parte ci consente di acquistare un qualsiasi bene in qualsiasi parte del mondo, magari anche risparmiando, non è che abbia portato tutti questi benefici. Forse chi era povero è un pò meno povero, ma certamente chi era ricco è molto più ricco. Per non parlare poi delle condizioni dei lavoratori dove siamo tornati indietro di almeno 60 anni sia in termini di diritti che di salari. Ma questi sono stati i frutti del capitalismo: quel modello di società che si basa sullo sfruttamento del lavoro, sullo sfruttamento delle risorse naturali e dei paesi che le posseggono (quasi sempre si tratta di paesi più poveri nonostante le loro ricchezze naturali), sui profitti di pochi rispetto al lavoro di molti. Le nuove tecnologie, che ci avevano detto avrebbero ancora una volta modificato lo stile di vita a vantaggio di tutti, hanno in realtà segnato un altro punto a vantaggio dei classi più ricche a discapito di quelle più povere.
In questo quadro sconfortante è arrivata una pallina blu con degli spuntoni rossi di dimensioni microscopiche che ha iniziato a gironzolare da una persona all'altra intrufolandosi nel nostro organismo. Niente di male se non avesse iniziato a provocare centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo: ad oggi siamo in un solo anno oltre i 2milioni di morti. Qualcuno, i più ottimisti, ha pensato che l'uomo con la sua intelligenza, con le sue capacità e con il suo gioco di squadra avrebbe presto sconfitto questo minuscola pallina alla quale è stato dato il nome di Covid-19. Ed infatti in circa 10 mesi è arrivata la tanto attesa soluzione: il vaccino. Anzi siccome siamo bravi, i vaccini. Da un mese e mezzo circa è iniziata la vaccinazione e tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Un sollievo che è durato poco. Chi produce il vaccino è naturalmente l'industria privata e quella ha un solo obiettivo: fare profitto. Ecco allora che tutti gli appelli, ipocriti, sul vaccino per tutti è già svanito. E' di questi giorni la notizia che i fornitori per l'Europa, Pfizer e Astrazeneca, ridurranno fortemente le forniture per i paesi europei. Motivo ? Ufficiale riprogrammazione della produzione. Reale ? In parte vero, ma poiché la produzione non è sufficiente per tutti, le due aziende finiranno per privilegiare chi paga di più le singole dosi, in primis Israele, Usa e Brasile per Astrazenica (l'azienda poco prima di annunciare la riduzione della fornitura per l'Italia aveva venduto al Brasile dosi ad un prezzo doppio di quello pattuito in Europa). Naturalmente dati ufficiali non ci sono ma possibile che delle aziende che gi sapevano delle richieste ingenti di dosi di vaccino debbano riprogrammare la produzione dopo un solo mese dall'inizio delle forniture ? E quindi ancora una volta anche per la salute i primi a beneficiare del vaccino saranno quelli disposti a pagare di più.
E per tornare all'Italia che accade ? La situazione è surreale: in piena emergenza sanitaria, mentre la campagna vaccinale appena partita è già in crisi a causa delle riduzione delle forniture, con una crisi economica senza precedenti, una parte della politica, invece di accelerare per far uscire il paese da una situazione pesantissima, si mette a giocare per mettere i bastoni fra le ruote al governo. Lasciando da parte l'opposizione irresponsabile, che continua a sfruttare le difficoltà sanitarie per una propaganda veramente squallida, il maggior responsabile di questa situazione è un giovanotto che avrebbe dovuto lasciare la politica dopo tutti i danni provocati in tre anni di governo. Invece continua a imperversare. Il 5 dicembre, nonostante facesse parte della maggioranza che sostiene il governo, fa un discorso in Senato da leader dell'opposizione, tanto è vero che Salvini si complimenta apertamente con lui. Matteo Salvini intravede una possibilità di tornare al governo insieme al Matteo di Rignano, il quale non si tira indietro da questa eventualità. Ma il giovanotto è inaffidabile e anche Matteo Salvini cade nel tradimento. Quando Conte arriva in Senato per ricevere il voto di fiducia dopo il ritiro dei ministri di Italia Viva, Salvini spera che Renzi voti contro il governo per concretizzare il progetto di un governo fra i due Matteo. Ma il fiorentino mette nella sua personale lista dei traditi anche il leader della Lega e si astiene. Il governo per ora si salva ed il sogno del consumatore di mojito svanisce.
Nel frattempo anche per le vaccinazioni l'Italia si distingue per i solti furbi. Qualche giorno fa la notizia che in un ospedale si erano somministrate dosi a parenti di medici e infermieri in quanto, a causa della solita disorganizzazione, c'era il rischio di buttare alcune dosi. E' di oggi la notizia che ci siano circa 400mila persone vaccinate che non farebbero parte delle categorie interessate alla prima vaccinazione. Infine il buon Maurizio Costanzo annuncia di essere stato vaccinato e farà il richiamo ai primi di febbraio nonostante anche lui non faccia parte delle categorie interessate nella prima fase. Insomma siamo alle solite in un paese dove i "furbi" sono visti come persone da prendere a modello.
Tornando alla domanda iniziale come rispondereste ?
sabato 23 gennaio 2021
E' chiaro che ne usciremo ma certamente non migliori
mercoledì 20 gennaio 2021
Nello squallido spettacolo del parlamento italiano, il rottamatore finì rottamato
Il destino si è divertito a legare con un sottile filo i due Matteo più in vista della politica italiana. D'altra parte i due non sono legati solo dal nome ma anche dai loro comportamenti egocentrici, spavaldi, per certi versi da bulli di quartiere. Certo esistono alcune differenze nei comportamenti e nei modi di esternare il loro ego infinito, ma la sostanza rimane inalterata. Entrambi sono dei bugiardi seriali e basta scorrere le loro carriere politiche infarcite di promesse mantenute o di dichiarazioni false per testimoniare questa caratteristica comune. Entrambi sono assetati di potere e attaccati alle loro poltroncine oltre che incuranti del "bene del paese" o del "bene degli italiani" con il quale molto spesso si riempiono la bocca. Entrambi in questa legislatura hanno tentato la mossa per disarcionare Giuseppe Conte dalla guida del governo, ma entrambi sono rimasti scottati e sconfitti anche se la partita definitiva ancora sarà da giocare. E' comunque incontrovertibile che si distinguono nei modi e nelle espressioni attraverso i quali esercitano la propria attività politica. Gretto, barbaro, spregiudicato il Matteo verde che non si fa scrupoli di utilizzare eventi tragici o persone per parlare alla pancia di gente sprovveduta e attirare consensi. Usa con disinvoltura le tragedie, sia quelle della disperazione umana che quelle delle morti a causa dell'epidemia, per attaccare il governo e per la sua propaganda. Così come con disinvoltura usa simboli religiosi, offendendo chi davvero è credente, e addirittura i propri figli per essere presente sui social anche quando non ha niente di rilevante da dire. Quando poi è chiamato a fare discorsi articolati come quello di ieri in parlamento non riesce, in quanto incapace, a non pronunciare frasi terribili al limite di un comportamento criminale. L'altro Matteo, quello di Rignano, è sicuramente più forbito nel linguaggio, più accattivante, per certi versi più intelligente e meno barbaro, ma altrettanto sicuramente una bandieruola che non può dare alcun affidamento e meno che mai per governare un paese. La sua specialità è dire una cosa per poi fare esattamente il contrario e la storia di questi ultimi anni è piena zeppa di questi episodi. Dall'ormai famoso stai sereno, allo statuto dei lavoratori, al famigerato referendum costituzionale, al mai al governo con i 5 stelle, è stato un crescendo continuo. Entrambi si sono adoperati per portare il paese al collasso ed al tracollo: il verde tentando di far cadere il governo Conte a ferragosto e pretendendo di avere pieni poteri in una settimana, il bianco tentando di far cadere il governo nel momento più critico dal dopoguerra in piena pandemia e campagna vaccinale. Entrambi però senza il coraggio di andare fino in fondo e soprattutto senza chiamare il governo nella sede istituzionale della nostra democrazia per dare vita ad una crisi di governo: il parlamento. Il primo, più rozzo, l'annunciò nientepopodimenoché al Papeete Beach fra tette e culi, il secondo, più raffinato, in una conferenza stampa. Entrambi, portati in parlamento da Conte, hanno tentato una marcia indietro: il rozzo ritirando la sfiducia in cambio di una riammissione alla poltrona, il secondo non votando la sfiducia temendo di andare al voto e perdere per sempre la sediola sulla quale sta immeritatamente seduto. Entrambi poi messi a cuccia da Giuseppe Conte in due squallide sedute di Camera e Senato che saranno ricordate come uno dei punti più bassi toccati dalla democrazia parlamentare, almeno fino ad oggi.
giovedì 14 gennaio 2021
Il problema non è Renzi ma chi gli da ancora credito
ATTENZIONE: questo post potrebbe nuocere alla vostra stabilità mentale se siete dei "fedeli" renziani.
Renzi è come quelle trasmissioni televisive che stanno in piedi e continuano da anni a imperversare sugli schermi nonostante appartengano alla categoria della così detta "televisione spazzatura". Il problema non sono le trasmissioni in quanto tali ma la platea di ascoltatori che le segue. Nella televisione commerciale, ma ormai anche nella televisione pubblica, l'unica cosa che conta sono gli ascolti: se non li fai si cambia la programmazione. Ecco Matteo Renzi appartiene in ambito politico a questa categoria: un personaggio bugiardo seriale che ne ha combinate di tutti i colori ma che ancora ha un seguito, anche se ormai ridotto ai minimi termini, che gli consente di fare il ducetto e pretendere di "governare" a dispetto dei numeri. Che cosa deve fare ancora affinché i suoi seguaci lo lascino al proprio destino definitivamente ?
Figlio putativo di Berlusconi. La carriera agli occhi dell'opinione pubblica è iniziata quando da Sindaco di Firenze è stato convocato dall'allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Un sindaco naturalmente non si può rifiutare di andare a colloquio dal capo del governo, ma lui non è andato della sede istituzionale del governo stesso ma bensì a casa di Berlusconi in quel di Arcore. Un'affronto per le istituzione e sicuramente una strizzata d'occhio a quello che sarà poi il suo padre putativo.
Rottamatore. Irrompe poi sulla scena politica italiana con il disgustoso appellativo di "rottamatore" riferito a personaggi storici del panorama politico del nostro paese. Con questo orribile termine, utilizzato fino ad allora per provvedimenti del governo che agevolavano la sostituzioni di auto o di ellettrodomestici con nuove macchine, si proponeva come il nuovo che avanzava in nome di una politica diversa. In realtà alla luce dei fatti di questi ultimi anni il giovanotto ha rottamato esclusivamente il suo Partito, il lavoro, ed oggi l'intero paese che sta lottando con la pandemia.
Regole ad personam. Per scalare il Partito Democratico ha preteso e ottenuto di cambiare le regole delle primarie per aprire il voto a chiunque e non solo agli iscritti al partito. Sarebbe come se un amministratore delegato di un'azienda fosse scelto non dal consiglio di amministrazione dell'azienda stessa ma da qualsiasi consiglio di amministrazione anche di aziende concorrenti. E così alla fine ha vinto le primarie ed è diventato segretario del Partito, grazie anche ai voti di non si sa chi.
La prima grande bugia. Subito si mette in luce dimostrandosi un ferreo sostenitore del maggioritario, l'unico sistema elettorale in grado di mettere in un angolo "i partitini con percentuali da prefisso telefonico", nobile intento, nonché antidemocratico, che oggi appare in tutta la sua falsità: sono trascorsi solo pochi anni e questa sua smania di eliminare i partitini svanisce quando da vita ad Italia Viva, proprio il prototipo del partito con percentuali ad una cifra comprese fra 1% e 3%.
La seconda grande bugia. Quando Bersani "non vinse le elezioni" e non riuscì a formare un governo con il M5S, si arrivò al famoso governo di Enrico Letta formato da Pd e il Popolo delle Libertà con altri esponenti del centro destra. Renzi, diventato nel frattempo segretario del Pd, iniziò subito una guerra silenziosa e sfibrante contro il capo del governo suo collega di partito. Arrivò il suo famoso "tranquillizzante" tweet rivolto a Enrico Letta che si sentiva in bilico ogni giorno: "Enrico stai sereno". Dopo un giorno o due pugnalò alle spalle Letta come un novello Bruto, fece cadere il governo (unico caso della storia nel quale un partito al governo sfiducia il suo stesso governo) e si piazzò a Palazzo Chigi.
Traditore di valori storici. Arrivato al governo una delle sue prime iniziative fu il tentativo di trovare un accordo con Berlusconi per mettere a punto una riforma costituzionale. Incurante delle tradizioni e della storia del Partito Democratico fece entrare al Nazzareno Silvio Berlusconi. I leader del centro destra sfilò davanti alle foto di coloro che avevano fatto la storia del più grande partito comunista europeo: Togliatti e Berlinguer dovettero sopportare questo affronto di vedere sfilare davanti ai loro occhi l'ex cavaliere, colui che aveva usato il governo ed il paese per i propri sporchi interessi.
Tradisce anche il padre putativo. Il patto del Nazzareno oltre all'accordo sulla riforma costituzionale, prevede anche un accordo sul futuro Presidente della Repubblica. Il candidato di Berlusconi è però il socialista Giuliano Amato che non è gradito a Renzi. Il Pd vorrebbe invece Prodi ma anche lui non è gradito al segretario-capo del governo. Ecco allora che Renzi prima fa fuori Prodi facendo mancare circa 100 voti durante la votazione decisiva e dopo aver accettato la candidatura, poi tradisce anche Berlusconi facendo eleggere Mattarella e naturalmente facendo infuriare il padre putativo. Risultato: il padre putativo abbandona il figlio al suo destino.
La terza grande bugia. La terza grande bugia arriva dopo pochi mesi del suo governo. Il centro destra aveva tentato senza successo di cancellare lo statuto de lavoratori e il "famigerato" art. 18. Lui, dopo dichiarazioni sui giornali e a reti unificate nella quali sosteneva che il problema non era all'odine del giorno, fa passare in parlamento il famoso Jobs Act con il quale depenna definitivamente lo statuto dei lavoratori e l'art. 18. Di fatto il lavoro a tempo indeterminato non esiste più grazie alla liberalizzazione del licenziamento, oltre alla bugia c'è il tradimento di una classe sociale che era sempre stata difesa dal più grande partito della sinistra.
Bugiardo seriale. L'apice delle menzogne è raggiunto con la vicenda della riforma costituzionale. La riforma, concordata con Berlusconi che poi si è defilato in seguito al tradimento del patto del Nazzareno, prevede, secondo Renzi, la fine del bicameralismo. In realtà il Senato è mantenuto ma viene cancellato il voto popolare che elegge i senatori. Si deve ricorrere al referendum confermativo e Matteo Renzi pone la questione sul piano personale dichiarando: "Noi (lui e la Boschi) non siamo come gli altri, se perdiamo il referendum non solo ci dimettiamo ma smettiamo di fare politica". Detto fatto: la riforma costituzionale viene bocciata dal voto popolare, Renzi si dimette, la Boschi pure ma rientra nel governo Gentiloni, entrambi non smettono di fare politica ma anzi si ripresentano alle elezioni del 2018 e Renzi addirittura per quel ramo del parlamento che avrebbe voluto cancellare, il Senato.
L'ultima manovra e l'ultima bugia. E' storia recente. Dopo la caduta del governo giallo-verde causato da una sbronza a base di mojito da parte di Salvini, Renzi si fa paladino del nuovo governo PD-M5S per evitare elezioni che avrebbero consegnato il paese alla peggiore destra mai esistita in questo paese. Naturalmente lui si pavoneggia di questa soluzione, ma la realtà è che se si fosse andati ad elezioni lui avrebbe perso tutti i suoi uomini all'interno del PD. Infatti appena formato il governo che fa ? Crea il suo partitino, si porta dietro due ministre ed un sottosegretario e inizia a mettere i bastoni fra le ruote a Conte ed il suo governo.
Ultima coltellata. L'ultima mossa è incomprensibile, per chi non conosce la vanità-la boria-l'arroganza-la supponenza del giovanotto, non solo agli italiani ma a tutto il mondo. In piena crisi sanitaria con centinaia di morti al giorno, nel momento in cui è appena partita la campagna di vaccinazione che andrebbe organizzata 24 ore su 24i, mentre sta scadendo il tempo per presentare il piano del Recovery Fund per utilizzare i 209 miliardi ottenuti dall'europa, con la crisi economica più grave dal dopoguerra a causa del virus, lui che cosa fa ? Ritira i ministri dal governo e provoca una crisi che potrebbe sfociare in elezioni anticipate proprio in piena pandemia. Ma soprattutto lo fa senza portare giustificazioni serie a parte l'antipatia per Conte che gli ruba la scena e rischia di sottrargli la mano su tutti quei soldi che arriveranno. E allora se non posso gestirli io non li deve gestire nessuno. Poi con la faccia come il lato B, manda i suoi, Rosato in testa, a dichiarare che il governo deve continuare ... e come ?
Ecco dopo questo escursus della carriera politica di Matteo Renzi, dopo che si è dimostrato un bugiardo seriale, dopo che ha tradito chiunque abbia tentato un'alleanza con lui e l'intero paese ..... c'è ancora chi gli da credito e fiducia ... Che altro deve fare per ricevere un calcio nel sedere e sbatterlo lontano dalla politica e dalle istituzioni ? Non vi ha preso abbastanza per i fondelli ?
mercoledì 13 gennaio 2021
Renzi esce allo scoperto: "Voglio una poltrona anche per me"
E alla fine il bullo di Rignano esce alla scoperto. "Ritiro IV dal governo. Pronti anche alla stessa maggioranza". Niente di più chiaro: il giovanotto chiede un poltrona nel governo e per ottenerla non si fa scrupolo di niente. Oltre 80mila morti ? E chi se ne frega voglio la poltrona. Rischio di una terza ondata dell'epidemia ? E chi se ne frega voglio una poltrona. Campagna vaccinale a rischio ? E chi se ne frega voglio una poltrona. Si rischia di perdere i 209 miliardi del Recovery Fund ? E chi se ne frega voglio una poltrona.
Uno schiaffo a tutti gli italiani che da marzo ad oggi si barcamenano fra lockdown, regioni rosse e arancioni, divieti di spostamenti, chiusure forzate in casa, quarantene e soprattutto decessi. Niente non importa niente al Matteo brutta copia del Salvini, almeno lui è un barbaro razzista che agisce con la clava in mano, il Matteo del Giglio fa l'intellettuale, il forbito, il simpaticone ma la sostanza è più o meno la stessa: mette in atto una politica criminale per alzare la voce dal suo 2% e mettere alle corde non solo il governo ma l'intero paese. Uno spregiudicato che dopo la crisi provocata da Salvini con un voltafaccia dei suoi diede il via al nuovo governo con l'alleanza PD-M5S. Si intestò quella mossa da stratega facendosi bello per non aver concesso alla destra di vincere le eventuali elezioni. E poi che combinò il bulletto ? Andando ancora una volta contro se stesso (Basta con questi partitini che dettano legge .... o qualcuno si è dimenticato di questa sua dichiarazione ?) fonda un partitello, chiamandolo Italia Viva inseguendo il padre putativo Silvio, porta con se due ministre e un sottosegretario e inizia a dettare legge. I sondaggi non hanno mai assegnato a quel partitello più del 2,7-3%, ma da questa irrisoria percentuale, ottenuta senza mai aver partecipato ad alcuna elezione, pretende di dettare legge e che il governo segua le sue proposte. Poi arriva la pandemia e, mentre negli altri paesi maggioranza e opposizione lavorano insieme per combattere la crisi sanitaria ed economica, in Italia il governo non solo deve combattere contro gli sciacallaggi propagandistici dell'opposizione guidata da una fascista ed un leghista ma deve anche guardarsi da un opposizione interna che lavora come una vera e propria vipera in seno. Fino ad arrivare oggi con la crisi attuale. Bene ... auguri Italia .. ne hai bisogno ... e avresti bisogno anche di una bella rivoluzione per cacciare fuori dalle istituzioni sciacalli, bulli, incompetenti, e tutti quelli che lavorano contro di te.
Matteo Renzini o Matteo Salvenzi: cambiando l'ordine dei cognomi il risultato non cambia
sabato 9 gennaio 2021
Dacci oggi il vergognoso tweet quotidiano
venerdì 8 gennaio 2021
Salvini: una vergogna continua
Il Trump di Noartri
giovedì 7 gennaio 2021
A forza di esportare democrazia ora non ne hanno più
Gli Stati Uniti sono passati attraverso varie fasi. Negli anni 60-70 erano gli ideatori, attraverso la Cia, di vari colpi di Stato alcuni anche molto cruenti come quello in Cile. Poi con gli anni 90 terminata la guerra fredda, abbandonato da anni il Vietnam, sono diventati paladini della democrazia pretendendo di esportarla in paesi come Afghanistan e Iran. Peccato che questo nobile intento sia stato portato avanti a suon di bombe e guerre massacrando popolazioni civili innocenti. Quattro anni fa è arrivato il peggior Presidente degli Stati Uniti che ha messo in crisi mezzo mondo con le sue guerre commerciali, a partire da Europa e Italia, quell'Italia dove ha anche trovato estimatori come Salvini e Meloni. Si proprio i due leader della destra italiana, quelli del prima gli italiani che si sono schierati con Trump e quindi contro gli italiani. Il Donald Trump è arrivato alla presidenza della più grande potenza mondiale sfruttando la tecnologia del momento: i social (twitter e facebook). Ha inondanto gli Usa ed il mondo intero di notizie false sui suoi avversari politici, la Clinton in primo luogo, convincendo una notevole fetta dell'opinione pubblica americana ad eleggerlo. Purtroppo poi in questi 4 anni l'America si è resa conto, tardivamente, dell'enorme sbaglio che aveva fatto: un presidente razzista come non si vedeva da anni, un bullo detrattore degli avversari politici sempre sopra le righe, una specie di criminale che appena scoppiata la pandemia ha portato gli USA, con il suo negazionismo, al terribile primato di contagiati e di decessi per Covid. Era inevitabile che dopo 4 anni perdesse le elezioni ma era anche inevitabile che Trump non si arrendesse facilmente a quella democrazia che ha sempre combattuto e dimostrato di disprezzare. Ha iniziato prima del voto ha lanciare tweet affermando che il risultato, se lo avesse visto perdente, sarebbe stato truccato. Ha proseguito dopo il voto mettendo in piedi ricorsi e pretendendo riconteggi in tutti gli stati. Ha perso tutti i ricorsi ed è risultato perdente in tutti i riconteggi ed allora non ha avuto altra scelta che tentare il colpo di stato, perché quello che è accaduto ieri è proprio questo: un tentativo di colpo di Stato proprio negli Stati Uniti. Un tentativo come ce ne sono spesso in ogni parte del mondo, ma che se portato avanti nel paese democratico per eccellenza, nel paese dove il Presidente ha le chiavi della famosa valigetta che comanda le testate nucleari, nel paese che ha basi militari in tutto il mondo, assume un significato particolare e soprattutto diventa una minaccia per tutto il pianeta. Lo hanno capito in ogni angolo del mondo, gli unici che non lo hanno capito sono sempre i nostri campioni della destra nostrana. Uno degli aspetti più inquietanti della vicenda è che Trump ha fatto sollevare migliaia di persone usando uno strumento tecnico come twitter e facebook ma soprattutto diffondendo attraverso questo strumento notizie ed informazioni false. Questo è l'aspetto più terribile e forse una delle peggiori controindicazioni della globalizzazione. Su questo aspetto si dovrebbe meditare: come è possibile che nella società dell'informazione le notizie false si diffondino alla velocità della luce e soprattutto raggiungano una credibilità inaudita, quando basterebbero alcuni minuti proprio in rete per scoprire queste falsità. Se non impariamo almeno questa piccola lezione da un evento che potrebbe essere drammatico per l'intero pianeta, non avremo scampo.