martedì 13 agosto 2019

Nessuno si salva



L'uscita dell'aspirante dittatore nonché ministro dell'odio e della propaganda (definirlo ministro dell'interno è uno sgarbo istituzionale considerato che non svolge mai le sue funzioni) che dopo aver ottenuto la fiducia sul suo decreto (in)sicurezza e il Si sulla Tav provoca un crisi di governo, ha fatto venire alla lice il guazzabuglio della politica italiana. Guazzabuglio perché ognuno pensa a se stesso e nessuno pensa seriamente al paese anche perché nessuno ha un progetto a lunga scadenza che non vada oltre il prossimo voto.

Il M5S, movimento qualunquista e populista, nato sul manifesto del "Vaffa a tutti" è finito per essere triturato dal potere perdendo quelle "discutibili" peculiarità che lo distinguevano. Ma cosa si poteva pretendere da un movimento che alla prima prova seria, dopo aver vinto le elezioni del 2018, era disposto a formare un governo con chiunque fosse disponibile fra Lega e Pd, due partiti opposti, escludendo Forza Italia solo perché altrimenti non avrebbero avuto i numeri altrimenti sarebbe andato bene anche lui. Ora si dimenano per far sopravvivere la legislatura per un provvedimento inutile, il taglio dei parlamentari, che senza una vera e propria riforma costituzionale (quella che gli italiani hanno già dimostrato di non volere) si ridurrebbe esclusivamente ad un taglio della democrazia. Ma quel provvedimento potrebbe tornare utilie per raccogliere qualche voto e tentare di non scomparire.

La LEGA considerato che sarebbe andata incontro a due possibili tonfi, l'inchiesta su Moscopoli ed il fallimento dell'autonomia differenziata, prova a dare vita ad una crisi di governo dopo aver ottenuto due successi in parlamento (qualcuno pensa davvero di non essere ancora nella prima repubblica ?). Salvini però si accorge presto del granchio che ha preso pensando di non essere in una repubblica parlamentare nella quale ancora la Costituzione per fortuna conta qualcosa. Per lui si sarebbe votato già il 17 agosto per andarsi a prendere la poltrona di Presidente del Consiglio dopo aver ottenuto un bel 40% alle elezioni. Invece arrivano le prime botte sui denti nel suo tour continuo, mai interrotto dal 2018 in poi, incontrando le prime serie contestazioni, poi si sveglia dal suo sogno, capisce che potrebbe prendere un'altra botta dal parlamento (che di fatto una bottarella l'ha già assestata non decidendo ancora la data della discussione in Senato) e torna a corteggiare il buon Berlusconi. Altro che prima repubblica qui siamo alla repubblica zero.
Il PD ... beh sparare su questo carrozzone messo in piedi quando era il governo Prodi facendolo dimettere, è come sparare sulla croce rossa. Non è mai stato un partito vero e proprio ma un guazzabuglio di gente incompatibile che cercava di prendere i voti sufficienti per sconfiggere Berlusconi. Poi è arrivato Renzi che ha trovato terreno fertile per distruggere un partito inesistente. La farsa si sta consumando proprio in queste ore: nel 2108 il Pd tenta un accordo con il M5S e Renzi si oppone mettendo il secondo partito all'angolo, oggi lo stesso Renzi propone un accordo con il M5S per continuare la legislatura e Zingaretti, l'attuale segretario, si oppone. Se non è un comica questa. Quando Renzi se ne andrà sarà sempre troppo tardi, di danni ne ha fatti anche troppi.
La SINISTRA che in questo frangente avrebbe terreno fertile per raccogliere consensi non fa altro che dare vita a divisioni subcellulari che costituiscono il terreno fertile sul quale la destra salviniana è cresciuta a dismisura. Invece di raccogliersi intorno a qualche idea e progetto serio alternativo alla sciagura del fasciogrilloleghismo continuano nel trovare, anche con il lanternino, motivi di divisione perché ognuno tenta la scalata ad una poltroncina. Ultimo in ordine di tempo è De Magistris che darà vita alla sua formazioncina.
Infine la narrazione. Ci sarà la crisi di governo e che succederà ? Elezioni qualcuno grida, governo di scopo qualcun altro urla. Una cosa è certa ed è bene che sia sottolineata: qualora si formi un altro governo, nessun scandalo e nessun golpe (come quello inventato nel 2011 quando lo stesso narratore del golpe, Berlusconi, appoggiò il governo Monti e tutti i suoi provvedimenti): perché per esempio dovrebbe essere uno scandalo un governo M5S-PD, il primo ed il secondo partito in parlamento, e non dovrebbe esserlo stato il governo M5S-LEGA, il primo ed il terzo partito in parlamento ? La nostra Costituzione prevede che si possa formare un qualsiasi governo che ottenga la maggioranza in parlamento e questa semplice regola, che sia Berlusconi che Renzi hanno provato a cambiare, è stata sempre confermata dal referendum popolare. Quindi nessun golpe, nessun scandalo e nessuna truffa per gli italiani anzi il contrario: solo rispetto per il volere degli italiani.

Nessun commento: