giovedì 22 agosto 2019

Aridatece la prima repubblica (qualora davvero fosse terminata nel lontano 1993).


"Una crisi di governo POLEMICA" queste la parole del Presidente della Repubblica, Mattarella, che certifica l'inadeguatezza dei due partito del governo che si è appena dimesso. Parole alle quali ne sono seguite altre (la Costituzione prevede che si voti ogni 5 anni) dedicate a tutti gli altri attori del quadro costituzionale per affermare anche per loro la suddetta inadeguatezza. Tutti hanno presentato delle false ricette, tutti hanno dichiarato di lavorare per il bene dell'Italia e degli italiani, in realtà tutti lavorano per cercare di mantenere le loro poltroncine o, nella migliore delle ipotesi, tentare di migliorare la loro posizione. Forza Italia e Fratelli d'Italia chiedono il voto sperando di poter salire sul carro della Lega di Salvini per raggiungere insieme quel 40% che consentirebbe loro di governare. Attualmente, nonostante le dichiarazioni di Berlusconi che ormai lasciano il tempo che trovano, non hanno i numeri per fare un governo di centro destra e comunque Salvini non ha alcun interesse di caricarsi sulle spalle un peso morto come il buon Silvio. Ma veniamo ai pezzi grossi. 

Salvini, leader della Lega il partito che ha rubato 49 milioni al paese, si presenta al Quirinale con i suoi due capigruppo: Molinari condannato a 11 mesi per peculato, Romeo condannato ad 1 anno e 8 mesi per spese pazze. Ragionate su questo perché loro si sono presentati e continuano a presentarsi come quelli che vorrebbero cambiare l'Italia. Il buon Matteo, ministro dell'odio, dimostra ancora una volta di non essere in grado di capire a chi sta parlando. Per lui la spiaggia di Torvaianica, il Papeete Beach, il Senato o il Quirinale non fanno differenza: i suoi discorsi sono slogan privi di senso che colpiscono solo le menti annebbiate che non sono in grado di capire quello che ascoltano o che leggono. Ma dopo le consultazioni Salvini ha continuato a strizzare l'occhiolino alla Lega lasciando intendere che se loro tengono così tanto alla riduzione dei parlamentari, lui ha pronta la manovra di 50 miliardi e quindi si può andare da Mattarella e dirgli: sei su scherzi a parte.
Il PD di Zingaretti si presenta, ufficialmente, con un programma di 5 punti che potrebbe essere condiviso da chiunque perfino da Salvini, Meloni e Berlusconi. Appartenenza leale alla Ue, Democrazia rappresentativa a partire dalla centralità del parlamento, Sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale, Cambio nella gestione dei flussi migratori, Ricette economiche e sociali in chiave redistributiva. Insomma con una buona trattativa qualunque governo su questi punti potrebbe essere varato e chiunque potrebbe starci. Ma d'altra parte il Pd quando mai ha preso una posizione decisa e seria ?.
Infine Di Maio ed i 5 stelle alla fine i più inadeguati di tutti che, consapevoli ormai da quasi venti giorni della crisi, si ripresentano con i loro dieci punti, irrealizzabili se non con un loro governo monocolore (per fortuna impossibile), e con il solito strabismo (non di venere) chiunque ci sta le porte sono aperte. Non solo in queste condizioni mettono al primo punto la riduzione scellerata dei parlamentari per non chiudere le porte a Salvini, e a seguire altri punti anche questi condivisibili da tutti fino a che non su scende nei particolari. Insomma coloro che hanno fallito, pur essendo il primo partito in parlamento, vorrebbe tornare al governo co un altro alleato, o peggio ancora contraente, senza rinunciare a niente magari nemmeno ad alcun ministero o ad alcun punto dei loro programma. Più che inadeguati scellerati.
Insomma alla fine tutti lavorano per un solo fine: portare Salvini a Palazzo Chigi alle prossime elezioni.

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