venerdì 3 febbraio 2017

Il M5S non amministra Roma in perfetta linea con il non governo del paese


Ormai sono 8 mesi che la giunta del M5S si è insediata a Roma, se ci consideriamo che già almeno 6 mesi prima si sapeva che avrebbero vinto le elezioni della capitale, praticamente hanno perso un anno di tempo e ancora non si vede alcun risultato o cambiamento significativo. Dice: "Bisogna darle tempo" già vero ma chi ha tempo non aspetti tempo direbbe un saggio dei tempi andati. E quindi l'attenzione dei giornali e dei media in generale è tutta indirizzata verso il non governo della sindaca Virginia e delle sue goffe mosse che l'hanno portata attraverso una travagliata scelta dei suoi assessori fino ad essere ieri interrogata dai giudici e ad ammettere di essere beneficiaria di una polizza vita a sua insaputa. Un regalo per questioni d'amore sembra. Insomma tutti i riflettori addosso per esaminare anche la più piccola pagliuzza della sua attività ed a mettere a nudo tutte le sue manchevolezze. Se i mezzi di informazione avessero usato lo stesso metro con le amministrazioni precedenti romane ma soprattutto con il governo centrale forse oggi non saremmo in questa situazione. Si perché l'attività di non governo non è prerogativa esclusiva del M5S, infatti che dire del governo del paese targato Renzi e poi Gentilenzi ? E' trascorso quasi un anno di campagna elettorale per il referendum costituzionale nella strenua lotta di far passare una riforma che avrebbe ucciso una bella fetta di democrazia. Bocciata la riforma si è andati avanti per un mese e mezzo in attesa delle sentenze della corte costituzioanale su riforma del lavoro e su legge elettorale. Arrivate le sentenze ora si resta in attesa delle motivazioni delle sentenze, soprattutto per quella sulla legge elettorale, ed il parlamento non prende iniziative ma aspetta di capire se può tornargli utile la legge uscita corte costituzionale. Nel frattempo la legge di stabilità fa acqua grazie alle elargizioni renziane pro-si-referendum, la disoccupazione aumenta ed ora aumenteranno anche i prezzi, ma non per l'aumento dei consumi come tutti aspettano, quanto per l'aumento del petrolio e quindi dei carburanti che vengono subito adeguati. Un aumento che probabilmente farà contrarre ancora i consumi. Probabilmente la legislatura arriverà alla naturale conclusione e così avremo perso cinque anni per fare ... niente. Riforme inadeguate o cancellate da referendum e sentenze della corte, provvedimenti economici nulli in quanto limitati ad elargizioni elettorali, partiti che si dividono e/o che mostrano la loro completa inadeguatezza alla guida di un paese democratico. In questo quadro proliferano scandali a getto continui, da quelli piccoli relegabili alla categoria del gossip, a quelli più seri che meriterebbero dimissioni da parte dei politici, amministratori e manager coinvolti ... ma naturalmente ognuno rimane al proprio posto.

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