giovedì 9 febbraio 2017

Il lavoro questo sconosciuto ...


Mentre la politica si occupa di legge elettorale, delle love story della Raggi, degli anatemi contro l'informazione dei grillini, delle lotte intestine del Partito Democratico, delle Salvinate novello fan di Trump, nel paese il vero problema rimane uno ed uno soltanto: il lavoro. Il lavoro che dovrebbe essere un diritto sancito perfino dalla Costituzione rimane invece uno dei tanti diritti sanciti dalla carta costituzionale che rimane disatteso. Se i politici italiani si impegnassero una volta tanto a fare in modo che la Costituzione venisse rispettata il paese andrebbe sicuramente meglio. Ed invece il lavoro è l'ultimo dei loro problemi nonostante innumerevoli segnali, oltre la disoccupazione, che ne indicano il maggior problema del paese reale.
Un trentenne precario si suicida lasciando una lettera come atto di accusa verso chi lo ha spinto verso questo tragico epilogo della sua vita e la politica lo ignora alla grande. Qualche parola di costernazione del politico di turno al quale in qualche talk show viene chiesto un parere, ma poi niente altro e tutto prosegue come se niente fosse accaduto. E' deprimente che nemmeno un atto di coraggio come il suicidio alla fine non serva assolutamente a niente e la politica continui per la sua strada anche al cospetto alla fine tragica di una giovane vita.
Mentre un giovane muore a causa di un lavoro equiparabile allo schiavismo e viene ignorato, un'azienda assume una donna al nono mese di gravidanza e assurge agli onori della cronaca per un atto che dovrebbe essere normale. Insomma se quella donna aveva i requisiti per ricoprire il posto che l'azienda doveva ricoprire perché non avrebbe dovuto essere assunta solo perché sta per avere un figlio ? L'anormalità sarebbe stato il contrario e non l'assunzione portata a termine da quell'azienda. 
Marchionne elogia Donald Trump il nuovo presidente degli Stati Uniti, ma guarda caso aveva elogiato Obama quando aveva portato la Fiat negli Stati Uniti, e aveva elogiato Renzi per le sue politiche sul lavoro. Ora non si può certo dire che i tre siano della stessa pasta ma a Marchionne o più in generale ad un manager o un amministratore delegato, quelli che una volta venivano chiamati padroni, importa molto che tipo di politica porti avanti un governo ? Non più di tanto se quel governo gli lascia fare quello che vuole e quindi si può allegramente elogiare tutto ed il contrario di tutto. Questo la dice lunga sul Partito Democratico, che continua ostinatamente a definirsi partito di sinistra, salvo poi schierarsi dalla parte del padrone.
Venerdì scorso c'è stato uno sciopero di 18 operatori di call center che operano presso la Regione Lombardia, lunedì gli stessi sono stati licenziati in tronco. Questa è la sintesi di quanto sta accadendo nel mondo del lavoro dopo varie riforme a partire della riforma Biagi fino ad arrivare al famigerato Jobs Act. Una cancellazione progressiva dei diritti più elementari dei lavoratori consquistati negli anni 60-80 con grandi sacrifici ed oggi calpestati ed annullati fino ad arrivare alla cancellazione della bandiera di questi diritti: l'art. 18 dello statuto dei lavoratori. 
Apparentemente fatti slegati l'uno dall'altra ma legati da un sottile filo che poi tanto sottile non è: il lavoro e le politiche di questi ultimi anni tutti indirizzate a favorire il capitale, il capitalismo, la finanza contro le classi medio basse.
 

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