mercoledì 26 febbraio 2014

Grillo ha iniziato a mandare tutti a casa .....


L'aveva sempre detto e urlato in ogni suo show a sfondo comico-politico: "Tutti a casa". Con questo slogan aveva vinto le elezioni di febbraio raccogliendo quasi nove milioni di voti di elettori che, stanchi della vecchia politica, hanno creduto alle sue parole pensando che finalmente il comico ed il suo movimento iniziassero quella pulizia tanto propagandata. Poi qualcuno, dopo le elezioni, ha iniziato a pensare di essere stato ingannato. Il primo sospetto si è fatto strada quando i parlamentari grillini intransigenti e cocciuti si sono rifiutati di formare un governo con il Partito Democratico contribuendo sia alla successiva nascita del governo delle larghe intese che alla riesumazione del condannato. I sospetti sono diventati ancora più fondati quando sono stati espulsi dal Movimento tre parlamentari per aver criticato il comportamento di Grillo ed il tono violento usato nel suo blog. Ecco che allora il sospetto che quel Tutti a casa non fosse rivolto ai vecchi politici ma ai propri parlamentari "disubbidienti" è diventato quasi certezza. Ed ecco che oggi il significato di quel grido di battaglia appare evidente. Quattro senatori si sono permessi timidamente di dissentire rispetto al comportamento tenuto da Grillo durante il colloquio con Rezi, che il comico torna ad applicare alla lettera il suo grido di battaglia: "Tutti a casa .... i 4 senatori". Riunione del gruppo dei senatori e provvedimento di espulsione. Consultazione on line degli iscritti al Movimento che votano e confermano l'espulsione. A dire il vero la consultazione è risultata abbastanza ridicola in quanto i militanti sono stati invitati per email a votare consigliando di confermare la decisione presa dal gruppo del senato. Incredibile la democrazia in questo movimento. Ora a queste quattro espulsioni probabilmente seguiranno altre fughe di parlamentari dal movimento ed alla fine il Tutti a casa riguarda solo i grillini. D'altra parte Grillo in campagna elettorale aveva solo detto tutti a casa ... senza spicificare chi sarebbero stati quei tutti. Gli elettori avevano interpretato che quel Tutti fossero i politici degli altri partiti, Grillo invece a quel Tutti dava un altro segnificato: Tutti, quelli che dissentono dal mio pensiero, a casa. C'è stato solo un difetto di comunicazione tutto qui, Grillo alla fine si comporta molto coerentemente con il suo grido di battaglia.

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