lunedì 3 marzo 2014

Renzi: il nuovo che sa di vecchio


Si era presentato come la faccia nuova della politica italiana, si era vantato del consenso ricevuto alle primarie, ma appena si è passati dalle parole ai fatti ecco che il nuovo si presenta nè più nè meno come il vecchio che più vecchio non c'è. Siamo tornati indietro di oltre 30 anni ma nemmeno ai tempi della Democrazia Cristiana e dei vari governi pentapartito, tripartito e via dicendo si era visto niente di simile. Almeno in quegli anni quando cadeva un governo, fatto che non avveniva mai per una coltellata alle spalle affibbiato al presidente del consiglio dal proprio partito di appartenenza, se ne resuscitava un altro cambiando qualche pedina cercando comunque di accontentare tutti. Renzi, dopo aver spedito a casa Letta, ha dato vita ad un nuovo governo con la stessa maggioranza, mantenendo tutti i ministri del partito di Alfano, sostituendo quasi tutti quelli del suo partito, ma poi ha superato se stesso con le nomine di viceministri e sottosgretari. Tutti i mezzi di informazioni si sono concentrati sul cosentino Antonio Gentile in quanto colpevole di aver bloccato un articolo giornalistico relativo ad un'indagine su suo figlio, ma Gentile non è l'unico caso eclatante di questa schiera di personaggi di dubbia moralità chiamati a sedere sui banchi del governo. Enrico Costa alla giustizia, non ci poteva essere scelta migliore: relatore per il lodo Alfano. Un fedele del condannato insomma tanto per far star buono anche Forza Italia con la sua finta opposizione. Cosimo Ferri in vischiato nello scandalo calciopoli, si dimise da commissario della Fgci, insomma un esempio per fare il sottosegretario alla giustizia. Francesca Barracciu, indagata per peculato per l'utilizzo illecito di 33 mila euro destinati al gruppo Pd della Regione Sardegna. Umberto Del Basso Caro sempre del Pd e sempre indagato per peculato. Riccardo Nencini condannato a restituire 465 mila euro al parlamento europeo per rimborsi spese irregolari. Quando poi non ci sono problemi di ordine giudiziario, sorgono perplessità relative alla competenza. Che dire di Angela D'Onghia nominata sottosegretaria all'istruzione in virtù delle sue competenze di merito di .... abbigliamento. Oppure Simona Vicari allo sviluppo economico in virtù della sua amicizia intima con Schifani. E la lista potrebbe continuare, insomma il buon Renzi in nome dell'efficienza e del rigore ha presentato una lista che avrebbe fatto impallidire il più democristiano dei governi democristiani della prima repubblica.

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