Un periodo come questo e giornate come questa potrebbero far pensare ad un osservatore neutrale di stare su una trasmissione come "Scherzi a parte" piuttosto che in un paese democratico con una economia che era fra le prime 7 del mondo. Ma i fatti sono inconfutabili e non danno scampo al nostro paese.
Bipolarismo. Da quando si è decretato che la prima repubblica era finita e si entrava nella seconda repubblica, tutti i partiti politici si sono affannati a far decollare il sistema bipolare sulla falsariga di quello americano o anglosassone. Un sistema che risulta anomalo per il nostro paese ma anche per i partiti presenti nel panorama politico nazionale. Fatto sta che anche i due maggiori fautori si questo sistema, Pd e Pdl, lo hanno tradito alla prima occasione. Infatti si sono ritrovati insieme ad appoggiare un governo che ha sostituito il precedente di centro destra incapace di gestire la crisi ecocnomica nel nostro paese. In un sistema bipolare una volta che la maggioranza va in crisi si va a nuove elezioni con la probabile vittoria dell'opposizione che quindi va al governo. In Italia no, i due avversari politici consentono la cessione del governo ad un manipolo di professori ed entrambi diventano maggioranza. Se non è uno scherzo questo.
Secessione. Succede che sulle ceneri della prima repubblica, annientata da un sistema di corruzione generalizzato, nasce un partito che vorrebbe dividere l'Italia separando il Nord dal resto del paese. Lo slogan con cui questo partito, la Lega Nord, si fa conoscere è quello di Roma ladrona. Poi accade che i politici di questo partito vengono chiamati a responsabilità di governo ed allora Roma da ladrona diventa una fornitrice di poltrone da tenere belle incollati al proprio sedere. Cosi' il partito che doveva cambiare l'Italia si integra perfettamente nel sistema ma, per distinguersi dal resto del panorama politico, trasferisce il ladrocinio al Nord per cui dal Sud si leva il grido ... Milano ladrona. Ed una volta scoperto il gioco sporco, il comportamento è sempre lo stesso: garantismo, niente dimissioni, complotto ... tutte frasi e dichiarazioni già ampiamente conosciute.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Berlusconi è tornato alla ribalta oggi ed alla sua maniera. Sarebbe dovuto andare da Vespa in prima serata, il suo primo amore, quello davanti al quale aveva firmato il famoso contratto poi disatteso. C'era un po' di fibrillazione nel paese per questo evento che vedeva il cavaliere ad una trasmissione Tv dopo la resa in condizionata ed il fallimento totale, il terzo tanti sono stati i suoi mandati, del governo guidato dal dittatore di Arcore. Ma ormai la mente del cavaliere non è più quella di una volta ed aveva completamente dimenticato che si sarebbe dovuto recare dall'amico puttaniere Putin per una festa a base di vodka ed escorts russe. E cosi' si è inventato una scusa, quella di non voler fare un torto al suo pupillo Angelino Alfano, ed invece di andare in Tv è volato dall'amichetto del cuore, tradendo perfino il buon Vespa. Come si dice ... tira più un pelo di f... che una trasmissione in prima serata con Vespa.
Dimissioni. Sentire Gasparri del Pdl che chiede le dimissioni del ministro Riccardi perhè dice che la politica fa schifo .... non ha prezzo. Se si dovesse adottare l'attuale metro di giudizio di Gasparri, Berlusconi non solo si sarebbe dovuto dimettere a dovrebbe stare almeno 10 metri sottoterra, per non parlare degli ex ministri leghisti che durante il loro governo ne hanno dette di tutte i colori. Ma forse davvero Gasparri pensa si essere su Scherzi a parte.
Alfano sbatte i piedi. Ancora più comica è la rinuncia di Angelino Alfano a partecipare all'incontro con Monti, Bersani perchè si doveva parlare di Rai e di giustizia. La scusa è stata quella che giustizia e rai non erano nel programma del governo, la verità è invece che Berlusconi, in volo per Mosca, non avrebbe potuto dare suggerimenti al suo delfino che non avrebbe saputo che pesci prendere.
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