sabato 17 marzo 2012

I corrotti potranno mai debellare la corruzione .. ?


Siamo sicuri che il vero problema di questo paese sia la riforma del lavoro piuttosto che la lotta alla corruzione ? Sembra assurdo che in un paese civile e democratico (anche se l'Italia ha smesso di essere una democrazia dal 1993) ci sia bisogno di una legge per contrastare la corruzione nelle istituzioni, nella politica e nella pubblica amminstrazione. Se poi si pensa che per stilare questa legge siano necessari mesi e mesi si arriva oltre che all'assurdo anche al ridicolo. Quello di un comportamento irreprensibile e fuori da ogni sospetto, dovrebbe essere un principio facente parte del "codice genetico" del politico e più in generale dell'amministratore della cosa pubblica. Al contrario in Italia ormai è l'esatto contrario: politico e amministratore pubblico sono ormai sinonimo di ladro. Ed allora ci fosse bisogno di una legge per contrastare la corruzione, questa dovrebbe essere composta da un unico, chiaro e semplice articolo: chiunque è anche solo sospettato di essere stato corrotto o di aver corrotto qualcuno non può ricoprire nè alcun incarico politico nè tanto meno di amminstratore pubblico. Tutto qui. Ma sarà mai possibile che il sistema politico italiano, travolto in questi giorni da un'altra bufera sul genere di tangentopoli e forse ancora più grave, abbia titolo a contrastare questo fenomento che ormai colpisce ogni schieramento politico da destra a sinistra senza nessuno escluso ?. Dalla Lombardia, diventata l'emblema della corruzione a causa del numero impressionante di indagati che esautorano il consiglio regionale, dove è cascata anche la Lega Nord, che doveva essere l'emblema alla lotta del sistema dei partiti, all'Emilia Romagna, alla Toscana, a Bari, tutti i centri di potere che siano governati dal centro destra o dal centro sinistra sono invischiati con i propri uomini in indagini giudiziarie. Quello che poi stupisce è che le reazioni sono le stesse da parte di tutti: gli indagati sono tutti vittime di qualche macchinazione, tutti presunti innocenti fino al terzo grado di giudizio che probabilmente non arriverà mai, tutti fermi e irremevobili nel non abbandonare le loro poltrone attaccate alle chiappe con cemento a pronta presa ed indistruttibile. E tanto più si agitano più diventano ridicoli .... come Rutelli che organizza conferenze stampa a raffica nel tentativo di dissociarsi dal tesoriere del proprio partito che non rubava soldi solo per se stesso ma anche per "donarli" alla fondazione del pupone della politica italiana. O come Scajola che dopo la vicenda dell'appartamento acquistato a sua insaputa ora si scopre che anche la sua barca occupava un posto al porto di Imperia per il quale aveva versato solo la caparra e non il saldo ... ma si sa ad una certa età certe cose si dimenticano con facilità. Come si uscirà da questa situazione disastrosa ? E soprattutto se ne uscirà mai considerato che ora tutti i partiti presenti in parlamento, ad esclusione di Lega ed Idv, sono legati appassionatamente ad appoggiare il governo Monti ma non solo. Per esempio nella riforma della giustizia il Pd è impegnato nel modificare il reato di concussione con l'appoggio naturalmente del Pdl in quanto questa modifica potrebbe essere l'ancora di salvezza di Berlusconi nel processo Ruby. La situazione è veramente drammatica e sembra che la politica sia impegnata nell'arraffare l'arraffabile temendo che alle prossime elezione magari ci sia davvero una svolta, quella svolta che solo noi cittadini possiamo dare.





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