venerdì 5 agosto 2011

La strana coppia partorì un topolino

All'annuncio improvviso che alle 19 ci sarebbe stata una conferenza stampa congiunta Tremonti-Berlusconi, un fremito ha percorso tutto il paese dal nord al sud isole comprese. Gli ottimisti sostenitori del governo hanno pensato che finalmente i due aevano pensato a qualche mossa strategica che possa far bene sperare dopo una settimana da incubo dal punto di fista finanziario. Gli ottimisti dell'opposizione hanno pensato che finalmente era arrivato il momento delle dimissioni. I pessimisti ed allo stesso tempo i più realisti hanno pensato che si sarebbe trattato della solita sceneggiata con nessun provvedimento sostanziale. Qualcuno era invece preoccupato come per esempio il ministro La Russa che ha sospettato magari in una dichiarazione di guerra alla Siria, considerato che nessuno prende posizione e lui si sa è un fanatico guerrafondaio. Per fortuna arrivate le 19 sono bastate poche parole per capire che si trattava la solita sceneggiata per buttare fumo negli occhi, dei mercati finanziari in particolar modo, a chi però sa bene guardare anche attraverso il fumo per cogliere la sostanza. Certo dopo la tragicomica comunicazione di mercoledì al parlamento nella quale il presidente del consiglio proclamava che in Italia tutto andava bene ed era colpa dei mercati che non si rendevano conto della solidità dell'economia del nostro paese, un passo indietro così repentino dopo solo due giorni non depone certo a favore del governo e soprattutto di colui che aveva fatto quelle dichiarazioni: Silvio Berlusconi. In due giorni siamo passati da una situazione solida al rischio di bancarotta, sempre secondo il capo del governo. Il problema è che ad una situazione drammatica che anche il governo ha dovuto alla fine riconoscere, si danno delle risposte che sono esattamente delle non risposte, per fortuna annunciate di venerdì alle 19: c'è speranza che i mercati si dimentichino di questa conferenza stampa e magari tornano da soli in carreggiata.

Una situazione straordinaria richiederebbe interventi straordinari da mettere in pratica in maniera la più rapida possibile, ciò che Berlusconi ancora una volta non sta facendo.

Due provvedimenti riguardano modifiche costituzionali che richiedono almeno 9 mesi con l'augurio che siano approvati con una maggioranza qualificata, altrimenti sarà necessario anche un referendum con tempi che si dilatano fino ad un anno e mezzo, due. Non saranno certo questi due provvedimenti, che nella sostanza fra l'altro non si vede come possano portare il paese fuori dalla crisi non trattandosi di riforme strutturali, ad avere un impatto immediato a meno che la borsa non faccia atto di fede nell'annuncio di queste modifiche costituzionali.

Il terzo provvedimento è un vecchio pallino di questo governo e cioè la modifica dello statuto dei lavoratori per tarpare le ali alla contrattazione sindacale. In questo caso si prevede uno scontro sociale di non poco conto con i sindacati ed i lavoratori tutti, scontro che renderà difficile ed altrettanto lungo il percorso di questo provvedimento.

Il quarto infine potrebbe essere l'unico ad avere un qualche effetto in quanto riguarda l'anticipazione del pareggio di bilancio di una anno e cioè al 2013 piuttosto che al 2014. Qui entriamo nel merito della manovra appena approvata che prevede solo maggiori entrate e tutte a carico di lavoratori dipendenti, pensionati e famiglie ma non prevede meno spese (costi della politica, tagli alle spese per armi e missioni militari, opere inutili, ecc) per cui la sua efficacia è tutta da dimostrare.

Insomma la situazione è di emergenza ma gli interventi sono tutti a lunga scadenza e quindi non si vede come possano incidere positivamente fin da lunedi' prossimo alla riapertura delle borse, il solito fumo dell'Indagato del Consiglio quando si tratta di fare sul serio. Ormai è chiaro che Silvio Berlusconi è incapace di governare quando si tratta di fare riforme serie e quando si tratta di prendere decisioni importanti e dove non basta solo la scena e la forma ma è necessaria soprattutto la sostanza. Ma d'altra parte un Capo di governo che non capisce che non può disporre a sua piacimento di forze di polizia e si fa garante di una prostituta per salvarla dalla galera, come si può pensare sia in grado di governare un paese che si trova nel mezzo di una gravissima crisi economico-finanziara di scala mondiale ?

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