giovedì 4 agosto 2011

Che Dio ce la mandi buona


"Che Dio ce la mandi buona" con questa escalmazione dell'on. Pepe del Partito Democratico si è concluso il dibattito alla camera dopo che alle 17.40 circa aveva preso la parola Silvio Berlusconi per dire ciò che dice sempre: NIENTE. Lo sconforto totale, che assale il cittadino alla fine del dibattito, non è comunque causato esclusivamente dal discorso privo di contenuti del Presidente del Consiglio, a quello siamo abituati fin da quando è entrato in politica, ma piuttosto anche da ciò che avviene in aula per poi essere replicato al Senato. Dopo Berlusconi il primo ad intervenire è il suo pupo preferito, Angelino Alfano, che naturalmente non può che lodare il suo padrino ed il governo che presiede, subito dopo il buon Peppone Bersani che ripete la sua litania (dimissioni, dimissioni ... ragassi) e poi arriva lo straordinario discorso di Reguzzoni della Lega che non trova di meglio che scagliarsi contro il Presidente della Repubblica e contro il sindaco di Napoli, De Magistris (argomenti che niente hanno a che fare con la crisi). Già dai primi interventi si capisce quale sarà l'andamento del dibattito: al termine di ogni dichiarazione un certo numero di deputati inforca il proprio trolley e come tanti novelli Fantozzi prendono l'uscita dell'aula al grido di "Ferie, ferie, ferie ....". Quando tocca al povero on. Pepe l'aula è ormai quasi deserta e solo alcuni eroi stakanovisti sono rimasti ad ascoltare l'ultimo intervento di un deputato che sarebbe rimasto un illustro sconosciuto se non gli fossi capitato questo ingrato compito. E che discorso avrebbe dovuto fare il buon Pepe in mezzo a tanta desolazione ? Nella indifferenza totale non ha trovato di meglio che esclamare "Che Dio ce la mandi buona", che, poi alla fine, analizzando tutto quanto era stato detto prima di arrivasse il suo turno questa è l'unica frase che esprime come possa il paese uscire dalla crisi che lo attangalia: grazie ad un miracolo del buon Dio. Ed ora tutti a godersi le meritate ferie che sono state comunque ridotte di una settimana, pur rimanendo della durata di un mese pieno. Certo perchè chi lavora per un anno intero per ben tre giorni interi, vorreste voi comunisti consentirgli di fare meno di un mese di ferie ? Assolutamente no. E poi d'altra parte che cosa potrebbe fare il parlamento in questo mese considerato che dal discorso di Berlusconi si deduce che tutto va bene ? Il paese è solido, le famiglie italiane non sono indebitate ed hanno investimenti finanziari solidi, le banche stanno bene insomma la crisi attuale è dovuta solo al fatto che la finanza mondiale non crede nella solidità dell'Italia e non certo perchè il governo non abbia fatto niente. Insomma tutto secondo copione ieri. Berlusconi che continua a non dire niente di concreto, ma bisogna riconoscergli una forte coerenza, è dal 1993 che non dice niente. Allora iniziò la campagna elettorale a suon di slogan, posti di lavoro, meno tasse, innalzamento delle pensioni, riforme, ma senza spiegare agli italiani come avrebbe fatto, in che modo avrebbe mantenuto quelle promesse strabilianti. Lui sono 17 anni che prosegue su questa falsa riga e non è colpa sua se gli italiani ancora non hanno capito che il suo unico obiettivo è salvaguardare i propri interessi personali e rimanere lontanto da quella residenza che lo aspetta da anni: la galera. La Lega che, accecata dal proprio furore nordista e settentrionalista, spara su Giorgio Napolitano perchè ha troppe auto blue, su De Magistris che i rifiuti se li dovrebbe mangiare, ed allo stesso tempo sperpera denaro pubblico in operazioni anticostituzionali e sovversive. L'opposizione che ormai ha un unico ritornello che ognuno canta a modo suo: "Fare un passo indietro" (PD), "Silvio acolta a me .. dimettiti" (Idv). Richieste più legittime ma che in realtà nascondono una difficoltà intrinseca nel volere davvero la caduta del governo perchè dopo chi si presenta come candidato alla presidenza del consiglio e soprattutto con quali alleanze ? Ed allora si grida al lupo al lupo ma non si fa niente di serio per conquistare la pelle del lupo. Ed allora l'appello dell'On. Pepe rimane quanto di più serio sia stato detto ieri alla Camera .... Che Dio ce la mandi buona ... perchè cattiva ce l'ha già mandata da 17 anni e sarebbe ora che anche lui, il buon Dio, voltasse finalmente pagina e chiamasse a se chi sta rovinando e portando verso la catastrofe il paese intere, in tempi di crisi un pò di sacrfici anche Lui ha il dovere di farli.

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