giovedì 28 novembre 2019

Il marasma della politica italiana



Se si riuscisse a ragionare mettendo da parte le proprie idee politiche, che nonostante la caduta (purtroppo) delle ideologie rimangono idee di destra di centro e di sinistra, sulla qualità della politica italiana non potrebbe che uscirne un quadro desolante, sconcertante di una classe dirigente lontana dalla realtà del paese. Una classe dirigente che non ha più il senso del proprio ruolo nelle istituzioni e nel governo del paese, dove per governo si intende sia la maggioranza che l'opposizione che, in una democrazia, dovrebbero entrambi lavorare per il bene del paese. Le scene viste ieri e oggi alla Camera sono da un lato disarmanti ma al tempo stesso dovrebbero mettere il paese in allarme sui propri rappresentanti che usano il parlamento per scazzotate da mercato dei bassifondi o da palcoscenico per le proprie vicende personali. Ieri la Lega ha messo in scena una rissa per mascherare ancora una volta le proprie responsabilità durante i 14 mesi di governo insieme al M5S tentando di scaricare tutto su Conte e l'attuale governo. Indipendentemente dalla bontà o meno dell'accordo sul fondo salva, quell'accordo è stato raggiunto in europa a giugno ma i ministro leghisti ancora devono vederli a Bruxelles. Salvini si scaglia contro Conte con parole roventi accusandolo di alto tradimento e invocando la galera. Nel suo delirio è affiancato dalla Meloni che accusa il governo di succhiare il sangue agli italiani. Nessuno dei due però tenta di spiegare i motivi per cui questo accordo sarebbe un tradimento del popolo o una sua vampirizzazione e non trovano di meglio che arrivare alle mani alla Camera. Oggi invece la Camera, mentre si discute su un decreto per i terremotati, sempre un deputato leghista utilizza il tempo riservato al suo intervento per chiedere la mano della sua fidanzata che sta fra il pubblico. Ecco questo è il senso della Stato che questi politici hanno e che usano il Parlamento o come una palestra per prendersi a pugni oppure come un luogo per risolvere le proprie questione personali. Gente come questa meriterebbe solo una bella serie di calci nel culo per essere spediti a casa. Se poi usciamo dal parlamento ed andiamo direttamente nei partiti la situazione non migliora anzi diventa anche peggiore. Si va da un partito che viene condannato a restituire 49 milioni rubati, questa volta si agli italiani, ma in comode rate da estinguere in 80 anni, a partiti/movimenti che sono teleguidati da una società privata alla quale versano una percentuale dei loro stipendi (cioè con soldi pubblici si finanzia una società privata), ad altri (qui quasi tutti) che si sono inventati le fondazioni per raccogliere fondi in maniera poco trasparente. Politici che dichiarano allegramente di possedere un patrimonio di 15mila euro che poi si comprano una "casetta" da oltre 1 milione di euro ottenendo un prestito di qualche centinaia di migliaia di euro e poi ci vengono a raccontare che è tutto regolare. Certo molto probabilmente tutto legale, ma se parliamo di opportunità politica o semplicemente delle qualità che dovrebbe avere un politico per essere un rappresentante delle istituzioni, forse da dire ci sarebbe molto.
Con questo quadro per qualsiasi cittadino onesto, indipendentemente dalle proprie idee politiche, dovrebbe essere complicato se non impossibile scegliere i propri rappresentanti: nessuno degli attuali partiti/movimenti politici ha qualità morali, culturali, sociali, politiche oltre che competenze adeguate per guidare le istituzioni di un paese moderno che intenda progredire e far crescere la qualità della vita dei propri cittadini.

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