venerdì 22 novembre 2019

Il rigurgito razzista


Come può un essere umano diventare razzista ? E' una domanda che ci si pone soprattutto in questo periodo storico nel quale in Italia sembra esservi un risveglio di questo sentimento disumano e per certi aspetti inconcepibile. E' difficile pensare che un bambino possa avere dentro di se il seme del razzismo fina dalla nascita, basterebbe andare in qualche scuola dell'infanzia e vedere come bambini di razze diverse giochino tranquillamente insieme senza nessun problema. Ecco allora che questo seme non può che venire piantato e coltivato quando il bambino cresce e diventa adulto se non riceve educazione ed insegnamenti corretti. L'Italia, fino all'esplosione del fenomeno immigratorio, non ha mai avuto una presenza di persone di colore o di altri continenti sul proprio territorio a differenza di altri paesi come Francia ed Inghilterra che, grazie alla loro politica colonialista del XVIII e XIX secolo, hanno sempre avuto al loro interno comunità di africani e/o indiani. L'immigrazione, sicuramente mal gestita dalla politica italiana di ogni colore, ha portato sul nostro territorio persone dal continente africano e dal medio oriente in fuga dalla guerra o da paesi sfruttati dal mondo occidentale per le loro risorse naturali e quindi resi inadatti a condizioni di vita decenti per un essere umano. Questo flusso è stato usato in prima analisi per appiattire il mercato del lavoro e togliere diritti ai lavoratori grazie alla disponibilità di nuova forza lavoro con poche pretese sia salariali che come condizioni di vita. Successivamente, quando l'offerta di forza lavoro a basso costo è diventata superiore alla domanda, gli immigrati sono stati spesso "arruolati" dalla malavita organizzata soprattutto nello spaccio della droga e in attività criminali. Chi si è avvicendato al governo di questi ultimi 10 anni si è dimostrato comunque incapace di gestire il fenomeno immigrazione. La sinistra (o presunta tale) ha utilizzato l'immigrazione come merce di scambio con l'Europa per ottenere maggiore flessibilità nella finanza pubblica rispetto alle regole stringenti imposte dall'Europa stessa, la destra ha invece seguito la strada della contrapposizione fra popolazione locale e immigrati spargendo il seme dell'odio e rappresentando l'immigrato come l'unico responsabile della mancanza di lavoro, della delinquenza e della mancanza di fondi per lo stato sociale (tutto appannaggio degli immigrati). In entrambi i casi la politica di fatto ha ingannato i cittadini: i primi, la sinistra, facendo apparire l'immigrazione come un'emergenza ma non adoperandosi in alcun modo per gestire un'integrazione che avrebbe sottratto "forza lavoro" alla malavita organizzata; i secondi, la destra, dipingendo gli immigrati come un pericolo per il paese e come gli unici responsabili della mancanza di lavoro o della attività malavitose. La destra guidata dalla Lega ha avuto quindi buon gioco mettendo in contrapposizione fra loro le fasce più deboli della società e soffiando sul fuoco del razzismo che si è rinvigorito grazie ad una campagna fondata sulla menzogna e sulle così dette fake news.
In Italia: gli stranieri non sono il 30%, ma solo l'8,5% della popolazione, i musulmani non sono il 20%, ma solo il 2,3% della popolazione, la disoccupazione non è al 40%, ma solo 10,7% e non per colpa degli immigrati, i morti per terrorismo islamico sono zero quelli per terrorismo italiano o crimini commessi da italiani come i femminicidi sono migliaia, gli stranieri versano 8 miliardi di IRPEF e 13 miliardi di contributi previdenziali producendo il 9% del PIL, pari a 130 miliardi all'anno, gli omicidi non sono in aumento, ma sono diminuiti da 627 a 355 in dieci anni, le rapine non sono in aumento, ma sono diminuite da 52.210 a 30.040 in dieci anni, i furti non sono in aumento ma sono diminuiti da 1.637.000 a 1.252.000 in dieci anni.
Questa falsa percezione è stata creata ad arte da un politica, quella di destra e di Salvini, che ha sfruttato l'inadeguatezza della sinistra a gestire un fenomeno che non rappresenta più un'emergenza quanto piuttosto un fenomeno endemico da gestire piuttosto che da contrastare con la chiusura delle frontiere. Da qui nasce la recrudescenza razzista nel nostro paese, dalla paura alimentata ad arte dalla Lega che, non dimentichiamolo, è nata come un partito razzista di contrapposizione fra Nord e Sud dell'Italia. Una recrudescenza che ormai si manifesta quotidianamente sia in episodi della vita di tutti i giorni ma anche e soprattutto sui social dove il razzista protetto da tastiera e monitor si sente "autorizzato" a sparare a zero sui diversi, dove per diversi si intendono persone con colore della pelle diverso dal nostro ma anche persone di origine diverse pur essendo sempre italiane.
E' il momento di dire basta a questa propaganda fondata sulla menzogna per ottenere consenso, è il momento di dire basta ad un razzismo fuori dal tempo e dalla storia, è il momento di capire che siamo tutti su una stessa barca quella traballante di un pianeta destinato a soccombere non per la naturale evoluzione delle cose ma per mano di un essere che si ritiene intelligente e padrone dell'universo.

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