mercoledì 3 gennaio 2018

Ma davvero il problema dei problemi è l'uso dei sacchetti di plastica ?


Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da sorridere in questo paese che nei primi giorni del 2018 si divide fra presunti ecologisti e indignati per un nuovo balzello dopo quello delle tariffe elettriche, gas e autostradali. I primi si ergono a paladini dell'ambiente sostenendo che 2 centesimi a sacchetto biodegradabile (che poi biodegradabile non è) rappresentano una giusta spesa per difendere il pianete dall'invasione della plastica. I secondi fanno il conto dei costi che dovranno sostenere alla fine dell'anno e scoprono che nel 2018 si spenderanno quasi 1000 euro in più a famiglia. Tranquilli ancora qualche giorno e poi arriverà il 6 gennaio, la Befana, che segnerà la fine delle feste natalizie e la vita riprenderà il solito tran tran disturbata solo dalle incombenti elezioni del 4 marzo. In queste due mesi ne sentiremo delle belle. Intanto il popolo italiano vive la solita tragicommedia imputata ad una delle tante direttive europee che nel nostro paese sono interpretate alla lettera solo quando si deve imporre qualche balzello sia pur di entità contenuta. E così mentre in altri paesi si organizzano in maniera diversa, o non facendo pagare il balzello oppure adottando altre soluzioni (multi bag riutilizzabili in Svizzera) in Italia si va come al solito per le vie brevi: 1-2 cent a sacchetto e ci si toglie il pensiero. E l'inquinamento da plastica sarà definitivamente risolto. Poca importa se si continuerà a consumare milioni di litri d'acqua minerale venduta in bottiglie di plastica che ormai troviamo poi ovunque (parchi, boschi, montagna, spiagge), oppure se si continueranno a commercializzare prodotti di dimensioni contenute in confezioni almeno 5-10 volte più grandi naturalmente avvolte da plastica rigida. E che dire poi delle fettine di carne che sono contenute in vaschette di polistirolo con un volume che rappresenta il doppio se non il triplo del prodotto che contengono ? Insomma è la solita presa in giro tutta italiana che fa insorgere coloro che poi hanno sopportato provvedimenti ben più disastrosi come il Jobs Act, la buona scuola, le pensioni della Fornero. Però se si volesse vedere il bicchiere mezzo pieno si potrebbe pensare che magari la guerra del sacchetto farà risvegliare il popolo italiano dal torpore in cui sopravvive da 25 anni a questa parte ? Magari sollecitandolo a non astenersi dal voto ma per esempio votare per un radicale cambiamento intanto escludendo dal parlamento tutti coloro che vi hanno soggiornato in questi ultimi 5 lustri.

Nessun commento: