giovedì 11 gennaio 2018

Tutto il "bello" della campagna elettorale






Che l'italiano sia un popolo fantasioso, che si adatta a tutto e che affronta ogni problema in maniera assolutamebnte originale e fuori da ogni logica è un fatto appurato anche dall'Unesco che sta per decretare la "fantasia italiana" come patrimonio dell'umanità. Una dimostrazione di questo aspetto del paese Italia lo si ha in questi giorni di inizio della campagna elettorale per le elezioni del 2018, che più che una campagna elettorale sembra una delle tante trasmissioni che si trovano sul digitale terrestre e che propongono prodotti di ogni tipo. 

Si parte dall'aspetto più esteriore che è quello dei simboli dei vari partiti: la maggioranza lancia un messaggio allucinante inserendo il nome del leader di quella formazione. Il messaggio è se ci votate quel nome sarà il futuro presidente del consiglio. La madre di tutte le bufale in questo campo è comunque quella di Forza Italia che propone "silvio berlusconi presidente" quando il suddetto non potrà nemmeno rivestire la carica di uscere del gabinetto della camera o del senato. Qui siamo nella pura illegalità ma tutti sopportano e ridono. Un giochetto nel quale è caduto quel partito che vorrebbe liberarci tutti e farci diventare tutti uguali iniziando però col piede sbagliato: ingannando gli elettori.

Si dirà: i simboli sono solo un aspetto scenico quello che conta poi sono i programmi. E qui veramente ci sarebbe da sbellicarsi da ridere. Qualcuno davvero ha trovato fra le varie proposte un programma che possa definirsi tale ? Il programma, di tutti i partiti o movimenti nessuno escluso, è un elenco di cose da fare che cambia a giorni alterni a seconda dell'umore della gente e delle notizie che snocciolano le agenzie sui fatti del giorno. Si va dagli sconti e saldi di fine stagione, ai tagli di leggi senza sapere quali e perché, in un frenetico taglia qui taglia là taglia sotto taglia sopra, confezionando un vestito che pende da tutte le parti, che non si saprà mai se sarà possibile portare a termine ma soprattutto che non si adatta a nessuno. 

Personalmente quello che mi deprime maggioramente è che anche chi dovrebbe, secondo il mio pensiero, presentare programmi seri ed attuabili si integra in questo mercato delle vacche nel quale nessuno ha un progetto reale. Un movimento che nasce con l'intento di renderci tutti Liberi e Uguali come primo punto del suo programma elettorale propone l'abolizione delle tasse universitarie rendendoci in questo modo ancor più diseguali di quanto già siamo ma soprattutto trascurando tutto quello di drammatico che è accaduto in questi anni, 1000 giorni renziani compreso: l'abolizione di qualsiasi diritto fondamentale del cittadino. E lo ha fatto andando a colpire proprio un settore fondamentale per ogni paese democratico: la scuola. Una scuola dove non si hanno più i servizi fondamentali come la carta igenica o il materiale didattico o le mense gratuite etc etc. cioè tutti queli aspetti che rimettano in piedi il famoso diritto allo studio, il primo diritto elementare dal quale ricostruire un paese in macerie.

La strada comunque è già segnata e avremo probabilmente un altro governo guidato indirettamente o, peggio ancora, direttamente da Berlusconi per portare ancora l'orologio della storia italiana ancora indietro, più indietro di quanto non lo abbia portato Renzi con le sue riforme berlusconiane.

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