mercoledì 21 dicembre 2016

Nonostante tutto l'inverno è arrivato e pure il panettone


Doveva essere una catastrofe, l'apocalisse, la fine del mondo e dell'Italia e invece eccoci arrivati come sempre al 21 dicembre con l'inverno che inizia e con il panettone che la farà da padrone sulle nostre tavole (non di tutti purtroppo). Ma dopo qualche mese di tregua è tornato anche il terrorismo più crudele, più subdolo e più omicida. Purtroppo la società occidentale e capitalista rimane incapace di affrontare questa emergenza la cui principale causa è proprio lei stessa. Si affrontano i problemi del terrorismo con l'unica arma che questa società sa utilizzare: la guerra. La stessa guerra con la quale Stati Uniti d'America ed Europa hanno utilizzato pensando di portare .. la democrazia e la pace. L'occidente ha invaso con la sua forza militare quei territori ed ora il terrorismo fomentato e alimentato da quelle guerre arriva a colpire le città occidentali. Certo lo fa colpendo persone innocenti, che magari si battono anche contro la guerra stessa e danno ospitalità ed assistenza a chi fugge da quelle guerre, ma la sostanza non cambia. E' una spirale dalla quale non si esce a meno di cambiare rotta politica e di sviluppo oltre che modello di società, ma non si vedono segnali di alcun tipo per questo cambiamento. Gli unici segnali sono quelli che intendono chiudere città e paesi con muri, fili spinati ed eserciti in una sorta di guerra di tutti contro tutti. Rimanendo poi nei confini nazionali lo scenario è piuttosto squallido in attesa della prossima battaglia su un altro referendum: quello sulla riforma del lavoro che tanti danni sta causando. Dopo il grido al voto al voto da una parte, e legge elettorale subito dall'altra, le bocce si sono fermate e tutti tirano a campare fra uno scandalo, un avviso di garanzia, una dimostrazione di ulteriore inadeguatezza. Calma piatta in attesa della illuminazione divina. Nel frattempo tengono banco dichiarazioni di ministri e politici di cattivo gusto oltre che inappropriate rispetto al ruolo che ricoprono. E' una politica che, pur facendo largo uso dei social come twitter e facebook, ragiona ancora come 50 anni fa. Negli 60-70 e anche 80 la cavolata sparata da un politico rimaneva circoscritta ai pochi presenti o ai pochi lettori del giornale sul quale eventualmente era pubblicata. Oggi il politico non ha ancora terminato di pronunciare la sua frase come se si trovasse all'osteria davanti ad un buon bicchiere di rosso, e la dichiarazione è già di dominio pubblico retwittata, feisbucchiata, copiata e incollata, data in pasto alla rete ed alle milioni di persone connesse 24 ore su 24. Non sfugge niente, ma sembra che i nostri campioni della politica senza titolo e messi a gestire problemi dei quali sono completamente "ignoranti" e più sono ignoranti e meglio è, vivano ancora nel 700 o nell'800. In questa confusione totali sommersi da tweet, post, video, immagini, arriva comunque l'inverno ma anche lui non è più lo stesso e si preannunciano giorni nebbiosi e con temperature ben al di sopra dello 0. E' arriverà anche il panettone ormai anche lui deturpato dalla sua ricetta originale e clonato in decine di versioni (senza canditi, con gocce di cioccolato, con la crema, il gelato, con le mandorle, etc. etc.) tanto da far apparire degli extraterrestri coloro che ancora preferiscono il PANETTONE e non un suo clone spacciato per tale. Ma tant'è Natale arriverà e passerà e quindi ... Buon Natale ... e non scrivete letterine inutili ... al 26 troveremo le solite facce ed i soliti problemi che Babbo Natale non potrà mai risolverci.

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