mercoledì 7 settembre 2016

Menzogne di serie A e di serie B


Il dibattito di queste ore sul sindaco Raggi e la scelta (sua o del direttorio) degli assessori non mi appassiona se non per le alzate di scudi, ipocrite, di tutti gli avversari del M5S, dal Pd in primis e via via da parte di tutti gli altri se pur in tono minore rispetto al partito di governo. L'ipocrisia diffusa dei politici del Partito Democratico è veramente esilarante, se ci fossero le condizioni per ridere. Ora in un paese "normale" la Raggi ed i suoi assessori sarebbero già a casa, con o senza i dictat di Grillo e del così detto direttorio, ma insieme a lei la lista di coloro che dovrebbero andarsene in virtù di una menzogna sarebbe così lunga che sicuramente sarebbero necessarie nuove elezioni politiche e amministrative. La mezogna è la principale arma di propaganda "becera" del politico italiano. Per rimanere nell'attualità che dire di Matteo Renzi quando "tranquillizzava" il buon Enrico Letta con il famoso tweet "Stai sereno" salvo poi il giorno dopo pugnalarlo alle spalle ? E forse ci siamo dimenticati sempre della menzogna spaziale secondo "Matteo" che recitava "Mai al governo senza passare dal voto popolare" per poi occupare palazzo Chigi dimenticandosi della sua promessa di qualche mese prima ? E per rimanere nell'ambito dei sindaci che dovremmo dire di Sala, sindaco di Milano, indagato per aver dichiarato il falso sulle autocertificazioni in merito ai suoi possedimenti ? Insomma il politico che mente non è un'eccezione ma semplicemente la regola. E soprattutto lo è perché l'Italia non è un paese normale, ma non lo è esclusivamente per la sua classe politica ma anche per il suo popolo. Il politico, che sia un parlamentare o un amministratore locale, altro non è che una rappresentazione dei cittadini che lo hanno votato e quindi non può essere diverso dalla sua base elettorale. Ed infatti di tutti questi "mentitori" di professione si chiedono le dimissioni solo a seconda sia del tipo di menzogna si dell'appartenenza politica dello stesso mentitore. E' certo che se la menzogna proviene da chi fino ad oggi si presentato come il nuovo, come il cambio di rotta della politica, come il trasparente, come l'eticamente diverso da tutto il resto del panorama politico, la mezogna stessa assume un valore diverso e più degno di nota da parte dei media e degli avversari politici. Ma alla fine non si può che concludere con: "Niente di nuovo sotto il sole" ... purtroppo.

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