domenica 18 settembre 2016

Il buon Renzi non perde il vizio e con le parole maschera i fatti


L'ultima sceneggiata renziana, dopo il vertice di Bratislava, dimostra ancora una volta la destrezza del presidente del consiglio nel fornire una visione della realtà tutta sua che solitamente non corrisponde ai fatti. Dopo la rappresentazione di Ventotene, nella quale aveva tentato di occupare il posto rimasto libero fra Hollande e la Merkel a causa della brexit, il giovanotto di Firenze pensava di andare a braccetto con i due e di ottenere quella flessibilità indispensabile per la prossima legge di stabilità. Ma il nostro caro megalomane ha pensato bene nel frattempo anche di tenere il piede in due staffe partecipando anche all'incontro organizzato da Tsipras dei paesi dell'Europa del Sud con l'obiettivo di portare l'europa e soprattutto la Merkel verso territori meno austeri. Insomma serietà zero da parte dell'Italia che è passata dagli sberleffi berlusconiani alle bravate renziane con tanta disinvoltura ma con lo stesso risultato: contare meno di 0 a meno che non si organizzino giornate vacanziere su una portaerei come la giornata di Ventotene. E così a Bratislava Hollande e Merkel si presentanto alla stampa per una partita a briscola in due lasciando fuori dalla porta il terzo, Renzi, ormai inutile anche per una partita con il morto, l'inghilterra. Naturalmente il buon Matteo non poteva lasciarsi mettere nell'angolo senza reagire, proprio in questo periodo in cui la campagna per il referendum costituzionale sta entrando nel vivo ed il Si è in difficoltà. Ecco allora che mette il broncio, assume un'aria superba e di superiorità e inveisce con la mamma severa, Angela, che non lo può trattare così giustificando poi la sua assenza dalla conferenza stampacon il motivo della contrarietà alle conclusioni del vertice. In realtà poi si scopre che di conclusioni "vere" non ce ne sono state e che comunque il buon Renzi ha firmato il comunicato finale e quindi presente o non presente alla conferenza stampa conclusiva e dichiarazioni sulla "nullità" dell'Europa a parte, lui e l'Italia rimangono concordi su quanto si è detto e fatto a Bratislava: niente su tutti i fronti. L'Europa è sempre più assente ed in fase di disgregazione su tutti i fronti, immigrazione ed economia, e l'Italia è ormai parte attrice primaria di questa disgregazione sia perché incapace di far valere le sue ragioni sia perché ha scelto di mantenere i piedi in due staffe. Insomma siamo i soliti arruffoni prima con Silvio che faceva aspettare la Merkel mentre era al telefono con ... "Erdogan" ... ora con Renzi che sbatte i piedi ma in realtà firma tutto ciò che c'è da firmare. Intanto il presidente del consiglio, nel silenzio più totale come si addice quando conclude qualcosa di impopolare, fa firmare a Padoan un documento per la rinascita del famigerato trattato del Ttip fra Usa e Ue, trattato messo da parte da Francia e Germania anche per le innumerevoli proteste popolari. L'Italia però non può tradire la sua sudditanza al potere americano ed allora in nome di questa sudditanza volta le spalle a quella parte di europa contraria ormai al trattato e quella parte di europa, quella che conta, lo mette nell'angolo a sbattere in piedi. Ma le schiere di coloro pronte a sorbirsi le bravate verbali di Matteo Renzi si assottigliano ogni giorno di più mettendo maggiormente a rischio la vittoria del Si .... per fortuna.

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