martedì 18 marzo 2014

Il nuovo virsus influenzale che invade anche l'europa: il renzismo


Ormai un virus si diffonde rapidamente dall'Italia all'europa, è la nuova influenza che questa volta non arriva dai paesi asiatici ma è autoctona, ha preso vita da una delle regioni più antiche d'Italia: la toscana. Il virus è il renzismo, una variante del berlusconismo con qualche influenza del grillismo. Dopo che i ricercatori avevano iniziato a trovare qualche rimedio per il primo, il berlusconismo, e mentre il secondo, il grillismo, si stava praticamente autodistruggendo a causa di una sorta di anticorpo sviluppato in maniera autonoma, ecco che in poche settimane si è manifestata questa variante forse molto pericolosa. Infatti mentre i primi due avevano assunto una forma più violenta e si manifestava con inviettive più o meno urlate contro coloro non ancora infettati dalle due forme, il nuovo virus, il renzismo, ha assunto una forma più piaciona, più educata, più pulita ma che ad un attento esame ha gli stessi effetti. Il sintomo più di diffuso che manifesta l'infezione è la perdita totale della capacità di mettere in funzione i propri neuroni e sopratutto la perdita totale di mancanza di analisi delle sparate a raffica che escono dalla bocca dei ceppi che hanno dato origine al virus stesso: Berlusconi, Grillo, e Renzi. L'ultimo arrivato presenta una variante che lo rende ancora più pericoloso: mentre il contagio dei primi due era limitato all'Italia, il renzismo sta contagiando anche l'europa, Francia e Germania per il momento ma ora si accinge a colpire il resto dei paesi dell'unione. I contagiati ascoltano ammaliati il fiume di parole che escono dalla bocca dell'origine del nuovo virus, Matteo Renzi, e credono che tutte quelle dichiarazioni siano relative ad atti, decreti, provvedimenti e riforme già realizzate e concluse. In realtà si tratta solo di chiacchere, di promesse, di faremo ma senza dare spiegazioni nè delucidazione su come riuscirà a portare a termine i suoi progetti soprattutto per quelli che richiedono risorse finanziarie. Ed intanto alcune sparate si sono già rivelate dei colpi a salve come quelle promesse al momento del suo insediamento: riforma elettorale a febbraio per procedere al ritmo di una riforma al mese ... ma il mese di marzo è già agli sgoccioli e nemmeno la prima è stata portata a termine. Tutti sono entusiasti ma per il momento si va sulla fiducia perchè fumo tanto, condito con slide pesciolini battutine, ma l'arrosto ancora non si vede.

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