sabato 15 marzo 2014

Il vero spread ... che ci emargina dall'europa


Chissà se Renzi e la Merkel avranno parlato del vero spread fra Italia e Germania ma anche fra Italia e resto d'Europa. Discussione improbabile considerato che il giovanotto fiorentino ha iniziato la sua ascesa alla poltrona più ambita proprio stringendo alleanze con un pregiudicato, il simbolo di questo enorme fossato che divide il nostro paese dall'europa stessa. Proprio in questi giorni il vero spread è davanti agli occhi di tutti. Germania: il presidente di una squadra di calcio è condannato a tre anni e mezzo per frode fiscale e si dimette da ogni incarico, rinuncia a qualsiasi appello e in lacrime aspetta di essere portato in galera. Italia: un leader politico è condannato in via definitiva (dopo tre gradi di giudizio) a 4 anni per frode fiscale, 3 anni sono scontati per un indulto, per il quarto anno ancora si deve decidere, dopo 7 mesi, non se spedirlo in galera, ma se metterlo agli arresti domiciliari o ai servizi sociali, nel frattempo il pregiudicato in questione si appellerà anche al tribunale intergalattico per rivedere il giudizio e addirittura si candiderà, o proverà a candidarsi, alle elezioni europee del prossimo maggio in tutto il paese (ben sapendo che la magistratura dovrà impedirlo e anche se fosse eletto non potrebbe andare al parlamento europeo ammesso poi che abbia intenzione di andarci). Ecco sta tutto qui il vero spread fra noi, la germania ed il resto d'europa. Quando i leghisti, ai quali si sono aggiunti i fascisti della Meloni ed il duo Grillo-Casaleggio, parlano dell'europa o della germania, che secondo loro condizionano e addirittura guidano la politica dell'Italia, proponendo di uscire dall'europa stessa,  dovrebbero pensare a che cosa accade in germania ed in europa a proposito per esempio della giustizia e della moralità. Tutti questi presunti politici solo in Italia sono considerati tali e possono ancora fare, si fa per dire, politica. In europa chi è anche solo sospettato di essere coinvolto in affari poco chiari, si dimette e se ne va dalla politica per poter poi chiarire tali vicende, in Italia non basta nemmeno una condanna definitiva, la decadenza dalla poltrona di senatore (per la quale ci è voluto addirittura il voto del senato quando la legge era chiara), per far uscire dalla scena politica il condannato in questione. Ma non solo il condannato continua imperterrito a fare politica, ma viene chiamato anche a partecipare alle riforme della costituzione, la legge più importante sulla quale si fonda tutta la vita democratica di un paese. Cari signori politici .... non c'è bisogno di uscire dall'europa ... noi siamo già fuori dall'europa.

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