In questi ultimi mesi sono state molte le voci contro Berlusconi a partire da quella parte del Pdl che ha dato vita a Futuro e Libertà per smarcarsi dall'oppressione dell'Indagato del Consiglio. Poi vicino a queste voci ci sono state quelle tradizionalmente contrarie alla politica o meglio al dispostismo del dittatore di Arcore. Da Casini, a Rutelli staccatosi da Pd, al Pd stesso, all'Idv ed alla sinistra storica di questo paese. Insomma a parte il Pdl solo la Lega è rimasta a fianco ad un uomo il cui unico obiettivo non è certo governare ma soprattutto instaurare un regime che prima di ogni altro problema risolva i suoi problemi con la giustizia. Anche nella recente campagna elettorale in occasione delle elezioni amministrative di domenica scorsa, il coro contro Berlusconi, che ha impostato la campagna elettorale come se si trattasse di un referendum sulla sua persona e sul suo operato, è stato unanime sempre Lega a parte. Oggi a due giorni dal primo turno elettorale il presidente del consiglio ha subito una sconfitta su tutti i fronti, prima di tutto a Milano proprio nel suo feudo. Una sconfitta non definitiva perchè in molti comuni, compreso Milano, si andrà al ballottaggio con la maggioranza dei candidati del centro destra che partono in svantaggio rispetto ai candidati del centro sinistra. Che cosa avrebbe voluto la logica o che cosa si sarebbe aspettato un cittadino comune che conserva ancora in minimo di intelligenza. Beh che tutti gli oppositori di Berlusconi si schierassero contro Berlusconi a partire per esempio dal quel grande attore e imbonitore che è Beppe Grillo. Si è vero Grillo sparla verso tutti i partiti di qualsiasi colore e qualsiasi collocazione politica, ma oggi che avrebbe la possibilità di dare un colpo al suo ... al nostro .. nemico numero 1 ci si sarebbe aspettati una chiara posizione. E invece da opportunista e da personaggio di cui alla fine importa solo il proprio tornaconto, fare spettacoli contro Berlusconi paga molto, praticamente ha dichiarato che i suoi discepoli non andranno a votare ... e bravo Grillo la prossima volta che ti sento parlare male di Berlusconi giuro che ti sputo in un occhio anche se a me non hai mai convinto del tutto. E che dire poi di Fini che ha fatto il diavolo a quattro per farsi cacciare dal Pdl, che in parlamento spesso vota contro il governo tanto che l'Indiziato del Consiglio ha dovuto spendere una fortuna per raccimolare altri mercenari, che ovunque spara a zero sul Presidente del Consiglio anche in maniera poco opportuna data la sua veste istituzionale, ed ora che si tratta di dare un bel colpo di grazia improvvisamente diventa un politico prudente che non si schiera perchè non si sa mai, meglio tenere ancora un piede nella staffa. Di Casini e Rutelli non c'è da meravigliarsi, sono due che storicamente tengono i piedi saldi da una parte e dall'altra senza schierarsi per tentare di racimollare sempre una poltrona. Anche loro quando parleanno male di Silvio Berlusconi ci dovrebbe essere qualcuno che gli sputa in un occhio. Ora non rimane che sperare nella lucidità della gente che ha dimostrato finalmente di non poterne più di un uomo che ha tentato di demonizzare tutti coloro che gli sono contro e che sta uccidendo democrazia e libertà oltre che portare il paese allo sfascio economico.
In tutto questo c'è comunque un'amarezza profonda quello di parlare di elezioni amministrative come se fossero elezioni politiche. Nessuno parla dei problemi delle città e nessuno per esempio nemmeno ventila che la Moratti, per ora, sia stata battuta semplicemente perchè ha amministrato male ... questa è un'altra bruttura della politica introdotta dal berlusconismo. E' indispensabile più che mai farlo fuori.
In tutto questo c'è comunque un'amarezza profonda quello di parlare di elezioni amministrative come se fossero elezioni politiche. Nessuno parla dei problemi delle città e nessuno per esempio nemmeno ventila che la Moratti, per ora, sia stata battuta semplicemente perchè ha amministrato male ... questa è un'altra bruttura della politica introdotta dal berlusconismo. E' indispensabile più che mai farlo fuori.
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