domenica 22 maggio 2011

Manovre di distrazione di massa

La tecnica è ormai consolidata e sperimentata, l'eccezionalità questa volta sta nel fatto che sia stata adottata dalla Lega Nord piuttosto che da Berlusconi ed i suoi scagnozzi del Pdl. La strategia consiste nel tirare fuori un problema, una questione, una proposta destinata poi a sgonfiarsi irrimediabilmente in quanto assura o priva di qualsiasi logica, ogniqualvolta ci si trovi un periodo morto e l'attenzione dei cittadini rischi di concentrarsi su problemi reali e di interesse generale. Berlusconi ha fondato il suo successo politico proprio su questa strategia che ha intensificato in questa sua terza legislatura. La crisi finanziaria ed economica mondiale avrebbe dovuto costringere il governo e la sua maggioranza ad occuparsi di problemi reali e sicuramente di difficile soluzione come la disoccupazione dilagante, la chiusura di migliaia di attività produttive, la crisi del mercato azionario, la crescita indiscriminata della spesa pubblica. L'incapacità nel trovare soluzioni anche palliative ha costretto Berlusconi a insistere e intensificare le manovre di distrazione. Eccolo allora ingaggiare una guerra allo spasimo con il parlamento e con la Costituzione per mettere in piedi una pseudo riforma della giustizia che avesse un unico obiettivo: tenerlo lontano da processi. Eccolo prendere il telefono e intercedere a favore di una ragazzina che lo aveva deliziato con le proprie prestazioni sessuali in cambio di ingenti somme di denaro con la scusa che poteva trattarsi della nipote di Mubarak. Tutte azioni tipiche del Berlusconi che ormai gli anche gli italiani con un quoziente di intelligenza pari alla metà della media nazionale hanno imparato a riconoscere. Oggi anche la Lega Nord per voce del suo capo incontrastato Bossi segue questa strategia politica. Ecco allora nel vivo di un momento di estrema difficoltà in cui Pdl e Lega rischiano di perdere il comune di Milano, arrivare la proposta shock di Bossi: spostare alcuni ministeri da Roma a Milano. Un problema veramente di rilevanza nazionale. Una questione che perfino quei malati di mente che una volta si trovavano rinchiusi nei manicomi-lager e che oggi sono a spasso nelle nostre città non esitano a definire ... pazza. Fa parte della strategia per distogliere a livello nazionale i cittadini dal declassamento del nostro debito da parte di Standard&Poor's che altro non è che l'anticamera della fine che hanno fatto Grecia e Portogallo, mentre a livello locale dal ballottaggio che si svolgerà domenica prossima a Milano e che vede profilarsi per la maggioranza e per Berlusconi una sconfitta molto pesante. Lo spostamento di alcuni ministeri a Milano è fuori da ogni logica (come faranno i ministri a correre alla camera per andare a votare e salvare il governo .. ? disporranno di un aereo personale a nostre spese ?) anche di spesa pubblica ma soprattutto è un'esigenza che nessuno nel paese avverte e che non servirà a ricolvere la crisi economica. E così in questi giorni si parlerà di questa ... stronzata ... mentre a Milano si ricorre alla violenza ed alla denigrazione mediatica per mezzo di manifesti insulsi dell'avversario politico. Niente di nuovo sotto il sole a parte il fatto che anche la Lega si è assoggetata ad utilizzare questi mezzi di infimo livello, a testimoniare che davvero potremmo essere alla fine del ciclo Berlusconi. .

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