Da quando l'Indagato è entrato in politica portando al governo vecchi fascisti (Alleanza Nazionale di Fini) e nuovi fascisti (Lega Nord di Bossi) è stato messo in atto un revisionismo storico con il tentativo di mettere sullo stesso piano fascisti e partigiani. Il tentativo, mal riuscito, di falsificare la storia partiva dalla tesi che i crimini commessi dai fascisti durante il regime non avessero niente di diverso dai crimini commessi dai partigiani durante la Resistenza e la liberazione dalla dittatura. Un parallelismo pericoloso e falso in quanto i primi, i fascisti, stavano semplicemente imponendo un regime totalitario basato sulla restrizione delle libertà personali, sulle leggi razziali, e sulla violenza perpretata a danno di chi osava ribellarsi al regime stesso o non si assoggettava alle regole imposte dal fascimo. I partigiani al contrario, hanno agito per riportare la libertà e la democrazia in Italia, per abbattere la dittatura di Mussolini e liberare finalmente il paese da venti anni di violenze gratuite. Sicuramente anche loro hanno commesse violenze che potrebbero apparire non giustificabili e che in alcuni casi lo sono anche state, ma mettere sullo stesso piano queste azioni con quelle dei fascisti è un falso storico di notevole portata. Ora il revisionismo strisciante arriva anche nello spettacolo ed alla televisione, usando una strategia molto cara a Berlusconi che proprio con le televisioni ha costruito il proprio potere e lobotomizzato una buona parte del paese. Una tecnica molto pericolosa considerato gli effetti che ha prodotto, una tecnica che consiste nel trasformare in verità quelle che sono delle palesi falsità, ma facendolo in maniera subdola e mascherata come si sta tentando di fare con il prossimo festival di Sanremo. Per festeggiare i 150 anni della Repubblica si dice che sul palco saranno cantate due canzoni simbolo: "O bella ciao", canto di battaglia dei partigiani e della resistenza, e "Giovinezza" canzone simbolo del fascismo. In un parrallelismo assurdo falso e fuorviante oltre che poco rispettoso per la ricorrenza che si intende festeggiare. Uno schiaffo a tutti coloro che hanno perso la vita per riportare la libertà nel paese e liberarlo dalla dittatura. Si tenta di far passare Giovinezza come un motivo goliardico senza rendersi conto che poi questo motivo ha assunto dei ben precisi connotati, un'operazione simile a quella tentata del sindaco leghista di Adro, che aveva tappezzato la scuola con il sole delle Alpi facendolo passare come un simbolo della tradizione padana piuttosto che come il simbolo che rappresenta un partito politico. Un'operazione subdola perchè non si difende apertamente questo assurdo parrallelismo fascismo-resistenza ma lo si propina in maniera subluminale accostando due canzoni simbolo. Un'operazione indegna ma significativa dello stato di regime nel quale viviamo e che deve essere bloccata sul nascere, prima che sia troppo tardi.
giovedì 4 novembre 2010
Bella Ciao vicino a Giovinezza ??? No grazie
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