
domenica 28 novembre 2010
il pettegolezzo diffuso certificato da Wikileaks

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mercoledì 24 novembre 2010
Tira tira la corda poi si rompe ...

domenica 21 novembre 2010
Non ci sono più le crisi di una volta

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venerdì 19 novembre 2010
Dopo le minorenni .. anche il triangolo ... che uomo l'Indagato

Potrebbe sembrare una storia al limite della fantasia ... purtroppo questa è la realtà. Oggi i giudici che hanno condannato dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, hanno rivelato le motivazione della condanna ed in queste motivazioni si legge per esempio che lo stalliere Mangano, riconosciuto mafioso, fu assunto ad Arcore per proteggere il cavaliere e che Dell'Utri era il canale di collegamento fra la Mafia e il dittatore di Arcore. Questo sarebbe stato il vero motivo delle dimissioni non di un ministro, ma di tutto il governo, del parlamento ... insomma di chiunque si trovi ad avere a che fare con l'Indagato dovrebbe pretendere le sue dimissioni per non sentirsi a sua volta colluso con la mafia. Ma niente ... la notizia è una ministra che ha raggiunto il potere grazie alle sue prestazioni e capacità extrapolitiche che abbandona il governo perchè invischiata in un triangolo. Ma se questo è il modo per far cadere questa schifosa maggioranza ... ben venga.
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martedì 16 novembre 2010
Allo Stato gli oneri ai privati i profitti ..... ovvero come distruggere uno Stato

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lunedì 15 novembre 2010
La buffonata delle primarie

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sabato 13 novembre 2010
Sfiducia a Berlusconi per aprire la strada a .... Berlusconi

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venerdì 12 novembre 2010
Lo squallore pervade ogni settore della vita di questo paese

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martedì 9 novembre 2010
Ma allora non siamo tutti cerebrolesi ?

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domenica 7 novembre 2010
Berlusconi e Fini giocano a guardie e ladri ... il paese sprofonda sotto alluvioni, rifiuti e crolli

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venerdì 5 novembre 2010
Il cerino torna a Fini dopo essere passato per Ruby

Dopo la tempesta ora arriva come sempre la quiete, l'Indagato con le sue macchine mediatiche riesce lentamente a mettere a tacere tutte le bocche da fuoco che nei giorni scorsi gli hanno sparato contro dei colpi a salve. Il caso Ruby lentamente si sgonfia sia per merito del Malato, non immaginario, di sesso sia per l'inadeguatezza dei suoi avversari politici e mediatici. Tutto il fuoco nemico si è infatti incentrato sull'aspetto sessuale e di gossip dell'intera vicenda ed i difensori del Capo hanno avuto vita facile su questo terreno, facendo passare per guardoni e interessati solo al gossip tutti i suoi detrattori. Lo stesso Santoro ieri sera ha incentrato la trasmissione di Anno Zero quasi esclusivamente sull'aspetto sessuale e della sicurezza di un uomo dai facili costumi nonostante il ruolo istituzionale che ricopre. In sua difesa se ne sono sentite di tutti i colori. Dall'avvocato "Ma va la'", alias Niccolò Ghedini, che viaggia con la sua cartelletta che sembra il diaro personale del dittatore di Arcore, tanto che l'avvocato è anche in grado di certificare giorno ed ora in cui il cavaliere evacua oltre che naturalmente informarci sulle relative quantità di materiale liquido e solido prodotto, fino ad arrivare alle dichiarazioni ridicole del vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, che prospetta un dibattito proponendo l'abbassamento del limite della maggiore età. Incentrare questo scandalo esclusivamente sull'aspetto sessuale e dello stile di vita dell'Indagato non porta a niente, come si è già potuto verificare in occasione del via vai di escort a Palazzo Grazioli e la pattuglia dei difensori di Berlusconi ha avuto buon gioco. L'unico che ha realmente capito dove sarebbe stato necessario attaccare il presidente del consiglio è stato l'on. Di Pietro ad Anno Zero, ma la sua capacità dialettica è paragonabile a quella di un elefante che cammina su un tappeto di uova fresche e quindi il suo sbraitare in televisione ha avuto poco seguito. Per non parlare del silenzio imbarazzante del Partito Democratico che, oltre a qualche esternazione in dialetto di Bersani (con tutto il rispetto per la simpatica cadenza emiliana), niente altro ha saputo produrre di consistente. Bersani sembra ogni giorno di più la brutta copia di Don Peppone, simpatico sindaco comunista uscito dalla penna di Guareschi: quando lo si ascolta in televisione ci si aspetta da un momento all'altro di veder comparire l'altrettanto simpatico Don Camillo, lasciando morire sulla bocca un sorriso molto amaro considerati i tempi che stiamo vivendo. L'aspetto della vicenda sul quale invece era necessario insistere senza mollare la presa riguardava un Presidente del Consiglio che si permette di telefonare alla questura per intercedere o anche semplicemente per informarsi della sorte di una ragazzina dai facili costumi. Tutta qui sta la gravità della vicenda, indipendentemente da cosa abbia detto o non detto Berlusconi ed indipendentemente dal fatto che sia stato a letto o meno con la ragazza (fatto comunque grave data l'età della ragazza), in quanto la telefonata è stata fatta nella veste istituzionale che l'uomo ricopre e non dal privato cittadino Silvio Berlusconi, ammesso che un Presidente del Consiglio possa mai essere considerato un provato cittadino. Ed invece ha preso il sopravvento lo sprito del gossip e del pettegolezzo, uno spirito che i difensori dell'Indagato hanno certamente incoraggiato considerato che su questo terreno l'entourage del cavaliere è sicuramente ben preparato. La vicenda ora lentamente si spegne con l'opposizione che, per l'annesima volta, butta al vento l'occasione di mettere alla corde un uomo che in qualsiasi altro paese del mondo non occuperebbe il posto che occupa, ma anche se fosse arrivato a quella poltrona, dopo la serie di scandali di cui è stato protagonista, sarebbe di sicuro già stato costretto ad abbandonare. Ora, dopo che Ruby non è riuscita a disarcionare Berlusconi, si attende un altro discorso di Fini, l'ennesimo di questi mesi, consegnando a lui il famoso cerino da spegnere. La sensazione però è che nemmeno l'ex fascista (??) abbia fiato a sufficienza per finalmente far calare il sipario su questo governo che ha discreditato e ridicolizzato l'Italia nel mondo intero ma che soprattutto ha portato ad un disastro economico senza precedenti.
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giovedì 4 novembre 2010
La retromarcia della Rai non cambia la sostanza: sempre di revisionismo si tratta

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Bella Ciao vicino a Giovinezza ??? No grazie

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mercoledì 3 novembre 2010
Meglio TUTTI che Berlusconi

Ritrovarsi a parlare per l'ennesima volta delle esternazione dell'Indagato del Consiglio è estenuante oltre che deprimente. L'impressione è senz'altro quella di ripetere una litania già trita e ritrita che risulta monotona sia per chi la scrive, sia per chi la legge anche per coloro che continuano a dare la loro fiducia ad un uomo palesemente malato. Ma certe dichiarazioni non possono passare sotto silenzio e devono essere denunciate sperando di far breccia anche in quei fedelissimi che, armati di paraocchi paraorecchi e con i neuroni anestetizzati, non si rendono conto che il paese da 15 anni è in mano ad una omofobo, sessuofobo, pedofilo ossessionato da un delirio permanente di onnipotenza. Il comportamento di questo aspirante dittatore è completamente al di fuori di qualsiasi logica democratica e liberale e non è solo il frutto dalla sua palese ossessione per il sesso, per le giovani donne anche minorenni ma anche della propria convinzione che un voto popolare gli consenta di agire al di fuori di qualsiasi regola. Quello che sfugge all'Indagato è proprio questo fondamentale aspetto della nostra democrazia: una figura istituzionale come la sua, sebbene nominata in forza di una maggioranza parlamentare (e non di una volontà popolare come lui sostiene e vuole far credere), una volta arrivata a ricoprire una determinata carica, la ricopre come rappresentante del popolo italiano nella sua interezza e non solo di coloro che gli hanno consegnato il proprio voto. Questo concetto democratico e facente parte della nostra Costituzione sfugge al dittatore di Arcore che in qualità di Presidente del Consiglio si sente autorizzato a offendere chiunque abbia un'opinione diversa dalla sua: chi vota a sinistra e' un "coglione", chi paga le tasse un "fesso", meglio amare le donne che essere "gay". Come dire chi e' contro di me, in qualsiasi settore della vita sociale e politica, è un mantecato. Un Presidente del Consiglio che offende una qualsiasi categoria di cittadini del proprio paese ha diritto di occupare quel ruolo di importanza vitale per la vita democratica di uno Stato ? Qui non hanno eccessiva importanza, anzi nessuna importanza, le ideologie politiche o gli ideali di riferimento di qualsiasi corrente politica, un presidente del consiglio deve governare il paese secondo i propri principi certamente, ma dovrebbe rappresentare sempre e comunque tutto il paese e nel caso si ritrovi ad offendere una categoria o una parte dei suoi concittadini, dovrebbe allo stesso tempo lasciare la carica che ricopre. Questo e' il punto nodale delle vicende di queste giorni che vedono coinvolto il Presidente del Consiglio e che riguarda il suo continuo abuso di potere, sia in favore delle donne dalle quali ha ricevuto favori sessuali anche se minorenni sia calunniando quella parte dei cittadini italiani che non lo hanno votato per salire a Palazzo Chiggi. O si ferma quest'uomo malato, come ha più volte accusato la ex-moglie Veronica Lario, oppure il paese rischia una paralisi totale oltre quella che già attanaglia la vita economica e sociale. Qualsiasi soluzione politica che veda il dittatore di Arcore fuori dal governo va bene piuttosto che lasciare in mano il paese ad un uomo malato, omofobo, pedofilo e sessuofobo.
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