martedì 15 dicembre 2009

Violenza è ... non riconoscere le proprie responsabilità e addossarle totalmente agli altri

Di tutte le discussioni seguite ieri su quanto accaduto a Berlusconi, l'unico ragionamento serio e con qualche fondamento è quello fatto da Rosy Bindi. Il concetto espresso è molto semplice. Se l'incidente accaduto al presidente del consiglio è opera di uno squilibrato, di un psicolabile che ha agito per conto proprio come sembra, ogni altro discorso o conclusione di tipo politico non ha senso è sarebbe opportuno anzi sarebbe proprio fuori luogo. Se invece si tenta di dare una collocazione politica all'episodio cercando le cause nel clima di contrapposizione che si è instaurato fra maggioranza e opposizione, allora non si possono addossare le colpe ad una sola parte e cioè all'opposizione. Un ragionamento lucido, simile a quello che molto più rozzamente ha espresso Di Pietro, che come al solito viene rimandato al mittente non solo dalla maggioranza compatta ma che non viene affrontato da nessun altro nè da parte dei politici nè da parte dei giornalisti. Possibile che all'improvviso ci si dimentichi degli attacchi continui e violenti del nano di Arcore contro tutti coloro che hanno idee diverse dalle sue ? Attacchi portati anche in modo volgare e pesante con offese gratuite che niente hanno mai avuto a che vedere con il confronto politico. Caso mai l'errore dell'opposizione è stato quello di scendere sullo stesso terreno del presidente del consiglio, un terreno che quindi ha portato ad una contrapposizione becera e violenta. Anche questo episodio che avrebbe dovuto servire, per quanto a mio avviso scatenato da uno psicolabile, a riflettere ed anche a fare autocritica, invece sta ottenendo l'effetto di inasprire lo scontro aggiungendo violenza alla violenza. Una violenza come ho detto ieri che non è solo fisica ma anche morale e quindi molto più subdola. Basta vedere il cartello della foto che ribadisce un concetto caro al cavaliere: coloro che non la pensano come Berlusconi addirittura non sarebbero da considerarsi nemmeno italiani. Un cartello di una violenza inaudita che finisce per offendere la maggioranza dei cittadini italiani, tutti coloro che non hanno votato Pdl o Lega, un cartello che da solo basterebbe a scatenare una guerra civile se solo qualche testa calda decidesse, e con motivo a questo punto, di reagire. Questa è violenza allo stato puro e se chi la propone non se ne rende conto, la spirale in cui il paese è caduto da 15 anni a questa parte non potrà che peggiorare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...BASTA VEDERE COME è SCRITTO IL MESSAGGIO SUL CARTELLO.....