mercoledì 4 gennaio 2017

Le bischerate grilline


Con l'uscita di scena del giovanotto di Rignano (momentanea non disperate) la scena politica era diventata piatta e senza scossoni: niente slides, niente conferenze stampa scoppiettanti, nessuna dichiarazione e promessa di bonus. Insomma dopo quasi tre anni di fuochi d'artificio continui una depressione assoluta. Lo stesso Grillo si è trovato spiazzato. Come si sa ogni grande comico ha sempre avuto al proprio fianco una spalla adeguata ed altrettanto grande, indispensabile per lo spettacolo e la rappresentazione scenica. Con il ritiro di Renzi dalla scena politica istituzionale, il povero Beppe si è visto perso e privo dello stimolo necessario per alimentare la sua principale fonte di guadagno: il blog del Movimento 5 Stelle. Con il nuovo anno però Grillo ha tirato fuori le unghie dimostrando ancora una volta la sua fantasia e la sua destrezza nel risollevare ... il numero di click ... sul suo blog ed è uscito con due novità prorompenti. La prima relativa ad un referendum semplice semplice: gli appartenenti al movimento che ricoprono cariche istituzionali devono dimettersi o meno se ricevono un avviso di garanzia ? Quindi il capo supremo del M5S mette in discussione uno dei caposaldi del movimento stesso, uno di quegli aspetti che avrebbero dovuto distinguere i grillini da tutto il resto del panorama politico italiano. E la rete è stata inflessibile rispondendo con un secco NO a sancire che alla fine il Movimento 5 Stelle di fatto è uguale a tutti gli altri partiti dell'arco costituzionale (come si diceva una volta). La presunta purezza del grillino è stata gettata dalla finestra con la fine dell'anno come si faceva una volta con le cose vecchie delle quali ci si voleva liberare con l'anno nuovo. Naturalmente Grillo sapeva benissimo che questo fatto da solo non era sufficiente a risollevare l'attenzione verso il suo blog ed allora se n'è inventata un'altra scagliandosi contro l'informazione e scatenando un polverone. La proposta è quella di una giuria popolare che decida la veridicità o meno di una notizia. Capirai: è stato come toccare il culo alla cicala. Il mondo dell'informazione si è scatenato con Mentana in testa che guiderà un'azione giudiziaria contro capo del M5S. L'incredibile è che proprio il blog diffusore bufale per antonamasia si erge a difensore della informazione corretta e veritiera. Se il panorama dell'informazione italiana fosse stato di livello adeguato ad un paese democratico occidentale evoluto, sarebbe stato sufficiente sfrugugliare sul blog grillesco, andare a cercare qualche notizia falsa (come quella linkata qui non sul blog dei 5S perché non mi va di ricoprire il ruolo di loro finanziatore)  e, usando un francesismo popolare, "sputtanare" il moralizzatore dell'informazione italiana. E così il 2017 per Grillo, ma soprattutto per il suo blog, è iniziato in maniera scoppiettante anche in assenza della spalla degli ultimi anni, Matteo Renzi: click, condivisioni, like si sono moltiplicati.

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