giovedì 19 gennaio 2017

Un paese fermo capace solo di polemizzare mentre la natura fa il suo corso


Mentre la natura segue il suo corso e prosegue senza sosta il suo cammino, incurante della presenza dell'essere umano, ci sono ppopolazioni e paesi che hanno capito come cercare di affrontarla o meglio conviverci ed altri come il nostro che proseguono nel loro immobilismo. Eventi catastrofici come terremoti, inondazioni, navicate sono tali solo per la presenza dell'uomo, una presenza imprevista e casuale, e quindi è l'uomo che dovrebbe tentare di affrontarli ma non in uno scontro frontale (perduto in partenza) quanto piuttosto nel cercare una convivenza il meno tragica possibile. In alcune parti del mondo ci si è riusciti nella maggior parte dei casi, come per esempio i terremoti in california o in giappone, adottando strategie di costruzioni adeguate, in Italia non se ne viene fuori sebbene i terremoti siano un evento quasi normale. La sceneggiatura è sempre la stessa: terremoto, crolli e vittime, elenco interminabile di buoni propositi e promesse, polemiche fra chi governa e chi è all'opposizione di volta in volta, piani di intervento e successivamente il dimenticatoio totale fino al successivo terremoto. Quello che sta accadendo in centro italia segue esattamente questa rappresentazione con due aggravanti: un terremoto prolungato nel tempo ed aggravato dalle condizioni meteorologiche (prevedibili però) ed un immobilismo totale del paese da ormai un anno. Il terremoto di agosto ha colto di "sorpresa" territori a rischio sismico dove naturalmente non era stato fatto niente in termini di prevenzione sismica. Ad ottobre è piovuto sul bagnato ma nei due mesi inetercorsi non si è fatto niente soprattutto in previsione di un inverno in arrivo, forse sperando che si trattasse di un inverno caldo come gli ultimi due trascorsi. Poi è arrivata la neve preannunciata da una settimana con bollettini della protezione civile, ma qualcuno si è preoccupato per esempio di preparare un piano di intervento o per esempio di mettere al riparo l'unica risorsa di molte piccole aziende di quella zona, gli animali ? Assolutamente no. Ed infine ecco altre scosse per far crollare quel poco che ancora era rimasto in piedi, il campanile di Amatrice, ma lasciato al suo destino da oltre 5 mesi. Nel frattempo la politica che ha fatto ? Niente ... ma non solo in questa emergenza, niente per tutto il resto. Abbiamo trascorso il 2016 bloccati in attesa del referendum che avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi del paese con un governo che si è preoccupato esclusivamente di elargire mance a destra e sinistra per comprare il voto. Nessuno del governo aveva un piano in caso di sconfitta. Sconfitta è stata e si è "cambiato" governo, si fa per dire, ma anche questo è completamente immobile come tutto il parlamento in attesa della manna dal cielo o meglio della sentenza della corte costituzionale sulla legge elettorale. Un parlamento incapace perfino di approvare una semplice legge elettorale in linea con la costituzione, dopo aver condannato il paese a tre elezioni di stampo "incostituzionale". Ecco che sta qui lo sconforto e la rabbia che non è contro la natura, che non fa altro che seguire il suo corso, quanto piuttosto contro una classe politica incapace di governare l'oridnarietà figuriamoci gli eventi straordinari e in ultima analisi contro noi stessi che manteniamo questa classe politica al potere.

Nessun commento: