mercoledì 29 giugno 2016

Fra Brexit e terrorismo europa a brandelli


Mentre si discute a vuoto sulla Brexit e sulle consequenze comunque disastrose, il terrorismo non si ferma e attacca indirettamente la stessa europa andando a colpire la Turchia, lo stato che, secondo le intenzioni di Merkel e soci, dovrebbe fare il lavoro sporco per bloccare l'immigrazionein cambio di qualche milione di euro. E così alle parole vuote e prive di qualsiasi serio impegno sull'uscita dell'Inghilterra dall'europa, si aggiungono i soliti commenti che i vari leader europei pronunciano in occasione di un nuovo attacco terroristico: "Basta con le stragi", "E' necessario fare qualcosa" (questa affermazione è buona per tutte le stagioni sia contro il terrorismo che contro la finanza che specula sulle debolezze europee), "Mano pesante contro il terrorismo". Insomma se ci fosse stato ancora bisogno dell'incosistenza dell'Europa, Brexit e attacco terroristico ad Instanbul hanno fatto chiarezza completa. Con la crisi economica iniziata nel 2007-2008 la fragilità di un'istituzione inesistente si è completamente palesata. Fino a quel momento si era occupata di stabilire regole sulle caldaie nelle nostre case o su che tipo di reti utilizzare per pescare le sardine o peggio ancora sulle dimensioni delle vongole da immettere sul mercato, ma quando c'è stato bisogno di agire per combattere crisi economica e disuguaglianze, tutta l'impalzatura ha iniziato a scricchiolare fino ad arrivare ad oggi con i primi crolli. L'Unione che con la globalizzazione doveva proteggere i cittadini dall'arbitrio dei mercati ha finito per essere vittima stessa dei mercati che di fatto hanno scritto una nuova costituzione virtuale contraria ad ogni riforma del capitalismo e ad ogni scontento popolare. E quando i cittadini decidono di andare contro all'Europa ecco che cosa accade: svalutazione della loro moneta, mercati impazziti che se ne fregano delle disuguaglianza sociali, aggravamento della crisi. Le non risposte europee alla crisi finiscono anche per costituire un elemento che favorisce il passaggio al terrorismo di giovani extracomunitari nati e vissuti nel nostro continente. Ciò che poi fa perdere ogni speranza è la mancanza totale di autocritica delle istituzioni europee e dei parrucconi che occupano posti strategici nelle stesse istituzioni. Dopo il risultato del referendum inglese sono stati lanciati strali alla democrazia diretta ce ha portato a quel risultato. La democrazia diretta è sicuramente rischiosa ma lo è ancora di più se la democrazia rappresentativa fallisce come ha fallito e sta fallendo in europa. Quando chi è stato incaricato di decidere non decide o peggio ancora decide contro i propri cittadini alla fine i cittadini stessi non ci stanno più sospinti anche da chi calvalca il malcontento con parole d'ordine non supportate da progetti politici reali e realizzabili. Chi ha spinto gli inglesi a votare l'uscita dall'europa lo ha fatto non proponendo alternative o illustrando pro e contro da una simile decisione, quanto piuttosto semplicemente lanciando slogan ad effetto. L'europa era un sogno per chi negli anni 50 l'aveva immaginata e aveva dato inizio al suo progetto, oggi è diventata un incubo, un amplificatore delle disuguaglianze, una bestia dalla quale guardarsi con sospetto e dalla quale difendersi, ma attenzione che alla fine l'europa siamo noi.

1 commento:

https://www.facebook.com/SIMONAgiugno1957 ha detto...

ciao ti ho letto su fb oggi e ho letto la tua richiesta di adesione alla mia pagina.. ti ho mandato l'invito poi credo che diventare un partecipante della pagina in nome dell'essere umano sia facile..
Ciao :)