martedì 14 luglio 2015

L'Europa siamo noi ....


La retorica strisciante di queste ore sull'Europa è stucchevole ed anche pericolosa: si usano termini forti che vanno dal colpo di stato alla rievocazione della germania nazista senza pensare che queste metafore sarebbero da evitare se non altro per rispetto delle milioni di persone che hanno perso la vita negli anni più tragici della storia europea. La maggioranza dei commentatori si scagliano contro la Germania, ma la forza di un paese è direttamente proporzionale alla debolezza dei suoi avversari. Sta tutto qui il nocciolo della questione: l'Europa come squadra non esiste ed ogni paese gioca per conto suo. Gli stessi gruppi parlamentari europei sono un bluff in quanto poi ognuno di loro si batte in maniera slegata guardando soprattutto ai propri interessi nazionali più che a quelli europei in quanto tali. Si pensava che una moneta unica fosse il collante per dare vita a questa identità extranazionale, ma il progetto è fallito e chi era forte (Germania) ha continuato a rafforzarsi a spese di chi era debole (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo) e che non ha saputo sfruttare il momento contingente dell'entrata nell'euro finendo per diventare ancora più debole. E nemmeno questa debolezza è servita a creare quella solidarietà fra i paese più deboli che sarebbe indispensabile per dare vita ad una vera e propria europa che non sia un accozzaglia di stati  che inseguono i diktat dello stato più forte. D'altra parte la maggioranza politica europea è essenzialmente di centro destra mentre i socialisti europei rappresentanto una minoranza, se a questo poi aggiungiamo che il Partito Democratico, entrato a far parte del PSE, di fatto è un partito che da un anno a questa parte, ha subito uno sbandamento a destra senza precedenti ecco che le politiche di sinistra sono inesistenti all'interno dell'europa. Aggiungiamo poi che, il governo dell'europa, è di fatto costituito da personaggi non eletti ma nominati e che quindi non rispondono in alcun modo al popolo europeo che elegge solo il parlamento i cui poteri sono quasi nulli se non nello imporre che il formaggio si possa produrre anche senza latte. Insomma questa è l'europa ed è inutile inveire contro questa istituzione in quanto questa istituzione siamo noi stessi e siamo ormai talmente interconnessi con questa moneta, l'euro, che nessuno è in grado di prevedere che cosa possa succedere se un solo paese ne viene allontanato. Lo stesso Tsipras, tanto osannato in Italia dagli antieuro e dagli antieuropeisti, alla fine ha ceduto preferendo lo strozzinaggio all'ignoto.

Nessun commento: