mercoledì 1 luglio 2015

Il referendum per scegliere di che morte morire


Non vorrei essere nei panni del popolo greco che dovrà decidere in una settimana ciò che nessun grande economista è in grado di prevedere con certezza: cedere alle richieste suicide dell'europa e morire oppure uscire dall'euro e morire ugualmente. I populisti nostrani, Grillo e Salvini, plaudono alla scelta di Tsipras ma può un popolo prendere questa decisione in maniera consapevole ed in una sola settimana ? Una scelta che dovrà essere presa non con una ma benì con due pistole alla tempia: da una parte fraulen Merkel e dall'altra il proprio premier Tsipras. La prima spinge per il Si, il secondo per il No. E quì siamo all'assurdo se non addirittura alla presa in giro del popolo greco. Se il proprio governo non è in grado di prendere la decisione sulla strada da seguire e quindi ricorre al popolo ed al referendum, quanto meno il premier dovrebbe limitarsi ad illustrare le conseguenze dell'eventuale Si e dell'eventuale No. Ma se lo stesso premier minaccia di dimettersi se vincesse il Si allora la domanda è: perché non si è preso la responsabilità di uscire dall'euro e dall'europa ? Anche per lui come per i politici italiani vale la stessa regola: le promesse della campagna elettorale sono solo discorsi al vento, poi arrivano i fatti ed allora sono dolori. Certo i maestri siamo noi in questa disciplina ma abbiamo dei validi allievi. Intanto in Italia si sono ribaltate le posizioni: chi avversava Tsipras ora lo osanna semplicemente percé ha indetto un referendum capestro, chi gli dava pacche sulle spalle (Renzi senza fare nomi ma solo cognomi) ora scondinzola alla corte della Merkel e lascia al suo destino la Grecia. Un destino che però ci riguarda da vicino: se la Grecia esce dall'euro passerà proprio all'Italia il testimone dell'ultima della fila e il baratro si avvicinerà ancora di più. Qualunque sarà l'esito di questa vicenda appare chiaro che la Grecia da sola non potrà uscirne se non a pezzi, la globalità è anche questo nel bene ma soprattutto nel male. Ci vuole un cambio di rotta nel modello di sviluppo della società nella quale il capitalismo ha fallito, ma questo cambio di rotta o lo si fa tutti insieme o chi ci prova viene stritolato.

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