domenica 18 maggio 2014

Una campagna elettorale trash più simile ad una guerra


Ormai manca solo lo scontro fisico in questa campagna elettorale dove si parla di tutto fuorchè di europa e degli eventuali programmi che  ogni partito porterebbe avanti una volta entrato nel parlamento europeo. Lo scontro è violento ed è un tutti contro tutti, Renzi contro Grillo, Grillo contro Renzi, il condannato contro Grillo e Renzi, la Lega contro l'euro. Sceneggiate e proclami che niente hanno a che vedere con l'europa nei quali si contraddistinguono proprio coloro che dovrebbero rappresentare il muovo, l'accoppiata Grillo-Renzi. Ieri il comico ha dato il meglio di se in un comizio a Torino dove le ha sparate in ogni direzione facendo riferimenti sessuali sulla Merkel e tornando sul Schulz ed il nazismo. Sparate che se fossero state fatte dal condannato si sarebbe aperto un tornado su tutti i giornali ed invece dette da questo comico travestito da politico, fanno ridere mentre ci sarebbe non tanto da piangere quanto da preoccuparsi fortemente al pensiero che un tipo del genere rischia di raggiungere una percentuali di consensi intorno al 30%. A questo delirio a 5 stelle si risponde con un altro delirio che è quello di Renzi il quale, pur con altro stile, pounta sul consenso europeo per trasformarlo in un consenso sul suo governo. Ed ecco allora che anche lui spara qualche tiepida offesa al grillo parlante e si fa riprendere mentre si esibisce in una palestra. A questo duetto fanno da contraltare le strilla della Lega con Salvini che non riesce ad andare oltre il grido di battaglia che ripete fino all'ossessione: euro criminale. E come si sa una bugia urlata e ripetuta all'inverosomile finisce per diventare una verità. La Lega ieri si è esibita in una manifestazione davanti all'abitazione di Prodi colpevole di averci trascinato nell'euro, dimenticando che i reali problemi dell'entrata nella moneta unica furono una gestione scellerata da parte del governo di allora (condannato-Bossi) che consentì speculazioni senza fine da parte sia del pubblico che del privato. Ma questo accadeva 14 anni fa, la situazione attuale non è tanto dovuta all'euro ma ad una crisi economica grave e, per quanto riguarda l'Italia, ad una negazione della stessa sempre da parte di un governo di centro destra del quale la Lega faceva parte. Ed il condannato ? Beh questa volta l'ex cavaliere è stritolato fra i due contendenti principali, abbandonato dalle sue colonne storiche, si divincola cercando di farsi notare con qualche sparata delle sue che risultano però dei colpi a salve rispetto alle bordate del leader del M5S. In mezzo a questo caos totale nel quale non si parla affatto di europa, a meno che non si vogliano prendere seriamente le sparate dei leghisti, e le elezioni europee sono trattate come una elezione politica che potrebbero avere ripercussioni sul governo Renzi. Il presidente del consiglio vuole conenso per ricevere una specie di investitura popolare alla sua politica, Grillo vuole conenso per poi chiedere addirittura le dimissioni di Giorgio Napolitano, in mezzo al solito i cittadini che si dividono fra chi non andrà a votare e chi si fa imbambolare dagli urlatori di questa scellerata campagna elettorale.

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