Lo scorso anno in questo periodo l'Italia ed i giornali erano alla prese con le allegre feste del Presidente del Consiglio nella sua villa di Arcore. Il paese scopriva giorno dopo giorno come suo Capo di governo trascorreva le serate in compagnia di allegre ragazzotte alle quali poi il generoso statista regalava qualche decina di migliaia di euro, qualche gioiello o qualche appartamento nell'ormai famoso residence dell'Olgettina. Il traffico di donnine era gestito dal fedele Emilio Fede (scusate il gioco di parole), dall'affarista Lele Mora e dalla innamorata (del cavaliere) e pronta ad essere impalmata Nicole Minetti. Gli italiani discutevano animatamente sulle notti di Arcore ed anche in questa occasione si dividevano a metà. Il virus del bipolarismo o del bipartitismo aveva colpito anche il gossip sulle notti di Arcore. Una buona metà del paese (formato prevalentemente da persone di sesso maschile) era schierato a favore dell'indagato del consiglio e, sostenendo la tesi che tutto quel pettegolezzo alla fine riguardava la vita privata di Berlusconi, in fondo questa schiera di cittadini invidiava profondamente il cavaliere per le sue notti brave. L'altra metà del paese invece era scandalizzata e reclamava a gran voce le dimissioni di un Capo di governo palesemente distratto dai suoi doveri politici da ciò che combinava poi la sera rinchiuso nella sua villa milanese. La crisi economica non c'era e se c'era passava in secondo piano rispetto ai racconti delle notti di Arcore che erano ricostruiti sulla base delle intercettazioni telefoniche. Si discuteva animatamente in ogni bar, ad ogni angolo di strada e ovunque ci fossero almeno tre persone che si incontravano per qualche motivo, l'argomento principe finiva poi per diventare il famoso bunga bunga del presidente Berlusconi. Bei tempi e bella stagione quella che ora viene ricordata con nostalgia anche da coloro che erano fra i più arrabbiati per essere governati da un .... puttaniere .... di alto bordo. La situazione ora è profondamente cambiate e quei tempi sembrano così lontani da sembrare un bel sogno ormai svanito. Oggi siamo alle prese con un altro genere di bunga bunga, con meno certezze, con meno punti fermi di quello dello scorso anno, senza intercettazioni telefoniche ma con notizie che sembrano più volatili di quelle relative alle notti di Arcore. Quest'anno si parla di soldi, soldi che in qualche modo dovranno essere prelevati dalle tasche di quei cittadini che un anno fa si ritrovavano a parlare di un uomo 70enne che si trastullava ogni sera con quattro o cinque ragazzotte di giovane età. Quelle certezze non ci sono più ed il paese è sgomento. Una mattina sono i pensionati a ritrovarsi nella disperazione più assoluta, dopo qualche ora le loro sorti migliorano ma peggiorano quelle di tutti i cittadini investiti dalla notizia di un aumento dell'IVA, ma anche questa notizia sparisce e non c'è nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che subito tocca ai lavoratori pubblici a cadere nella depressione più assoluta, tranquilli questione di poche ore ed è il turno degli evasori, anche loro una delle categorie più protette del paese, hanno il loro momento di sconforto totale. Insomma un balletto iniziato con una prima rappresentazione a luglio, proseguito in quello che sembrava un secondo tempo nonchè atto finale ad agosto, ma che ora prosegue in una confusione totale. Alla mattina ogni cittadino appena alzato inizia a fare i conti di quanto dovrà sborsare, ma sono conti che non trovano mai fine e che vanno ricalcolati, reimpostati al ritmo di una o due volte all'ora. Il paese è sfinito da questo tira e molla che va avanti ormai da circa 20 giorni e qualcuno inizia a tirare fuori, come lo scorso anno ai tempi allegri del bunga bunga, la storia delle dimissioni. Insomma la situazione è al limite della nevrosi, niente più certezze, niente più notizie sulle quali discutere animatamente perchè nel giro di pochi minuti diventano subito vecchie e sorpassate ed allora il partito dei nostalgici del bunga bunga vede ingrossare le proprie file di ora in ora.
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