venerdì 16 settembre 2011

Da popolo di santi poeti e navigatori ... a puttanieri e saltimbanchi


Nemmeno quel povero diavolo di Benito Mussolini avrebbe mai immaginato la fine che avrebbe fatto il paese ed il suo popolo che Lui definì di santi poeti e navigatori. Altri tempi e non è detto che fossero peggiori degli attuali. Oggi di santi non se ne vedono più in giro e l'ultimo che sta per essere proclamato tale altri non è che un Papa polacco. Per non parlare di poeti considerato il basso livello culturale raggiunto da questo popolo imbastardito dalla televisione ed in particolare da quella del grande imbonitore. E che fine hanno fatto i navigatori ? Una volta mari sconosciuti erano solcati da Colombo, Magellano, Vespucci, oggi i nostri naviganti si limitano a discendere le acque del Po' oppure a lasciare porti ed aereoporti a disposizioni di vaviganti stranieri per le loro scorribande con la speranza di trarne qualche vantaggio. Ormai il paese è in mano a un puttaniere senza scrupoli appoggiato da una banda di ometti verdi che, nel pieno di una crisi economica senza precedenti, giocano con riti esoterici raccogliendo acqua alle sorgenti di un fiume per poi rilasciarla dopo giorni di navigazione in quella grande fogna a cielo aperto che è la laguna di Venezia. Come si può seriamente pensare che questa gente possa portare fuori dall'attuale crisi un paese ed un popolo che fino a venti anni fa sicuramente meritavano una sorte migliore. Mentre in Europa si pensa a come uscire dalla crisi con provvedimenti che favoriscano lo sviluppo, mentre per esempio la Germania naviga con una crescita del 2.9%, mentre in Spagna il premier Zapatero indice nuove elezioni per dare vita ad un nuovo governo più forte e coeso che possa guidare il paese fuori dalla crisi, in Italia il Capo del governo è tutto preso a fare beneficienza ad un uomo che per gratitudine gli procura prostitute di alto bordo e ad intrattenere rapporti ambigui con faccendieri con i quali discute amichevolmente anche in merito ai provvedimenti da proporre per attuare il suo scellerato programma di governo. Ed i partiti che sorreggono quest'uomo non sono da meno. Il primo, il Pdl, è ormai a pieno titolo un'associazione a delinquere soprattutto da quando è stato nominato, per investitura, il nuovo segretario Angelino Alfano che altro non rappresenta che il leccaculo per eccellenza del capo assoluto. Chissà il provero Angelino spera forse di riuscire a raccogliere le briciole del suo capo e magari a farci scappare qualche scopata di sottobanco e forse anche gratis. Il secondo, la Lega, troppo impegnato ad organizzare le proprie pagliacciata destabilizzanti che potrebbero ormai portare sull'orlo della guerra civile nel tentativo di imporre un nuovo soggetto territoriale come la Padania insistente fuori dal tempo e dalla storia. Pontida, il giro della padania, la discesa sul Pò fino a Venezia hanno segnato per la prima volta sia contestazioni interne sia proteste da parte di quei cittadini seri che hanno capito che una simile formazione politica non può certo avere titolo a guidare un paese come l'Italia con una gloriosa storia sia antic a che recente. Insomma il paese è in mano ad una masnada di filibustieri che non hanno alcun titolo per governare in un momento così grave per il paese e se questi signori non hanno il buon senso di andarsene da soli ... dovrà essere il popolo italiano, se ancora ha una propria dignità, a costringerli a farlo.


1 commento:

Anonimo ha detto...

E' questo è il problema che il popolo italiano pur sentendosi mal rappresentato, disgustato al massimo e addirittura con lo stomaco in mano per il vomito che prova nel sentirsi costretto a tollerare questa società di politici ripugnanti, non trova ancora la forza o l'organizzazione per farlo, cioè cacciarli a pedate.
Legge spesso lo stimolo a ribellarsi che molti blogger fanno al popolo di internet, ma nessuno che prende sul serio la situazione e faccia un tentativo per organizzare una riunione o qualcosa d'altro per iniziare a riprenderci ciò che ci appartiene, una vera sovranità popolare sulle massime decisioni del paese.
Eleggendo chi conosciamo sia capace, senza guardare da che parte segga in Parlamento, ma solo la capacità onesta e razionale nonché competente di guidare il nostro paese sentendo e seguendo sempre le idee del suo popolo. Ma questo per ora è solo un sogno.
Bruno da Monza