lunedì 12 settembre 2011

Italia: un paese ingrato verso il suo grande benefattore

Che paese ingrato che è l'Italia. Un paese invidiato da tutto il mondo per avere un capo di governo così altruista, sempre pronto ad aiutare famiglie in difficoltà, imprenditori sull'orlo del fallimento, minorenni abbandonate dalla famiglia. Quando Lui viene a conoscenza di situazioni di questo genere, non si fa scrupoli, non ha tentennamenti ed immediatamente mette mano al libretto degli assegni o meglio ad uno dei suoi libretti di assegni e ne stacca uno con cifre ad almeno quattro zeri. In quale altro paese esiste un benefattore simile ? E l'Italia come ripaga questo grande benefattore ? Scatenandogli dietro un'orda agguerrita di giudici che lo controllano giorno e notte per beccarlo in fragrante e cercare di assegnarli una dimora di tutto rispetto: la cella di un carcere con doppie sbarre di sicurezza. Giudici che interpretano a proprio uso e consumo le sue conversazioni telefoniche con i beneficiari della sua magnanimità. Giudici prevenuti che scambiano un piccolo obolo di 40.000 euro elargito ad una minorenne per intraprendere un'attività in proprio come la giusta ricompensa per le prestazioni sessuali ricevute. Oppure scambiano qualche centinaia di migliai di euro "regalati" ad un imprenditore in difficoltà come il giusto obolo per non far trapelare che l'imprenditore in questione procurava all'utilizzatore finale delle giovani pulzelle che, a sua insaputa, esercitavano la professione più antica del mondo. Se il benefattore fosse stato un cittadino normale in questo momento si troverebbe in un bel carcere a scontare qualche decina di anni di galera, ma il nostro magnate facendo ricorso alla sua capacità imprenditoriale che cosa si è inventato circa 18 anni fa ? Ha fondato un bel partito, ha utilizzato le sue televisioni per mettere in atto il più grande lavaggio del cervello mediatico di tutti i tempi ed è riuscito a farsi nominare Presidente del Consiglio, una posizione priviligeta che gli ha consentito di continuare la sua opera di beneficienza indisturbato o quanto meno al riparo di processi e condanne. Certo per mettere in atto questo progetto ha trovato terreno fertile e cioè un popolo o meglio la maggioranza di un popolo pronta a bere ed ad assorbire come una spugna le sue parole da imbonitore senza riflettere e senza analizzare i suoi discorsi privi di contenuti, un popolo pronto a non pensare e a consegnare le sorti del paese a questo grande benefattore. Ora tutti si rivoltano contro questo grande benefattore perchè dopo 17 anni ha portato il paese sull'orlo della bancarotta, ma che cosa poteva fare quest'uomo costretto giorno dopo giorno a difendersi dai giudici comunisti che a tutti i costi vogliono sbatterlo in galera ? Non è certo colpa sua se non è riuscito a fare le riforme che servivavno e che aveva promesso agli italiani, non è colpa sua se non è riuscito a contenere e controllare il deficit pubblico, non è colpa sua ce non è riuscito a emanare norme per favorire l'occupazione, troppo impegnato a fare beneficienza e soprattutto a difendersi dall'attacco della giustizia alla sua persona. Anche oggi è stato costretto a inventarsi una riunione a Bruxelles ed a Strasburgo per sottrasri all'interrogatorio dei giudici sulla sua presunta beneficienza in favore del faccenderie Tarantini ed è in virtù della sua posizione politica che può organizzare queste riunioni per sfuggire alle grinfie dei giudici, un cittadino normale sarebbe già in gattabuia da tempo. Insomma un paese veramente irriconoscente verso un uomo pronto a dare una mano a chiunque gli rivolga una richiesta di aiuto. Beh proprio tutti no considerato che i beneficiari della sua generosità sono imprenditori, faccendieri, prostitute di alto bordo, mai che il nostro uomo stacchi un assegno anche solo a tre zeri ad un operaio rimasto senza lavoro, ad un giovane precario, ad un povero ricercatore costretto a fuggire all'estero per lavorare, ma non sarà che queste persone hanno una dignità che impedisca loro di chiedere soldi ? O forse semplicemente queste persone non hanno in mano niente da mercanteggiare con .... il benefattore ?

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