Le vicende giudiziare dell'Indagato del Consiglio scoppiano come tante bombe ad orologeria e impediscono di fatto alla maggioranza di centro destra di governare ed all'opposizione di fare appunto opposizione. Ormai da quando Berlusconi ha vinto le elezioni per la terza volta nel 2008, parlamento ed istituzioni non fanno che occuparsi o delle leggi proposte dal governo per salvare il capo del governo dai processi che lo attendono (fino ad ora riuscendoci nonstante gli interventi della Corte Costituzionale) oppure degli scandali che vedono implicato il presidente del Consiglio giorno dopo giorno. Scandali causati dalla incapacità di arrendersi al trascorrere degli anni, alla sua passione patologica per le donne e soprattutto delle giovani donne. Certo se Berlusconi non avesse a disposizione quell'enorme potere economico-finanziario derivante dalle sue attività imprenditoriali (molte delle quali al limite della legalità) difficilmente potrebbe dare sfogo alle sue perversioni sessuali assoldando giovani ragazze alle quali si permette di "regalare" appartamenti in comodato d'uso in cambio delle loro prestazioni. Mettendo da parte il discorso morale e dando per assodato che ognuno fa della propria vita ciò che crede (sempre nei limiti comunque della legalità) sembrerebbe un principio scontato che colui che si impegna in politica raggiungendo alti incarichi istituzionali dovrebbe essere comunque un esempio per il cittadino comune e non solo. Con quale faccia e con quale credito un capo del governo che ha comportamenti come quelli di Berlusconi viene poi a chiedere sacrifici al paese ed ai lavoratori della Fiat per esempio, mentre lui si permette di mantenere l'appartamento a 10 ragazzi e ricprirle di regali in cambio di sesso ? E quale autorevolezza può avere un capo di governo quando si presenta su tutte le reti nazionali con discorsi patetici come quelli di ieri sera dove per discolparsi dalle accuse di sfruttamento della prostituzione minorile dichiara di avere una relazione stabile con una persona (nemmeno con una donna) come se questo fosse un lasciapassare per una moralità acquisita d'ufficio. Immagino come possa essersi sentita quella persona, ammesso che esista davvero, nel sentire quella puerile giustificazione. Meglio avrebbe fatto ad andare immediatamente dai giudici a discolparsi delle tremende accuse che gli vengono addossate senza nemmeno aspettare la pubblicazione degli atti con i quali la magistratura chiede di procedere nei suoi confronti. Molte persone stamani commentavano sul fatto che si dovesse parlare di politica e non dei comportamenti privati del presidente del consiglio. Ma a parte la semplice considerazione che è proprio il presidente del consiglio ha mischiare pubblico e privato sia quando utilizza le proprie residenze private per tenere incontri politici sia quando utilizza le risorse delle istituzioni quando interviene in favore delle sue ragazzine protette. Mi chiedo: come si fa a parlare di politica con chi ogni giorno sale alla ribalta della cronaca per i suoi comportamenti al limite della legalità ? Il paese è bloccato piu' o meno dall'aprile scorso sulla questione del legittimo impedimento dopo la bocciatura del Lodo Alfano, con la sentenza della settimana scorsa e soprattutto dopo il voto di fiducia del dicembre scorso si pensava che il governo di occupasse quanto meno della questione delicata della Fiat. Ed invece niente, nessuna presa di posizione se non un timido appoggio a Marchionne, e subito ecco scoppiare il nuovo scandalo con il quale si andrà sicuramente avanti per altro tempo, mentre il paese continua la sua decadenza politica, istituzionale, sociale, economica e culturale. Oramai la questione non è più nemmeno politica, o ci si libera di Berlusconi o in questo paese nessuno governerà, nessuno potrà fare opposizione lasciando il campo a tanti Marchionne che riporteranno i lavoratori allo stato di schiavitù mentre dall'altra parte schiere sempre più folte di giovani rimarranno senza un qualsiasi futuro.
lunedì 17 gennaio 2011
Non è più una questione politica .... o Berlusconi lascia od il paese rimarrà privo di governo
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