Oltre la soddisfazione di assistere molto probabilmente alla caduta del terzo governo Berlusconi nonostante la grande maggioranza del centro destra in parlamento, chi ha veramente a cuore questo paese e la sua storia democratica dopo la disastrosa esperienza del fascismo, non può che essere pervaso da un profondo senso di amarezza. Da quando il cavaliere è sceso in politica, una delle linee guida delle sua azione politica, è sempre stata, oltre alla salvaguardia personale, quella di un progressivo attacco alle istituzioni con l'obiettivo di sgretolare pezzo per pezzo ciò che era stato costruito con tanta fatica sulle ceneri del fascismo. Assistendo alle vicende politiche di questi ultimi mesi fino ad arrivare alla giornata di ieri, non si può dire che non ci sia riuscito. Oggi di fatto le istituzioni slono continuamente calpestate ed ignorate e nessuno ha più il senso dello stato, della costituzione, delle regole democratiche che dovrebbero guidare la vita politica e l'attività del governo in Italia. La crisi che la maggioranza sta vivendo è una crisi nata non nelle aule parlamentari per disaccordi sull'attuazione del programma di governo, ma nata fra scandali, fra palazzi e ville private, fra case di dubbia provenienza, come in una eterna vicenda di Gossip senza fine. Una crisi poi iniziata e portata avanti da chi ricopre cariche istituzionali importanti e che quindi dovrebbe restare al di sopra delle parti mettendo in un angolo le proprie aspirazioni politiche. Tutto quello che ha detto Fini ieri contro Berlusconi e la sua attività di governo di questi mesi è perfettamente condivisibile (che fatica per un comunista ammettere che un fascista sta dalla parte della ragione ma questi sono i tempi oscuri che stiamo vivendo), come altrettanto comprensibile è l'insofferenza, per un politico di vecchio stampo come Gianfranco Fini, verso la politica di un uomo senza scrupoli come Berlusconi tesa esclusivamente ai propri interessi personali. Ma quando mai si è visto un Presidente della Camera comportarsi come si è comportato Gianfranco Fini in questo ultimo periodo ? In questo purtroppo do ragione al cavaliere, si sarebbe dovuto dimettere dal suo incarico e poi passare all'attacco ed alla distruzione del PdL. E che dire della probabile crisi di governo e delle eventuali elezioni ancora una volta minacciate da Berlusconi come se fosse lui a decidere se andare al voto o no piuttosto che il Capo dello Stato ? Sono questi i danni provocati da 15 anni di Berlusconismo, ciò che gli italiani, ai quali ha sempre fatto difetto il senso della stato ed il valore della costituzione (anche per la totale mancanza di una seria educazione in tal senso da parte della scuola) non hanno mai capito da quando hanno iniziato a votare per questo imprenditore senza scrupoli che ha sempre agito ai margini della legalità. Un degrado istituzionale causato dal cavaliere ma agevolato anche dall'assenza quasi totale di un'opposizione organizzata e con idee chiare sul come dare vita ad una vera e propria alternativa di governo. Un'opposizione che, o è stata completamente assente, oppure molto spesso è scesa sul terreno stesso del cavaliere, finendo inevitabilmente sconfitta. Ora il ricorso alle elezioni anticipate appare sicuramente un atto dovuto ai cittadini, considerato che il quadro politico in due anni e mezzo, è stato completamente stravolto sia dalla parte della maggioranza di centro destra (è stato il cofondatore del Pdl che ieri ha detto che questa formazione politica non esiste più), ma anche dalla parte del centro sinistra (il Pd ha subito numerose defezioni prima fra tutte quella di uno dei cofondatori appunto). Da queste elezioni molto probabilmente uscirà vincitrice la Lega e per quanto riguarda le istituzioni saremmo punto e a capo: proseguirà il loro smantellamento progressivo per dare vita al federalismo. Insomma il futuro è molto incerto ancora per questo paese.
lunedì 6 settembre 2010
La vera sconfitta è delle istituzioni
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