martedì 28 settembre 2010

Il valzer della politica italiana

Dopo l'attesa per il discorso di Fini ora c'e' l'attesa per l'intervento di Berlusconi alla Camera e la successiva votazione con la quale si verifichera' se ai tanti discorsi di questi mesi seguiranno anche i fatti da parte di coloro che in pratica hanno sciolto la maggioranza di governo. Qualunque sia il risultato di questa votazione le elezioni sarebbero la logica consequenza di un quadro politico che e' completamente diverso da quello delle elezioni politiche del marzo 2008. Per quanto riguarda la maggioranza non esiste piu' il Pdl essendo stato addirittura espulso il suo cofandatore che ha dato vita ad un altro movimento, per quanto riguarda l'opposizione non esiste piu' il Pd che ha subito analoga sorte con la fuoriuscita di Rutelli che ha fondato un altro partito. Per non parlare dei vari passaggi da una parte all'altra di singoli politici che, nonostante abbiano cambiato addirittura schieramento, continuano a sedere in parlamento. E' questo il vero scandalo del sistema politico italiano: sei stato eletto nella maggioranza, passi all'opposizione o viceversa ma in entrambi i casi rimani al tuo posto. Da questo valzer delle poltrone o campagna acquisti continua, la Lega Nord e' il partito che trarra' il maggior vantaggio anche in caso di eventuali elezioni anticipate. Gli omini verdi fanno paura a tutti Berlusconi da una parte, opposizione dall'altra sia perche' stanno perseguendo il loro programma elettorale sia perche' hanno trovato sempre terreno fertile che ha permesso loro di agire quasi in maniera incontrastata. Basta pensare all'uscita di ieri di Bossi, una delle tante, alla quale si risponde tiepidamente e quello che ha urlato piu' di tutti contro il leghista e' stato niente popo di meno che ... Francesco Totti. A forza di prendere sempre sottogamba queste esternazioni siamo arrivati in questa legislatura alle leggi razziali di Maroni, al reato di clandestinita', all'indottrinamento attraverso la scuola pubblica per formare tanti giovani leghisti, alla messa al bando dell'inno di Mameli e del tricolore, alla discriminazione di chiunque non sia nato al di sopra del Po' o nelle sue immediate vicinanze. Quando questi nuovi fascisti avranno ottenuto il tanto sospirato federalismo, il gioco sara' fatto e l'Italia andrà definitivamente allo sfascio. La Lega ha trovato terreno fertile ed ha capito che non serve fare politica seria, avere ideali e principi da rispettare e perseguire con determinazione (ammesso che oggi esista un partito politico con ideali che valgano la pena di essere chiamati tali), ma basta che il suo fondatore, non che ministro della Repubblica Italiana, spari frasi come quelle che tutti nei bar dicono (parole di un giornalista di un telegiornale televisivo purtroppo) per ottenere consenso nel paese. E questo la dice lunga sullo stato delle sinaspi neuronali del cittadino medio italiano.

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