lunedì 15 febbraio 2010

La scuola fallita ... o meglio come distruggere la scuola in 100 giorni di governo

Ci sono servizi della vita di un paese che dovrebbero essere amministrati indipendentemente dalla ideologia e del colore politico della maggioranza che e' al governo in quanto vitali per il futuro stesso della nazione. Uno dei piu' importanti e' sicuramente il sistema della pubblica istruzione, fondamentale e strategico per garantire al paese un futuro ed uno sviluppo di crescita. Purtroppo non e' cosi' ne' nei regimi totalitari ne' in quelli democratici in quanto, chi ha la responsabilita' di governo, cerca di plasmare la scuola in modo da formare i giovani a propria immagine e somiglianza. Quando poi accade che chi ha la responsabilita' della guida del paese, non ha idelogie da seguire, non ha programmi, non ha principi a cui fare riferimento, allora l'unica politica messa in atto nei confronti della scuola e' quella della distruzione della scuola stessa in quanto la si vede esclusivamente come fonte di spesa e non come una voce di investimento. E' quanto sta avvenendo in Italia con il governo Berlusconi, anche se c'e' da dire che, obiettivamente, e' difficile trovare un governo da quando l'Italia e' una Repubblica democratica, che abbia agito in maniera positiva ed efficiente nel settore istruzione. In ogni caso mai e' accaduto quello che sta accadendo in questi mesi nei quali gli interventi del governo e della ministra della distruzione Maria Stella Gelmini sono stati esclusivamente di tagli indiscriminati a destra e a sinistra senza un'analisi reale di quanto si spende nella scuola, di come si spende e di perche' si spende. Tagliare le spese in questo modo non significa certo razionalizzare le stesse spese soprattutto se si va a impattare su dei servizi che alla fine dovranno essere ridotti o addirittura eliminati, senza pero' capire se tali servizi sono o non sono indispensabili. E cosi' la scuola viene ridotta ad un ... letamaio. Migliaia di insegnanti mandati a casa, ma se questo significasse razionalizzare ... magari potrebbe anche andare bene ... e invece quali sono le consequenze ? Che a fronte di questi tagli i ragazzi hanno mediamente dalle 6 alle 7 ore di insegnamento in meno per materie che dovrebbero essere un compendio ed un arricchimento del proprio bagaglio culturale. Mentre cioe' da una parte si sostiene che la scuola dovrebbe fare di piu' per tenere impegnati i ragazzi e non lasciarli abbandonati a se stessi, dall'altra parte si fa esattamente il contrario. I tagli sui precari poi si riflettono su un servizio che ha subito anche esso drastiche riduzioni con implicazioni veramente disumane: la riduzione degli insegnanti di sostegno. L'insegnante di sostegno per i ragazzi portatori di handicap fu una grande conquista di civilta' perche' finalmente si consentiva a questi sfortunati ragazzi di poter frequentare la scuola come qualsiasi altro ragazzo normale. Ora si torna indietro costringendo le famiglie che hanno al loro interno disgrazie di questo tipo a riportare all'isolamento i loro figli peggiorandone le condizioni di vita e riportandoli all'isolamento. I tagli poi hanno tolto la possibilita' alle scuole di garantire tutto cio' che e' necessario per il funzionamento della scuola stessa anche nella scuola dell'obbligo. Allora si assiste ai bambini che portano a scuola carta igenica, tovaglioli, matite, panini per pranzi frugali, tutto quanto cioe' consente in qualche modo alla scuola di funzionare. Allo stesso tempo pero' il governo dei tagli continua a foraggiare la scuola privata e in molti casi in maniera piu' sostanziosa di quella pubblica facendo passare questa politica come una politica di alta democrazia in quanto consente a tutti di scegliere la scuola che meglio crede. Insomma la politica del governo nell'ambito dell'istruzione e' quella della completa distruzione della scuola pubblica che in queste condizioni non potra' che sfornare giovani decelebrati e senza nessuna facolta' di analisi e di critica autonoma, un modo come un altro per garantirsi il potere anche in futuro e quindi di alleggerire il lavoro scientifico e chirurgico dei mezzi di informazione che fanno capo al cavaliere di arcore. Come dire distruggere lo stato dalle fondamenta.

Per chi non avesse avuto modo di vedere la trasmissione sulla scuola di ieri sera su rai 3, consiglio di andare a vedere anche per pochi minuti, ma attenzione .... l'incazzatura e' garantita.

1 commento:

carladidi ha detto...

...abbiamo già dato...ma le incazzature non si fermeranno di certo.

Scuole private...non ho aggettivi. Ciao